Venerdi ho un appuntamento a cui non voglio mancare: l’associazione culturale I GRILLI SCARDUSI, l’associazione COORDINAMENTO ANTIMAFIA ANZIO-NETTUNO, gli Amici di Beppe Grillo di Nettuno & Anzio, l’associazione culturale ACQUADOLCE, con il patrocinio del Comune di Nettuno presentano la II° edizione de LA FESTA DELLA LEGALITA’ (informazione-disinformazione).
Questo incontro si terrà alle 17.30 nella Sala consiliare del Comune di Nettuno e vedrà come ospiti MARCO TRAVAGLIO e SALVATORE BORSELLINO.
E’ un evento costruito in collaborazione con Cittaincomune movimento d’opinione cittadino, associazione culturale La Tamerice, Legambiente Circolo Le Rondini Anzio-Nettuno, Agesci gruppo Scout Nettuno I.
A seguire ci sarà musica dal vivo con: GIUSEPPE PALAZZO & LA LOCANDA DELLE ANIME SALVE.
Io ci sarò! Perché non vedo l’ora di riabbracciare Salvatore Borsellino che non vedo dal meraviglioso 26 settembre, giorno in cui qualcosa è cambiato in questo paese. Ci portiamo gli strascichi della rinvenuta memoria dei personaggi che avrebbero potuto contribuire a salvaguardare la vita di Paolo Borsellino 17 anni fa ma che hanno scelto di salvare ben altre vite.
Solo la RESISTENZA di Salvatore, ha prodotto questo risultato: solo perché non ha mai smesso di gridare “Dov’è finita l’agenda rossa?”, ora possiamo avere la speranza che prima o poi esca davvero. Perchè l’Agenda c’è. Nascosta ma c’è, io ne sono sicura. Come ne è sicuro Salvatore che io non smetterò mai di ringraziare per la forza che ci trasmette. Grazie Salvatore.
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Fuori subito l’Agenda Rossa
E ora: FUORI L’AGENDA ROSSA!
Da quando, quest’estate, “qualcuno” ha cominciato a parlare non passa settimana che non ci siano novità sulle stragi del ’92 e ’93. Indubbiamente il merito va a quie magistrati che stanno indagando.
Ma senza Salvatore Borsellino, al cui grido di “RESISTENZA” si sono mobilitate migliaia di persone a sostegno dei giudici e della verità, non credo che oggi Massimo Ciancimino avrebbe consegnato la fotocopia del papello con le richieste di Cosa Nostra allo Stato.
Dobbiamo continuare a RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE: abbiamo cominciato questa battaglia perchè esca fuori l’Agenda Rossa di Paolo Borsellino e dobbiamo continuare fino alla fine.
E’ la battaglia delle persone oneste di questo Paese: qualsiasi lavoro facciano, in qualsiasi ruolo, soprattutto istituzionale, si ritrovino.
Su quell’agenda, spesso lo ricordano lo stesso Salvatore e Gioacchino Genchi, si basano i ricatti incrociati sui quali è fondata la Seconda Repubblica. Antonio Ingroia ha detto che siamo “nell’anticamera della verità“. Questa Seconda Repubblica sta per crollare: se c’è stata una trattativa con la mafia, e c’è stata, allora oggi l’Italia è nelle mani di chi si è fatto garante di quella trattativa.
Quando il bubbone esploderà, dovremo essere pronti a ricostruire insieme questo Paese, per potercelo riprendere e riconsegnarlo idealmente a Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina e Paolo Borsellino e a tutti quelli che per questo Paese hanno dato la propria vita.
Giustizia per la strada
Dal Fatto Quotidiano di oggi sono venuta a conoscenza che domenica prossima (11 ottobre) ci sarà una manifestazione organizata dalla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale.
Sarà una catena umana a terra, a formare una simbolica barriera di dissuasori umani in via dei Cerchi, a Circo Massimo, alle 9.30.
Solo la città di Roma vede 200 morti l’anno e, al di là dei problemi legati alla sicurezza vera e propria, carente ovunque, esistono i problemi legati alla giustizia.
I parenti delle vittime non conoscono giustizia, perchè non c’è un giusto processo. Anche questo dimostrato dall’accaduto relativo la morte di due ragazzi a Roma nel 2008: in primo grado il pirata viene condannato per “omicidio volontario”, cono dolo eventuale, in appello gli viene derubricato in “omicidio colposo“. Dimezzando, così, di fatto, la pena da dieci a cinque anni.
Come fa notare Il Fatto Quotidiano, in Parlamento è rimasta la proposta di legge che chiede la modifica dell’articolo 111 della Costituzione “sul giusto processo”. Chissà se iniziative come quella di domenica serviranno, oltre che a sollecitare le richieste relative alla sicurezza, a sollecitare anche le richieste relative alla giustizia…