A volte arriva. Si, a volte arriva. Lo sconforto. Odio ammetterlo dallle pagine di questo blog, attraverso il quale cerco di spronare voi tutti ad alzare la testa, a ribellarci tutti insieme. Ma è giusto condividere. Nel bene e nel male.
E’ pur vero che lo sconforto passa, lasciando quella sana dose di rabbia che da il riavvio…però, fintanto che resta, occorre subirlo.
Stavolta lo sconforto è arrivato dopo l’ennesima incursione in Consiglio Comunale (oggi Assemblea Capitolina) a Roma, insieme ai lavoratori della Roma Multiservizi, la cui vicenda seguo da molto vicino.
Ne sono successe troppe per fare l’elenco, ma quello che mi ha sconfortato non è la lentezza con cui si lavori per la stabilizzazione definitiva di questi lavoratori su cui pendono diverse spade di Damocle. Ciò che mi ha sconfortata è assistere nuovamente allo squallido deserto e teatrino che si verifica nelle sedute del Consiglio comunale.
A volte mi chiedo come si regga il numero legale…se in aula ci sono 4 consiglieri della maggioranza e 8 dell’opposizione.
Ho assistito a scene divertenti nella loro tragicità: un consigliere dell’opposizione mettersi a fare da cane da guardia affinchè non partisse la “danza delle dita”, di quei pianisti che gradiscono fare il favore al collega di banco che si è andato a prendere (giustamente) il caffè o è passato a salutare Lotito seduto tra il pubblico. Che tristezza…
E la cosa più triste è stata aspettare, dopo aver fatto fare un variegato pellegrinaggio di consiglieri comunali presso gli uffici del Gabinetto e della Segreteria del Sindaco, per avere una data utile a far riprendere la trattativa sindacale sui suddetti lavoratori. Il tutto perchè…”i confederali non vogliono sedere al tavolo con voi”. “Echissenefrega” non ce lo mettiamo?!Evidentemente la tanto sbandierata unitarietà è finita all’atto della firma.
Ne prenderò atto. Alle sigle confederali non interessa ottimizzare i tempi perchè i lavoratori non stiano col fiato sospeso troppo a lungo…Prima o poi capirò cosa gli interessi realmente…
Ebbene, dicevo, è stato tristissimo, vedere che questo pellegrinaggio non ha prodotto alcun risultato se non la consapevolezza che l’ U.S.I./AIT e ReteComune sono due sigle fastidiose…ma lo sapevamo già, non è una novità. Non siamo tendenzialmente portati al compromesso che non agevoli i lavoratori…siamo un po’ controtendenza.
Ed è stato tristissimo, per l’ennesima volta, dover fronteggiare il funzionario della Questura, responsabile per il Campidoglio ed i Vigili Urbani nell’aula Giulio Cesare, a Consiglio concluso. Spiegare loro che declinavamo gentilmente l’invito ad uscire dall’aula perchè ancora in attesa di una data per la ripresa del tavolo di confronto.
Farli tremare alla sola idea che una dozzina di lavoratori si abbarbicasse alle, ormai comode, perchè rinnovate, poltrone dell’aula consiliare.
Tristissimo, perchè io sono consapevole che anche loro abbiano le famiglie da cui tornare. Famiglie in cui ci sono figli, con anche due lauree, a spasso o precari, sottopagati. E sono, inoltre, consapevole che non sanno quando gli pagheranno gli straordinari causati dalla nostra, imprevista, presenza.
Tristissimo dover comunicare al capogruppo PDL, on. Gramazio, che la sensazione collettiva sia che non si vogliano far rispettare gli impegni presi dal sindaco di Roma relativamente questo percorso di stabilizzazione. Tristissimo ottenere una data con uno schiocco di dita dopo aver enunciato il suddetto pensiero.
E si, la data, infatti, è arrivata proprio grazie all’on. Gramazio che, alle 20,30 si è esposto in prima persona per difendere la figura del Sindaco Alemanno.
Se Dio vuole…e i confederali pure, venerdi 12 alle 16 U.S.I./AIT e Rete Comune saliranno di nuovo in Campidoglio per cercare di difendere quei pochi diritti rimasti.
Sere…..hai sempre tutto il mo appoggio…….Sei una gran persona e solo chi ti conosce può capire cosa voglio dire. Ciao.