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SIAMO TUTTI NO TAV – SIAMO TUTTI SENZA CASA

Doveva succedere…prima o poi…Dovevo ricominciare a scrivere qui, sul mio blog. Lo faccio riprendendo il comunicato dei Movimenti per il Diritto all’Abitare. Il video che accompagna questo post…la dice lunga su quello che accade in questo Paese: mentre la Cassazione “cassa”…quanto era stato deciso da ben due gradi di giudizio relativamente “l’on.” Marcello Dell’Utri, mentre l’on. Berlusconi vede prescritto il processo Mills, mentre a livello internazionale l’Italia non conta nulla…(basti guardare come siamo trattati dagli Inglesi che fanno i blitz per i fatti loro…anche se ci sono di mezzo degli Italiani o i “Marò” arrestati in India con le diatribe su chi ha fatto in modo che la Nave su cui si trovavano uscisse dalle acque internazionali…esponendoli a tutti i rischi del caso,,,pena di morte inclusa)…Mentre le buste paga di marzo saranno alleggerite dalle addizionali regionali, mentre i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi…qualcuno…ancora combatte per qualcosa: lavoro, diritto all’abitare, rispetto della dignità…Termini che saranno presto cancellati dai vocabolari…perchè superflui…Ebbene, mentre accade tutto ciò, chi resiste, il 9 marzo scorso, davanti al CIPE, si è visto arrestare quattro persone. Non aggiungo altro alle immagini ed al comunicato che leggete di seguito…se non la mia personale solidarietà…in questo Paese si sta perdendo di vista l’obiettivo principale: vivere dignitosamente. Siamo tutti presi dalla corsa a fine mese (che ci serve per sopravvivere) che consentiamo a un Monti qualsiasi…(NON SONO SUA PARENTE!) di portarci sull’orlo del tracollo…poi ci spingeremo a vicenda…e faremo spazio a loro: la Casta…Io non ci sto…non mi trascinerete verso il baratro…Ora e sempre Resistenza! Paolo libero! PS: dalle immagini risulta che l’unico esponente politico che è andato a trattare con la questura è il senatore Pedica di Italia dei Valori…non se ne vedono altri…come mai?

“Venerdì 9 Marzo circa 200 precari dei movimenti per il diritto all’abitare hanno messo in atto una protesta pacifica occupando l’androne ed il tratto di strada antistante il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica), che proprio quel giorno approvava ulteriori finanziamenti a compensazione per la TAV.
1 km di TAV = 1000 case popolari questo era lo slogan della manifestazione con la quale si voleva affermare non solo il principio della solidarietà con i valsusini, ma che la lotta NO TAV, per quello che rappresenta è anche la lotta per i nostri bi–sogni e per i nostri diritti.
Il pestaggio della polizia, il contemporaneo sgombero della tendopoli dello spreco in via Marcello Boglione in VII° Municipio, il successivo tentativo (fallito) di sgombero dell’occupazione di via di casal boccone con l’uso di lacrimogeni e la distruzione totale della struttura da parte dei reparti della celere, l’arresto di 4 attivisti (ora 3 a piede libero ed uno –paolo – agli arresti domiciliari con restrizione totale della possibilità di comunicare), hanno trasformato una protesta simbolica in una vergognosa giornata di repressione delle lotte sociali e del dissenso.
Le responsabilità di quanto accaduto sono chiare e precise. Vanno cercate nelle politiche liberiste ed antipopolari del governo Monti che dopo aver nuovamente massacrato il diritto alla pensione, prosegue ora nella privatizzazione e nella svendita dei beni comuni, in una nuova contro –riforma del mercato del lavoro che rinchiuderà definitivamente le nostre vite in uno stato di precarietà assoluta e permanente. Vanno cercate nel Sindaco di Roma Alemanno che prosegue nelle sue politiche di s–vendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni – privatizzando ancora l’acqua ed i servizi pubblici locali, regalando ancora la città agli interessi forti delle banche e dei cementificatori. Vanno cercate nella persona del questore di Roma che, mentre la città cade nelle mani della criminalità organizzata, sceglie di prendersela con chi non può permettersi affitti e mutui da 1000 o 1500 euro al mese, promettendo un escalation di arresti e sgomberi.
Ora è chiaro, oltre all’emergenza legata alla crisi economica c’è n’è un altra. La chiusura di ogni spazio di agibilità sociale e politica, la repressione di chi reclama i propri diritti o semplicemente esprime il proprio dissenso e le proprie idee, come accaduto anche con le condanne e le accuse spropositate addebitate ed inflitte a persone riconosciute o rastrellate a caso durante le grandi manifestazioni di piazza. Per questo crediamo che non solo i movimenti per il diritto all’abitare, ma una città intera, debba mobilitarsi per impedire questa deriva poliziesca e autoritaria.
2,7 miliardi di euro è il costo del solo tunnel TAV della valsusa. Oltre 20 miliardi di euro il costo della intera tratta Torino – Lione (senza contare i finanziamenti per le compensazioni).
Con questi soldi:
Quante casa popolari potrebbero essere realizzate? Quanti Asili Nido? Di quanti ospedali potrebbe essere impedita la chiusura? Quanti centri anti-violenza potrebbero essere finanziati? Quanti luoghi potrebbero essere recuperati e messi a disposizione della cittadinanza? Quanti precari e disoccupati potrebbero ricevere un reddito minimo garantito?
Fermiamo questa folle corsa ai profitti di pochi a danno di tutti. Continuiamo a lottare per il diritto alla casa e all’abitare. Per la difesa dei territori, dei beni comuni, dell’acqua pubblica. Per una cultura libera ed indipendente. Per l’accesso e la libera circolazione dei saperi e delle persone. Per la garanzia di servizi pubblici e di qualità. Per i diritti dei lavoratori e un reddito minimo garantito per disoccupati e precari. Per la libertà di pensiero e di movimento.
Le lotte sociali non si arrestano. I nostri diritti e le nostre idee non si sgomberano.
Un’altra Roma è possibile. Un altro mondo è necessario

SABATO 17 MARZO 2012 ORE 15.00
DA PIAZZA VITTORIO
CORTEO CITTADINO
Invitiamo ad organizzare in questi giorni mobilitazioni diffuse in ogni territorio
Paolo Libero! Tutte e Tutti i Liberi!

MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE

Per adesioni e comunicazioni: abitare@autistici.org

Eppure il vento soffia ancora…

Un mese. E’ un mese che tengo fermo il mio blog. Una serie di ragioni, qualcuna personale, qualcuna generale. Una in particolare: l’indecisione su quale argomento trattare. Si, perchè in questo mese ne sono successe di tutti i tipi. Dalla pubblicazione delle spassose intercettazioni che spaziano da “lei è la pupilla, io il culo”  a “pur di salvare il suo culo flaccido“. Tema ricorrente…”il culo”, protagonista centrale del bunga bunga. E, mentre tutti gli italiani venivano distratti dal bunga bunga e dai piccanti dettagli, degni di un feuilleton di basso rango, nel resto della cintura nordafricana e dietro l’angolo, i popoli si ribellavano mettendo in ginocchio i loro dittatori. E, mentre passavano le foto dei “grandi vecchi” (Fede, Mora) accompagnate dalle foto di “grandi giovani” (Minetti, Kharima e tutti gli altri…), gli italiani dovendo fare i conti con i loro miseri salari sceglievano di scendere in piazza accanto alla FIOM il 28 gennaio per cercare di difendere alcuni diritti minimi guadagnati col sudore e le lotte di chi c’è stato prima di noi.

E mentre dalle intercettazioni emergeva un approccio del Popolo delle Libertà con la morale o, più semplicemente con l’etica della politica, veramente drammaticamente spassoso…le donne scendevano in piazza per cercare di ricordare a tutti, politicanti di bassa lega in primis, che essere donna è molto di più che “stare sedute sopra la propria fortuna” (http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/ostellino-donna-sedere-fortuna-puttana-717316/).

E mentre si era costretti a fare tutto ciò, l’Armata Brancaleone (perchè questo sono ormai), composta da tre condottieri come il Cavaliere Berlusconi, la Damigella d’onore Polverini e il Palafreno Alemanno…preparava gli STATI GENERALI da tenersi a Roma il 22 ed il 23 febbraio. A questo punto, la cittadinanza romana non ne ha potuto più e si è data appuntamento per il 19 febbraio a piazza Vittorio alle 15 per andare tutti insieme in Campidoglio. SERENAMENTE. PACATAMENTE. Siamo riusciti a salire fino in Campidoglio ed è stato davevro un momento entusiasmante e preparatorio per la manifetazione che si terrà il 23, sempre a Roma! In questo mese credo di avere partecipato a più di 25 assemblee/incontri/riunioni, almeno una al giorno. Unico denominatore: la crisi!non Ruby, non la transumanza di senatori e deputati che, al cambio di stagione, cambiano pascolo, non le farse di Minzolini. NO! la crisi pura e semplice. Quella che, troppo spesso, viene paventata da Marchionne per recuperare soldi dalle tasche degli operai costringendoli a scegliere se in pausa andare a fare pipì, fumare una sigaretta, o ingollare un panino. Quella che, invece, troppo spesso si dimentica nei decreti Milleproroghe e con la scusa delle “quote rosa”, per esempio, fa regalare tre assessori in più alle città con più di un milione di abitanti. Ma le quote rosa non potevano applicarle prima? al momento di creare le giunte non c’erano già queste donne meritorie di essere inserite al punto di far variare i Regolamenti per poter aumentare il numero degli assessori (dopo che in campagna elettorale si era gridato “via le Province!, snelliamo la Pubblica Amministrazione!”…etc.etc…)?! mah?! i misteri della politica: vieni votato per applicare determinati punti programmatici e vieni acclamato se non lo fai…Io non sarò mai così supina da accettare tutto questo. Non sarò mai tanto cieca o sorda da dover vedere dipinto santo e martire Totò Cuffaro, perchè si è presentato in carcere di sua spontanea volontà…che, poi…tanto spontanea non era. Direi anzi…”spintanea”, spinto, infatti dalla sentenza di condanna della Cassazione che ha ridato fiducia in tanti italiani, come me, nella giustizia italiana. Sono stata contattata da una serie di persone, molte di loro siciliane, perchè ho scelto di andarmi a mangiare dei cannoli davanti il carcere di Rebibbia, il giorno della condanna. Alle 17 ero lì con un paio di amici. Ci siamo fatti le foto al freddo e al gelo. Ci siamo guardati e ci siamo detti poche cose…la più importante è stata…”allora abbiamo davvero speranza!”. Non festeggiavo l’ingresso in carcere di un essere umano, perchè, come qualcuno mi ha ricordato…ogni volta che un uomo entra in carcere è la società che ha perso. Festeggiavo la ritrovata fiducia in parte delle istituzioni, nella giustizia. Festeggiavo la ritrovata speranza di poter cambiare le cose. Io non ho mai smesso di crederci, ma da quando Cuffaro guarda il sole a strisce…beh, mi sento più forte di prima…perchè…”il vento soffia ancora”…vento di cambiamento!

NON E’ FINITA QUI…

C’ero. Ovviamente c’ero: alla manifestazione di martedi 14 dicembre 2010 che ha visto PERSONE, ESSERI UMANI…non categorie…venire da tutta Italia per dimostrare contro un sistema criminale di corruttele che dovrebbe chiamarsi “Governo”. Votavano la “sfiducia”. Quale? quella dettata da un pezzo di carta depositato da forze dell’opposizione?…o quella che è stata presentata sotto varie forme con le proteste di piazza?
Perchè le due idee di “sfiducia”…non sono proprio uguali. Una, quella ufficiale, vuole vedere smantellato il potere di Berlusconi, che passa anche per strani episodi di piazza …e non si sa cosa si aspetti dopo…l’altra, quella che arriva dal basso e che ha trasformato Roma in un campo di battaglia…ed in realtà…li vuole “TUTTI A CASA!” (come recitava lo slogan dei lavoratori del mondo dello spettacolo scesi in piazza ANCHE ieri). Ieri, in piazza, non c’era molta differenza tra il voto di uno Scilipoti e quello di un Bersani. Perchè?…perchè l’uno ha consentito a Berlusconi di vincere ieri…con un ridicolo scarto che accorcia la cannuccia dell’ossigeno al “nostro” ( lì dentro non grazie al mio voto (http://www.youtube.com/watch?v=jRk85KExQv0))…ma l’altro, Bersani, ha consentito a Berlusconi di rimanere lì, incancrenito sul suo scranno, praticando una strana politica, molto lontana dagli ideali della vecchia sinistra. Ideali che, fino a ieri, addirittura, stavano venendo rappresentati da un Di Pietro, eletto a paladino, estremo difensore della Costituzione (ottenuta sul sangue dei partigiani)…e accoltellato, manco tanto alle spalle, da due dei suoi. Uno dei quali, sempre lui, Scilipoti, aveva già dato ampia dimostrazione di appartenere al mondo degli esseri striscianti. Forse non tutti sanno che l’on. Sonia Alfano, europarlamentare, nonchè Responsabile Nazionale Antimafia dell’IDV e voce fuori dal coro, poichè INDIPENDENTE all’interno del partito, lo aveva frontalmente attaccato ad ottobre. Consiglio Regionale dell’IDV in Sicilia. Ovviamente è stata lasciata sola…oggi è una Cassandra come tante che potrà dire “ve lo avevo detto”…ma che nulla ha potuto fare di fronte un establishment di partito che di pecche ne ha davvero tante. Viste da vicino anche da me. Vengo spesso scambiata per un iscritta IDV poichè mi sono candidata come indipendente alle Regionali e perchè frequento molto da vicino la giovanile di quel partito. Se ho scelto di lavorare, da esterna al partito, con quei giovani, c’è un motivo: l’aver conosciuto, e bene, parecchi dei ragazzi IDV mi ha ridato fiducia. Su di loro conto…ma non so quando riusciranno ad eliminare i vari Razzi e Scilipoti che si sono annidati. oltre che nel Parlamento, anche nelle piccole realtà locali. Io conto su di loro, come conto sui giovani del PD perchè rovescino i loro falsi leaders, come conto, persino, sui giovani del PDL…che hanno avuto il coraggio di urlare contro Dell’Utri dopo la sua condanna, senza essere, ovviamente, ascoltati. E, ora, conto pure sui ragazzi di FLI. Per un motivo molto semplice: quando questi ragazzi escono dalle loro sedi di partito, tornano in aule universitarie o scuole tutti insieme e, quotidianamente, vivono gli stessi problemi. Con punti di vista diversi, si…ma gli stessi, inqualificabili problemi che politiche sbagliate gli hanno lasciato in eredità. E tornano in case dove hanno problemi i loro genitori…per le stesse politiche sbagliate. Perchè se è vero che la Riforma Gelmini sega le gambe agli studenti, il Collegato Lavoro sega le gambe ai genitori di quegli studenti e nega un futuro decente a loro.
C’ero, si, io c’ero martedi 14 dicembre 2010 …e sapete cosa ho fatto? ho scelto di non scendere in piazza con i lavoratori. Sono stata tra loro, tra i giovani, tra gli studenti…perchè per troppo tempo li abbiamo lasciati soli. Oggi, sul Fatto Quotidiano, una frase dell’editoriale di Antonio Padellaro, rende molto bene ciò che sento: “Chiariamo subito. Nessuna indulgenza con chi fracassa, devasta e appicca incendi. Ma qualcosa deve farci riflettere. C’è una rabbia generazionale che sta attraversando l’Europa: Atene, Londra e adesso Roma. Una reazione alle politiche restrittive dei governi che viene da lontano, ma che diventa furiosa davanti alla ottusa indifferenza delle classi dirigenti, concentrate solo sull’autoconservazione del potere”. E aggiungo una frase contenuta nel comunicato stampa degli studenti di Genova in solidarietà ai loro 3 (su 41) compagni arrestati, ieri: “Ieri a lottare nelle strade c’erano gli studenti, c’erano gli operai, i precari e i migranti. C’era chi vuole affossare questo sistema d’ingiustizia e corruzione. I black block non esistono. Esiste il dissenso conflittuale della società, quello che davvero fa paura al potere. Per questo la repressione si è abbattuta con violenza su chi ha lottato. Manganellate, lacrimogeni, armi da fuoco estratte, fermi e arresti”.
La violenza: difficile in giornate come quella di ieri…fermarsi a riflettere su cosa sia giusto o sbagliato. Ecco perchè dico che Padellaro ha sintetizzato le mie sensazioni.
C’ero, si, io c’ero martedi 14 dicembre 2010 …e non ho partecipato agli scontri, ma ero preparata a tornare a casa neanche con una manganellata. Sono 25 anni che sto in piazza, ieri ho rifatto bene i conti. La prima carica l’ho vista e vissuta nell’85. Paradossalmente era una manifestazione per la pace. Salvata grazie ad un cordone di sicurezza che ha creato un corridoio …proprio per uscire da quella piazza del Popolo che ieri ha visto il massacro.
La mia è una storia familiare particolare…e la giornata di ieri…mi ha riportata indietro di tanti anni…ero piccola, ma in casa mia si è respirata ben bene l’aria del ’77…e oltre… oggi…io…però…non ci sto…e, per quanto piccola io possa essere, darò il mio contributo affinchè non si torni a quel clima. Ci siamo passati. Dobbiamo fermare in tempo lo scorrere, il ripetersi di certi eventi. Ecco perchè conto sui ragazzi. Sulla loro, reale volontà di cambiare il Paese contro tutto e contro tutti, ma con la consapevolezza che nessuno ci deve lasciare le penne. Di morti ingiuste ne abbiamo viste troppe…e questa gente…non merita il nostro sangue!
Di video sulla giornata di ieri, sugli scontri, sulla devastazione della città, ce ne sono tanti. Io, oggi, voglio mettere qualcosa che sappia darci la forza per ripartire. Per non smettere mai di credere nel futuro. Per non farci togliere le speranze. Perchè noi…siamo più forti di loro! Noi un cuore lo abbiamo ancora…Ricordiamocelo sempre!…e andiamo avanti…A MUSO DURO!

Lettera aperta a Salvatore Borsellino

Caro Salvatore,
sono passati parecchi mesi da cui ti scrissi una lettera dettata dal cuore, per cui speravo di poter andare per il Natale 2009 ad attaccare messaggi all’albero di Paolo, in via D’Amelio insieme al Popolo delle Agende Rosse.
Torno a scriverti per un’altra speranza: quella di sentirti dire che le Agende Rosse sono vicino agli abitanti di Terzigno. Ho letto ora, dopo essermi sentita per telefono con lei, il blog di Roberta Lemma. Piango. Ma so che sono lacrime di rabbia e quando saranno finite tornerò il “PITT BULL” che anche tu conosci.
Mi hanno stupito delle frasi del post di Roberta, una su tutte:” Poi c’è la grande assente, la Giustizia. Non una Procura, non una comunicazione dall’antimafia, non un magistrato si è ancora pronunciato, anche solo per dare un consiglio, un incoraggiamento.”
Salvatore, noi siamo il Movimento che il 20 novembre scenderà in piazza, per difendere i magistrati che il proprio dovere lo compiono. Noi siamo il Movimento che crede ancora nella Giustizia. Aiutami a trovare quelle parole di incoraggiamento che servono a Terzigno ed ai suoi abitanti. Aiutami a trovare un motivo, uno solo, per cui non ho visto un politico (soprattutto dell’opposizione) scendere a parlare con gli abitanti e schierarsi con essi di fronte alle cariche della polizia. Aiutami a spiegare perchè dobbiamo lasciarci uccidere da imprenditori senza scrupoli e da amministratori locali e nazionali incapaci di rispettare il Dettato Costituzionale che vorrebbe il diritto alla salute per tutti. Perchè lo sto chiedendo a te? Perchè ho imparato a conoscere il mondo della Giustizia, attraverso il sacrificio di Paolo, tuo fratello, di Giovanni Falcone, e delle loro scorte, troppo spesso dimenticate.
Ho imparato grazie a te che esistono persone come Ingroia e Di Matteo e li ho potuti conoscere ed ascoltare dal vivo. Credo che nei nostri presidi per tutelare i magistrati coraggiosi, dovremo tenere alto il nome di Terzigno: perchè da Terzigno possiamo imparare che dobbiamo lottare per difendere il nostro Paese…nei nostri paesi. Tutti dobbiamo alzare la testa. Nelle nostre città, nei nostri quartieri, sui nostri posti di lavoro. Proprio come diceva Giuseppe Gatì: “Questa è la mia terra ed io la difendo. E TU?”.
Ti mando un abbraccio da Roma, una città solo apparentemente eterna. Anche qui ci sono tanti problemi, ma le rutilanti passerelle della Festa del Cinema…li fanno passare in secondo piano. Serenetta Monti, Agenda Rossa.

AUTUNNO CALDO??? ROVENTE!!!

Io me lo aspettavo l’autunno caldo…ma questo si presenta davvero rovente!ogni giorno,ogni santo giorno,si susseguono incontri,assemblee,presidi,manifestazioni e chi più ne ha più ne metta.Credo sia arrivato il momento per ognuno di noi,di fare la propria parte.Quale?non lo so.Ognuno deve capirlo da solo.Io,anni fa, per esempio, ho capito che mi sarei dovuta difendere da sola il posto di lavoro e servivano gli strumenti per farlo. E ho scoperto la realtà dell’USI/AIT, sindacato autorganizzato che vive sulle proprie forze e basta.Questa sigla,ogni giorno,con grande scorno delle sigle confederali,mi da la possibilità di mettere bocca in vicende disastrose e cercare vie d’uscita.E parlo di cosucce tipo sicurezza sul lavoro e blocchi di licenziamenti.Maturiamo successi più o meno grandi,in fondo,spesso lottiamo contro un doppio nemico:uno è la classe padronale, l’altro…queste realtà sindacali,oggigiorno,troppo supine alle logiche del compromesso. Sto dicendo queste cose,perchè mi sono resa conto…che manca qualcosa in questi percorsi di combattimento che si stanno avviando in diverse realtà, parallele. Manca l’INFORMAZIONE. O meglio, manca la possibilità di divulgare correttamente l’informazione, perchè siamo vincolati ad un sistema…comandato da un’unica persona. Abbiamo un solo canale comunicativo ed informativo ancora libero (ma non si sa per quanto…): la RETE. Difendiamola! Pubblico il comunicato stampa di un’iniziativa a cui tengo particolarmente.

Mercoledi 20 ottobre, a partire dalle ore 20.45, presso il “Sotto casa di Andrea” in via dei Reti, 25 a Roma si terra’ “LIBERO WEB IN LIBERO STATO”. No alla censura. Si alle regole. Difendiamo la Rete e chi la utilizza. Un incontro moderato da Piero Ricca, il blogger che denuncia quotidianamente gli attacchi alla libera informazione, che vedra’ la partecipazione del sen. Vincenzo Maria Vita (Vice Presidente della Commissione Cultura del Senato), Alessandro Gilioli (Giornalista de’ “L’Espresso” e blogger), Guido Scorza (Avvocato e giornalista), Gianfranco Mascia (Responsabile WEBDV, tv web Italia dei Valori), Francesca Fornario (Autrice satirica, giornalista de’L’Unita’), Claudio Messora (Blogger), Samanta di Persio (Scrittrice, autrice di “Le morti bianche” e “Ju tarramotu”), Helene Benedetti (Informare per Resistere), Giuseppe Giulietti (Portavoce di “Articolo 21”). Questo incontro nasce dal desiderio di Liberta’ scatenata (gruppo Facebook) di portare avanti un lavoro di informazione e divulgazione iniziato il 5 giugno 2010, quando, presso il Teatro Vittoria di Testaccio a Roma, ci fu un evento teso ad affrontare il tema della libertà dell’informazione, in collaborazione con il meetup “I Grilli del Pigneto” di Roma. Durante la serata, che fa seguito a due altri convegni “Libero web in Libero Stato”, svoltisi nei mesi scorsi a Milano e Firenze, verranno affrontati i temi relativi alla libertà di espressione e informazione sul web e discusse le linee guida per una bozza di possibili riforme, condivise con la comunità del web, per lo sviluppo e la diffusione della “democrazia digitale” in Italia. Per ulteriori informazioni, rivolgersi al 338/1738285 o 377/5078494 o scrivere a info@libertascatenata.it “.

Cronaca di una trattativa sindacale

Quelli passati, sono stati giorni davvero intensi…soprattutto per un motivo: ho dedicato buona parte del mio tempo alla trattativa sindacale che doveva salvare circa 200 lavoratori della Multiservizi Roma messi in mobilità da un’attenta (agli interessi aziendali) amministratrice delegata. Mentre scrivevo questo post, mi sono resa conto che erano troppe le cose che avrei voluto raccontare. Così, ho deciso di farne “delle puntate”. Non so se si fa, se sia una cosa mediaticamente produttiva…però, io sono cresciuta con gli sceneggiati radiofonici…che duravano almeno 40/80 puntate…voi potete leggere un seguito ad un post. Vi consiglio lo stesso di mettervi comodi…
Mi sono ritrovata a pensare che sarebbe giusto che le trattative sindacali venissero mandate in diretta streaming. Credo che le cose andrebbero davvero diversamente. Intanto che si giunga ad una prassi simile, proverò a farvi una cronaca in differita di quanto accaduto pochi giorni fa. Ho aspettato qualche giorno prima di mettermi concentrata sul pc a scrivere queste righe, complice anche la manifestazione del Nobday2 da vivere con Salvatore Borsellino e le Agende Rosse. Ora che ci sono, svuoterò tutte le mie sacchette di bile.
Premessa: il primo incontro cui ho assistito (e da cui è partita realmente la trattativa) ha visto intorno ad un tavolo tutte le sigle confederali, la mia sigla sindacale, autorganizzata, U.S.I/AIT e la sigla autonoma RETE COMUNE. Per l’Amministrazione Capitolina era presente l’assessore all’ambiente del Comune di Roma On. De Lillo, per il Gabinetto del Sindaco il dr. Mantici e per le aziende coinvolte…state bene attenti…perchè, come cittadini dovete sapere queste cose…Dicevo, per le aziende coinvolte, la dr.ssa Giuliani, in qualità di amministratrice delegata di Roma Multiservizi, il dr. Panzironi, in qualità di Presidente della Multiservizi…”MA ANCHE” di amministratore delegato dell’AMA. Il 2×1 delle aziende romane, insomma. Tanto il concetto di “conflitto di interessi” è ritenuto obsoleto. Vorrei anche mettervi al corrente di un episodio che io ritengo straordinario: i delegati delle sigle confederali sono stati bloccati (fisicamente) dai lavoratori della Multiservizi, presenti sulla piazza del Campidoglio, fino a che non è stata garantita la partecipazione al tavolo di trattativa proprio delle due sigle alternative ai confederali. Una piccola vittoria dei lavoratori che sono stufi di vedersi la pappa servita dai delegati confederali, troppo spesso avvelenata.
Da questo primo incontro, praticamente, si è usciti con un nulla di fatto, perchè l’Amministrazione (sia quella Comunale che quella aziendale) si è presentata a mani vuote: nessuna proposta, nessuna soluzione per sistemare la tragica vicenda di lavoratori messi in mobilità. L’unica cosa chiara era l’impegno dell’amministratrice delegata a NON volere ritirare la procedura di mobilità.
Cosa pensate abbiano fatto le sigle sindacali presenti?hanno cercato un’unità di intenti con le sigle autonome, che si è concretizzata con il rinvio della discussione al momento in cui l’Amministrazione Capitolina, fosse riuscita a fornire una proposta, ferma restando l’intenzione di non abbandonare la sede capitolina di fronte ad un eventuale, ulteriore, nulla di fatto.
Ed è, così, trascorso il week end. Lunedi 27 settembre, i lavoratori si sono dati appuntamento in Campioglio per cercare di coinvolgere anche qualche consigliere comunale in questo percorso. Si è così arrivati all’appuntamento ufficiale del 28 settembre mattina. Da questo momento è stato tutto un precipitare di eventi e scoperte. L’unica, reale novità è stata la comunicazione che il dr. Panzironi si era dimesso da Presidente della Roma Multiservizi…forse il bubbone delle due cariche era diventato troppo grosso.
Da un’iniziale proposta del Campidoglio, abbastanza vergognosa si è arrivati, con non poca fatica, a limare alcuni aspetti solo con la tenacia di alcuni dei presenti.
In particolare, devo dire che, noi autonomi, ci siamo trovati DA SOLI a richiedere più trasparenza in alcune procedure. Innanzitutto, avremmo voluto chiarimenti dalla dr.ssa Giuliani (Multiservizi) sulle modalità con cui aveva inviato alcune lettere di licenziamento. Ma le risposte della stessa sono state vergognose: ha articolato qualcosa sul fatto che essendo la “sua” una grande azienda con grandi commesse “è naturale l’utilizzo trasversale” di questo o quel lavoratore. Dichiarando, così, apertis verbis, di aver usato la gente come più le faceva comodo fregandosene dei dettami delle singole commesse, cui sono affidati determinati lavoratori (e stanziamenti economici connessi), in base alle loro specifiche professionali.
Alle ulteriori, mie e di Rete Comune, richieste di fornire al tavolo sindacale l’elenco di tutti i lavoratori coinvolti, sono succeduti solo silenzi.
Anche da parte delle sigle confederali.

Ma che ti lamenti?…Tira fòra lì denti!

L’8 settembre 2007 è stata una delle giornate più faticose della mia vita…”MA ANCHE” una delle più belle in assoluto!Con un manipolo di eroi siamo riusciti a fare un miracolo a Roma!
50.000 persone sono passate da Parco Schuster e 19.000 sono riuscite a firmare la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Parlamento Pulito”. Mi ricordo quando siamo andati, in pochi a depositare in Cassazione il testo per
cui raccogliere le firme. Ricordo gli scherzi di Beppe Grillo. Ricordo gli addetti ai lavori straniti dalla presenza ingombrante di Grillo in quegli uffici. Se chiedete…vi racconto ogni singolo minuto di quella giornata. Ricordo come, nell’ansia di non sbagliare nulla…vennero consegnati i nomi di quelli realmente presenti e chi era al bar per un caffè, non ha visto il suo nome nella lista del “Comitato”. Di acqua, ancora pubblica per fortuna, ne è passata sotto i ponti, ma, incredibilmente, tutto il lavoro fatto per raccogliere le 350.000 firme, stava per andare buttato…Siamo infatti nella seconda legislatura utile perchè i punti nella proposta vengano discussi dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato…e, visto che questo Governo sta su…con dei tacchi a spillo, molto traballanti…nel caso in cui cadesse…queste firme non sarebbero più valide. Io non ho sopportato questa idea e l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata riprendere il discorso “Pittima”.
Come sapete lunedi pomeriggio sono stata davanti al Senato, vestita con una tunica rossa ed il cartello che chiedeva “350.000 firme!Che fine hanno fatto???”. Ho inviato una lettera al Presidente Schifani, al Presidente della Commissione Vizzini…e a tutti i senatori.
Pubblicata la lettera sul blog…mi stavo preparando le date in cui andare a volantinare davanti al Senato sempre vestita da Pittima, quando, mi è arrivata la bella notizia: verrà messa in calendario la discussione! A tre anni di distanza dalla raccolta firme, verrà finalmente discussa la NOSTRA Proposta di Legge di Iniziativa Popolare. Beppe Grillo può essere soddisfatto: gli innumerevoli post sul tema, la contestazione promossa a Torino dai ragazzi del Movimento Cinque Stelle…e la Resurrezione,
ieri, della Pittima…hanno prodotto il risultato sperato: riparte l’iter! Dedico questo momento ad una persona che non c’è più, ma che tante energie aveva speso perchè il Vday riuscisse al meglio e perchè venissero buttati fuori da questo Governo quelli, CONDANNATI, che con la nostra bandiera ci si vogliono pulire il culo! Silvio Tobia, questa giornata è per te!