Mentre in Afghanistan lasciamo morire altri quattro nostri ragazzi per una FINTA MISSIONE DI PACE. Mentre l’Europa ci bastona, per la seconda volta, per l’insicurezza sui posti di lavoro, perchè allegramente dimentichiamo il “coordinatore obbligatorio” nei cantieri con più imprese ( http://www.edilportale.com/news/2010/10/normativa/sicurezza-sul-lavoro-coordinatore-sempre-obbligatorio-nei-cantieri-con-pi%C3%B9-imprese_20221_15.html). Mentre sui giornali italiani impazzano i gossip di questo o quel politico, di dossier di case, di corna, di escort… Nelle città si rischia la vita tutti i giorni. Milano: tassista investe cane, scende si scusa, viene picchiato selvaggiamente e ora sta tra la vita e la morte. Roma: capolinea Metro dell’Anagnina. In fila, una donna, un battibecco e in stazione prende un cazzotto che la fa a finire a terra, batte la testa e va in coma. Ecco, poche righe, tanta violenza. Di tutti i tipi. Dalla guerra mascherata da missione di pace al vivere quotidiano alla fermata della Metro. Morire in Afghanistan non può capitare a tutti. Non abbiamo scelto tutti di fare il militare. Ma chi lo ha scelto, lo ha fatto consapevole dell’Art.11 della nostra Costituzione che, se la memoria non mi inganna…ancora non sono riusciti a cambiare. E, quindi, secondo l’articolo 11 non sarebebro dovuti morire neanche quegli alpini. Secondo l’art. 11 non dovremmo neanche pensare di armare con le bombe i nostri ricognitori! E chi se ne frega se la NATO è d’accordo con La Russa! Bene hanno fatto i parenti a gridargli contro. Troppo poco! Quanti altri ragazzi morti in GUERRA ci serviranno prima di convincerci che la guerra è SEMPRE sbagliata?! Sappiamo tutti che, più del senso patriottico…possono i soldi che vengono dati per le missioni all’estero. E se abbassassimo questi importi?Sarebbero altrettanti i ragazzi ad andare a rischiare la vita? E la guerra cittadina? quella quotidiana? Perchè le nostre forze dell’ordine, tutte, sono così sottopagate? In fin dei conti gli episodi degli ultimi giorni dimostrano che la tanto pubblicizzata “sicurezza” su cui si sono costruite due campagne elettorali non c’è. FORSE PERCHè SI FINANZIANO LE MISSIONI ALL’ESTERO INVECE DELLA VITA QUOTIDIANA? Eppure, siamo in guerra. Sempre. Qui. A casa nostra. Siamo in guerra quando andiamo al lavoro e non ci sono le tutele e vogliono scipparci tutti i diritti. Siamo in guerra quando si va a prendere l’autobus e ci tirano un cazzotto come se fosse la cosa più normale per rispondere ad un battibecco. Siamo in guerra quando siamo alla guida e si rischia la vita per un parcheggio come per aver investito qualcuno o un cane. E il cane, per i proprietari dei cani, è come un figlio. E io lo so. Non ci si ricorda più che ci sono leggi da rispettare…Ma…E’ normale non ricordare che esistano le leggi in un Paese in cui chi ti governa le ignora tutti i giorni. Se in Parlamento siedono mafiosi e corrotti, come può il cittadino semplice ricordare le proprie legg?!. Prima fra tutte quella del rispetto per la vita?Che amarezza…ribelliamoci tutti insieme. Guardiamo i nostri figli, i nostri bambini: è davvero questo il mondo che vogliamo per loro?IO NO!e finchè avrò forza e fiato sarò in prima linea contro tutte le ingiustizie e gli orrori di questa società. Spero che diventeremo sempre di più. E presto. Intanto, mi torverete in piazza il 16, accanto alla FIOM, pur essendo di altro sindacato. Autorganizzato.