Non sono mai stata una gran frequentatrice di Internet e di ciò che dietro essa si nasconde.
Sono sempre stata in trincea e le cose me le sono sempre vissute sul territorio in prima persona.
Da qualche anno a questa parte le cose sono cambiate parecchio e oggi mi trovo ad avere un mio blog e seguire con molta frequenza il mio profilo Facebook…Grazie a questo, ho capito che il mondo virtuale è composto da tante categorie di persone.
Personalmente, credo di appartenere a coloro che “surfano”, mantenendo sempre i neuroni incollati al reale.
In Rete ho visto tanti appelli, tante parole a sostegno di quanto stava accadendo a Pomigliano…ma non ho visto nessuno (forze politiche dell’opposizione comprese) organizzare pullman per andare a Pomigliano e sedersi vicino agli operai che avrebbero dovuto votare un referendum la cui scelta finale era: vuoi morire di fame senza un lavoro o vuoi un lavoro che ti faccia morire di fame? perchè questo è stato quel referendum! diamo alle cose il loro nome: la classe operaia, ma prima ancora il lavoratore, è stata abbandonata dal Sindacato e dalla Politica…il tutto sotto un’unica parola d’ordine: il profitto. La FIOM ha difeso l’ultima linea, quasi ad essere gli estremi difensori di una linea Maginot del Terzo millennio.
E ha retto. Si! ha retto l’attacco e ha dimostrato che la dignità dei lavoratori non la si calpesta con tanta facilità. Domani (venerdi 25 giugno) ci sarà lo sciopero generale. Alcuni si sono organizzati per andare alla manifestazione di Napoli, io sarò a quella di Roma. Già sono triste…perchè so che non saremo mai tutti quelli che vorrei fossimo…si…perchè domani l’Italia si dovrebbe fermare: i commercianti dovrebbero chiudere, perchè questo Governo ha preso anche loro per il culo.
Gli ospedali dovrebbero riservarsi solo per le emergenze…perchè con tutti i tagli della sanità…soprattutto nel Lazio.
La maturità si dovrebbe interrompere…tanto non ci sarà più cultura o una scuola pubblica.
I trasporti? Beh, non un lavoratore dovrebbe stare sul posto di lavoro…ma in piazza…eppure…non sarà così.
Non sarà così perchè la fame è brutta e i lavoratori sceglieranno di portare a casa, comunque, una giornata di lavoro. Non sarà così perchè al povero diavolo che lavora nello studio privato di un avvocato per 200 euro al mese (alla faccia delle giurisprudenza) nessuno gli ha spiegato che se lui inizia a ribellarsi…altri gli andranno dietro.
La storia è piena di esempi così.
Invece, non sarà così perchè l’Italia è a lutto…la Nazionale è fuori dai mondiali, allora domani tutti parleranno di questo.
Io resisto: domani spero ancora di vedere le stesse persone che oggi ho visto sfilare per Villa Borghese. Un piccolo corteo multicolore che si andava a vedere felice e contento la partita in piazza di Siena, dove c’è un mega schermo.
Domani, la manifestazione l’ha indetta la CGIL. Il mio sindacato è sempre in contrasto con le modalità operative dei confederali. Ma, domani…domani è importante serrare le fila: stare compatti, a testuggine, di fronte all’attacco spietato di questo Governo che vuole affamare e rendere ignorante un Popolo, per governarlo a proprio piacimento…magari senza immigrati, magari con il SUD diviso dal NORD. Finchè avrò fiato…urlerò per me e per chi non può più urlare e si sta girando nella tomba…perchè è morto per avere la Costituzione più bella del mondo, dove il diritto allo sciopero è garantito…ancora non si sa per quanto…