“SONO UN ESSERE UMANO PORCA PUTTANA!!! LA MIA VITA HA UN VALORE!!!”

Non so cosa io stia per scrivere, perchè sono ancora veramente, profondamente scossa. Ma voglio scrivere ora, perchè ho paura di dimenticare qualcosa. Dimenticare quello che ho visto con i miei occhi, sentito con le mie orecchie e provato…con il mio cuore.
Io leggo i giornali, navigo su Internet, vivo quotidianamente la città, le manifestazioni, più o meno cruente. Mi ritengo una persona che ama la vita e la gente. Ma quello che mi è successo oggi, va oltre ogni mia logica. Uscita dal lavoro, sono andata a prendere la metropolitana alla fermata di Piazzale Flaminio. Varco i tornelli con il mio abbonamento e mi avvicino alle scale. Vedo i controllori ATAC fare il proprio dovere con chi sta uscendo dalla parte opposta rispetto la mia, hanno a che fare con un ragazzo di colore, mingherlino. Faccio per scendere le scale, ma sento la voce del controllore alzarsi. Risalgo, contemporaneamente ad una signora che ha avuto la mia stessa sensazione: qualcosa non va. Faccio in tempo a vedere il solerte controllore spintonare il ragazzo, fare il gesto di tirargli un cazzotto e mi lancio verso di loro. In tempo per vedere il controllore andare nuovamente addosso al ragazzo e mettergli proprio le mani addosso. E URLO! urlo che può fare il proprio dovere anche senza mettergli le mani addosso. Per tutta risposta si gira verso di me e comincia a urlarmi “TU STAI ZITTA! VATTENE! ZITTA! TE NE DEVI ANDARE!”. Chi mi conosce sa…che non me ne sarei mai andata e gli ho urlato contro che non si doveva permettere di trattare nessuno così. E di nuovo per tutta risposta urli contro e spintoni a me, con manata in faccia.
A quel punto il capannello di persone è aumentato. Arriva una guardia giurata alla quale chiedo più volte di chiamare la polizia. Ma lui mi continua a dire (dandomi del tu…forse sembro una ragazzina…non è possibile che sotto la Metro gli addetti ai lavori diano del tu così tranquillamente a tutti) che posso andare fuori, tranquillamente, a chiamare la polizia. Più rispondo che non voglio allontanarmi senza neanche avere il numero di matricola del controllore più lui mi rincuora dicendomi…”non vanno via, stanno qui”.
E insiste perchè vada fuori a telefonare alla polizia (sotto la metro di Roma i telefonini non prendono). Povera guardia giurata: non ha capito che ha davanti una che non ci pensa proprio a perdere di vista il galantuomo che in cinque minuti è riuscito a mettere le mani addosso a un ragazzo di colore e a una donna. Somma di ammonizioni direi.
Alla fine sono dei ragazzi intervenuti ad andare a chiamare la polizia, per consentirmi di rimanere lì a non perdere di vista il controllore. E così ho modo di sentire anche i colleghi del controllore dire a questi ragazzi “tu non hai visto niente” con fare veramente intimidatorio.
All’arrivo della polizia, il controllore sostiene che io dica bugie, che io abbia interrotto la “controlleria”. Una scena tristissima. Con me che chiedo ai poliziotti come fare per denunciare immediatamente il soggetto in questione, visto che non li vedo redigere un verbale ma semplicemente prendere i documenti nel momento in cui sto dichiarando che questa persona ha messo le mani addosso a me e all’altro ragazzo. Una delle risposte è che le mie dichiarazioni hanno lo stesso valore di quelle del controllore il quale, a sua volta, sostiene che sia io ad averlo aggredito. Bah, certo, immagino che la signora ammazzata con un pugno all’Anagnina abbia fatto scuola ormai…”lei mi ha provocato”. Peccato che io abbia usato solo la forza della voce per allontanarlo da un ragazzo cui aveva già messo le mani addosso…e lui, invece, quella delle mani, addosso a due persone (e anche la signora risalita con me se l’è rischiata). Peccato che io abbia chiesto rispetto e mi sia vista spintonata da lui e offesa dai suoi colleghi che continuavano a dire che non capivo niente. E più dicevo loro che io capivo benissimo, che il loro è un lavoro stressante, ma da lì a mettere le mani addosso alla gente ne passa, più sentivo la loro rabbia crescere. Battute verso di me. Mi sono venuti addirittura a portare davanti un ragazzo, di evidente nazionalità straniera, sempre strattonandolo per il giubbotto (ovviamente)…dicendomi di chiedere io il documento a lui per vedere se riuscivo a farglielo tirare fuori…il documento ovviamente.
MA DOVE SIAMO????GLI FANNO UNA SCUOLA AI CONTROLLORI DELL’ATAC???E ricominciamo con la solita tiritera: lo so che non siete tutti così, gentili controllori ATAC, prendo abbastanza spesso mezzi pubblici per rendermene conto…ma quando avete colleghi così…CHE FATE???Nella frenesia collettiva, ricordo di avere visto nella squadra di controllori anche una ragazza…ma dopo un po’ non l’ho vista più…scappata?mandata via?Messa in minoranza? La versione finale al poliziotto da parte del controllore “Mano the Kid” è stata che io ho interrotto la “controlleria”. Immaginate che potere ho: immobilizzare, io da sola, 4/5 persone. In compenso, all’ennesima richiesta mia, davanti all’agente di polizia di conoscere almeno il numero di matricola del signore, è magicamente comparso da sotto il maglione il tesserino con il numero di matricola…ho segnato velocemente il numero…e per essere sicura ho chiesto me lo mostrasse una seconda volta…ma…Paganini non ripete…e il controllore pure.
Gli agenti di polizia intervenuti mi hanno spiegato che l’iter è che loro stasera depositeranno il verbale presso il commissariato di appartenenza (Villa Glori) e che da domani ho tempo per presentare querela, ben conscia che io possa ricevere contro-querela. Certo! e la riceverò anche da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Si, ne sono conscia, ma io di questi ufficiali dalle mani facili non so che farmene. Io voglio un Paese diverso. Una città diversa. Gente diversa. Io non voglio vedere alzare le mani su nessuno. E spero che i video della stazione Flaminio di oggi pomeriggio, lunedi 15 novembre fascia oraria 16,45/17,30 non abbiano strani incidenti…perchè spero si trovi qualcuno interessato a sapere cosa succede se si crede ancora nel rispetto della vita umana. Nell’essere umano.
Per cui domani, presenterò denuncia-querela alla Polizia e farò la segnalazione all’ATAC e direttamente al sindaco Alemanno…anzi la ritengo già fatta con questo post…copierò incollerò quanto ho scritto qui sull’accaduto…Non ho bisogno di cambiare una virgola. E se dovessero uscire altri testimoni VERI, non come la versione riassestata che stava proponendo alla polizia l’intera squadra di controllori…sanno dove trovarmi. Attraverso il blog. Ecco, credo di essermi calmata…ma…continuerò a non accettare questi episodi!…e neanche voi dovete accettarli!

4 pensieri su ““SONO UN ESSERE UMANO PORCA PUTTANA!!! LA MIA VITA HA UN VALORE!!!”

  1. Purtroppo dare una qualsiasi divisa a certe persone le trasforma in semplici “caporali”, dimostrando troppo spesso di esser solo capaci di abusarne piuttosto che metterla al servizio degli altri. Forse a dimostrazione della frustrazione che devono veder in se quando si guardano allo specchio.
    Forza Sere:)

  2. Conoscendoti, non potevi che comportarti così. ;)
    Grande Serenetta!

    Ma questi controllori sono parenti del vice questore di Brescia?

  3. Non avevo dubbi. La differenza tra noi due e che tu stanotte dormirai, hai reagito, io non dormirò, mi rigirerò nel letto pensando: e se capitava a me cosa avrei fatto ? avrei reagito anche io ? non essendo proprio un non violento sarebbe finita in rissa ? Non lo so e non lo saprò mai. Non mollare, sei nel giusto e non temere alcun tipo di ritorsione. Questi sono vigliacchi nell’anima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *