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Perchè lo fai?…ma perchè non lo fai anche tu?

25 agosto 2010, a Palermo. Per cazzeggio. Aspetto una guida turistica d’eccezione: Tony Troja…”quel Tony Troja“… Ci siamo conosciuti a Cinisi, in occasione dell’anniversario di Peppino Impastato e incrociamo le nostre battaglie nel quotidiano. Il 18 luglio di quest’anno, ho sudato con lui per cercare di calmare le persone che erano rimaste fuori dalla sala dell’ex del Cinema, nel quartiere di Ballarò. Tony, ora, si fa chiamare “Lo Scassaminchia”, di comune accordo con Pino Maniaci…scassaminchia di prim’ordine.
Ecco, il 25 agosto, doveva essere una giornata di totale cazzeggio, ma quando Tony mi ha detto “Ti spiace se passiamo dal presidio dei precari della scuola che stanno facendo lo sciopero della fame in via Praga?”…non ho avuto dubbi nel dirgli subito “no, che non mi dispiace. ANDIAMO!”
A Roma, per anni, ho combattutto spalla a spalla con le precarie della scuola e mi sembra incredibile sentire ancora parlare di precariato nell’ambito della scuola, della cultura, tra coloro che devono aiutarci a tirare su i nostri figli, rispettando i valori della nostra Costituzione.
Eppure, è così. Eppure Maria “star” Gelmini ha deciso che sono troppi gli insegnanti, che non ci sono soldi per tutti (ovviamente questo ragionamento non vale per gli insegnanti di religione che, non solo prendono di più, ma si vedono anche avanzamenti di graduatoria pure quando non lavorano…misteri dei patti lateranensi forse…). Ma, soprattutto ha detto una grande verità…: “Ma perchè protestano se non sanno ancora se sono esclusi o no?!”. grandiosa! E’ questo lo spirito altruista che ci viene trasmesso dai nostri governanti…quello che innesca la lotta tra i poveri, quello che ci fa soffrire della sindrome NIMBY…è successo a te…mica a me…meglio nel tuo giardino che nel mio…Secondo la “ministra”…non riesco a togliere le virgolette…perchè non riesco a considerarla ministro, al pari di tanti altri che per questo paese, magari hanno speso più di un neurone solo…o un’altra parte anatomica…a voi lascio immaginare quale…
In questi giorni i precari di Palermo, sono venuti a Roma, davanti Montecitorio, le cui porte sono ancora chiuse per la pausa estiva. Appena ho potuto li ho raggiunti. Con Giacomo Russo ci siamo riconosciuti, dopo esserci visti a Palermo proprio con Tony Troja. Sono passati pochi giorni da che l’ho visto, eppure, l’ho trovato ancora più deperito. Infatti ha avuto già un paio di malori in seguito ai quali ha dovuto fare delle flebo. Ho avuto la possibilità di
conoscere Salvo Altadonna, colui che ha dato inizio allo sciopero e Caterina Altamore che lo ha cominciato da che è arrivata qui a Roma e che ha una patologia per la quale non dovrebbe far mancare al proprio organismo una corretta alimentazione. A Roma manca Pietro di Grusa, il precario che si era sentito male proprio il giorno in cui con Tony Troja eravamo andati al presidio di Via Praga.
Questo anno è stato particolarmente intenso per me…talmente intenso che siamo a settembre ed ho finito i miei giorni di ferie. Non per riposarmi. La maggior parte li ho presI per partecipare a presìdi, manifestazioni, incontri. Ed ora mi trovo nell’impossibilità di andare a dare il mio contributo in termini di presenza fisica e solidarietà, nell’arco della giornata, ai precari a Montecitorio. Così ho preso una decisione che ho deciso di condividere con un po’ di gente. Andare di notte. Sono, infatti, due notti che dormo in sacco a pelo a Montecitorio. L’ho fatto convinta: la battaglia per la cultura contro
i tagli sconsiderati alla scuola che vorrebbero condurre questo Paese all’ignoranza più assoluta, perchè, “digiamolo”, l’ignorante lo goverrni meglio…è LA battaglia. Qui si parla non solo di cultura ma di lavoro…che è sempre quel famigerato primo punto della nostra Costituzione…che dovremmo ripetere quotidianamente come un mantra, per ricordarcelo. Qui stiamo parlando del più grande licenziamento collettivo della nostra Repubblica!
Ho detto in giro della mia idea di andare a dare solidarietà di notte, nell’unico modo in cui posso in questo periodo. La risposta spesso incoraggiante, in alcuni casi è stata, però, “Perchè lo fai?”. Non ci si capacita che qualcuno possa avere un minimo di senso civico in più. Che possa esistere qualcuno a cui non gliene frega niente di quel che dice la Gelmini…riguardo al fatto…”cosa protestano se non sanno se sono esclusi o no”. Io, invece, sono sempre più convinta della mia scelta e spero proprio che da qui in poi…anche altri facciano come me. Solo standoci si imparano le cose. Solo conoscendo persone come Pietro Trscari, si possono capire tante cose. Anche lui, da ex disoccupato, ora clochard, sta vicino ai precari. Si aspetta ancora il posto di lavoro da Berlusconi… io glielo auguro, sarebbe il primo che sento con le mie famigerate orecchie a sventola.
Le contestazioni a Dell’Utri e alla Gelmini stessa, mi fanno sperare che davvero qualcosa stia cambiando in questo paese. Su facebook abbiamo aperto un gruppo a riguardo. Chi può ci fornisca informazioni su dove
si terranno incontri futuri del condannato Dell’Utri, del condannato Sgarbi, della ministra Gelmini, del ministrofinoachenonraccontacomestannolecose Alfano o di altri nobili signori che appartengono a questa maggioranza…Io ci credo ancora…Ricacciamoli dalle tane da cui sono usciti fuori!RESISTENZA!RESISTENZA!RESISTENZA!

Succede al Consiglio Comunale di Roma

Il 31 luglio, sono andata a L’Aquila in macchina con uno dei ragazzi del Popolo Viola. Macchina colorata, quindi: un’agenda rossa e un popolo viola. Partiti per lo stesso motivo: andare a dare il nostro piccolo contributo per dare sostegno a quei cittadini che, il Governo…”vicino alle famiglie”…le proprie…ha dimenticato tra le macerie.
Arrivavo dalla notte trascorsa in Campidoglio a seguire la discussione che avrebbe portato alle 6 di mattina, sempre del 31 luglio, all’approvazione del Bilancio del Comune di Roma.
In macchina riflettevo, raccoglievo idee cercando di puntualizzare cose che non avrei voluto dimenticare e che avrei voluto mettere nero su bianco sul mio blog.
Per farlo coinvolgevo l’amico viola.
Fino ad oggi ero indecisa se scrivere le mie sensazioni su L’Aquila o sul Consiglio comunale andato in notturna…ecco ho deciso…”la seconda che hai detto”.
Ho pensato ai racconti fatti in macchina: del momento in cui ho avuto un attacco di sconforto guardando l’aula consiliare e scoprendo un aspetto eccessivamente ludico per quel posto e per chi lo occupa.
“Ho visto cose che voi umani non potete immaginare”: consiglieri fisicamente e mentalmente assenti, si scambiavano battute da uno scranno all’altro. C’è stato un momento in cui, chi avesse soltanto ascoltato la diretta radio, avrebbe dedotto che c’era bagarre in aula…perchè i consiglieri si gridavano “vergogna” reciprocamente…Ebbene, non erano in lite, si stavano sfottendo a vicenda…c’era un consigliere…di cui non farò il nome…per rispetto ai suoi elettori…i quali avrebbero potuto presidiare anche loro il Consiglio come me per accertarsi che i propri eletti si comportassero dignitosamente…Ecco, questo consigliere…si divertiva a gridare “Peppino” ad un consigliere prospiciente il suo scranno, come se fosse la cosa più divertente del mondo.
Già trovavo vergognoso che la seduta di Consiglio fosse stata convocata per le 22 e alle 24 ancora non iniziava…Poi, una volta iniziata…tutto è stato di un tristezza infinita.
In 13 anni di battaglie ne ho viste di sedute consiliari, anche di bilancio…ma mai sono uscita demoralizzata come da questa. Vedere il Presidente della Commissione Cultura perdere le staffe, sbattere la boccetta d’acqua prima sul tavolo, poi per terra in piena crisi d’ira…perchè non gli sono state votate delle cose…mi ha dato un gran senso di amarezza.
E, grazie al Fatto Quotidiano, ho aggiunto un altro tassello a tutto ciò: venerdi pomeriggio, tra le 18 e le 19, tutto il gruppo PDL si è riunito in una sala attigua alla Protomoteca (dove si svolge in questo periodo il Consiglio Comunale a causa dei lavori di consolidamento nella Sala Giulio Cesare).
Io ero nel corridoio esterno, assieme ad altri dell’U.S.I./AIT, la sigla sindacale cui aderisco e alcuni Vigi Urbani.
Ad un certo punto…ho sentito volare urla incredibili e botte sui tavoli. Le mie favolose orecchie a sventola, hanno intercettato frasi tipo “tu non sai con chi cazzo parli” e altri epiteti su questa linea. I Vigili allarmati, hanno addirittura fatto avvicinare all’area anche i responsabili della Questura…”non si sa mai…”.
Lì per lì ho creduto si trattasse della querelle finiani-berlusconiani, non dimentichiamoci che venerdi c’è stata la resa dei conti.Invece, l’articolo del Fatto Quotidiano a firma Giancarlo Riccio mi ha chiarito tutto: l’on. Tredicine era all’arrembaggio.
Questi sono i nostri rappresentanti. Hanno un bel dire che saranno stati stressati dall’ora tarda e dalla discussione impegnativa, inframezzata da cornetti caldi nella sala adiacente e da lunghe pause (non sospensioni) del Presidente del Consiglio Comunale.
Ma la chicca, la vera chicca…riguarda l’ordine del giorno collegato alla proposta n.71/2010-Bilancio di previsione 2010 che nel dispositivo impegna il Consiglio Comunale di Roma, il Sindaco e l’Assessore competente “ad intavolare delle trattative con i proprietari dei centri di assistenza abitativa temporanea per addivenire all’acquisto degli immobili in modo da passare da un oneroso canone di locazione ad un investimento, che consenta di addivenire a centri di assistenza abitativa pubblici”.
Ebbene…Questo Ordine del Giorno (che, amministrativamente parlando, in sede di discussione del Bilancio diventerebbe un impegno di spesa se votato favorevolmente) a firma dell’onorevole Alzetta (Sinistra Arcobaleno Roma in Action), è stato bocciato. Ma, attenzione: è stato bocciato l’Ordine del Giorno n. 27, che aveva la sola firma dell’onorevole Alzetta. Identico Ordine del Giorno (IDENTICO!) ma avente, oltre la firma dell’onorevole Alzetta, la firma dell’on. Visconti (PDL) è passato. Non è stato bocciato. Ed era il numero 33.
A questo punto, quando io ho potuto verificare ciò, erano tipo le quattro di mattina della seduta di Bilancio e ho pensato di essermi sbagliata. Oggi, ho cercato di verificare con altri consiglieri presenti e sembrerebbe proprio essersi verificata questa anomalia. Perchè a me tale sembra. Ora, quale dei due Ordini del Giorno ha valore?quello bocciato o quello promosso?Tra domani e dopodomani chiederò all’Ufficio Consiglio del Comune di Roma di verificare se quello che ho detto corrisponde…e corrisponde…c’è anche la registrazione di Radio Città Aperta sullo scandaloso modo di votare gli Ordini del Giorno che si è tenuto nella notte tra venerdi e sabato. Urla da ambo gli schieramenti per confermarsi a vicenda i “si” e i “no”,mantenendo pollice verso per chiarire meglio il voto.
Concludendo, sono uscita amareggiata si…ma mai arresa….E, spero, la prossima volta che ci sarà una discussione come quella di un bilancio lacrime e sangue, come quello attuale…Roma partecipi più attivamente. Io resisto…e insisto!

Sciopero generale

Non sono mai stata una gran frequentatrice di Internet e di ciò che dietro essa si nasconde.
Sono sempre stata in trincea e le cose me le sono sempre vissute sul territorio in prima persona.
Da qualche anno a questa parte le cose sono cambiate parecchio e oggi mi trovo ad avere un mio blog e seguire con molta frequenza il mio profilo Facebook…Grazie a questo, ho capito che il mondo virtuale è composto da tante categorie di persone.
Personalmente, credo di appartenere a coloro che “surfano”, mantenendo sempre i neuroni incollati al reale.
In Rete ho visto tanti appelli, tante parole a sostegno di quanto stava accadendo a Pomigliano…ma non ho visto nessuno (forze politiche dell’opposizione comprese) organizzare pullman per andare a Pomigliano e sedersi vicino agli operai che avrebbero dovuto votare un referendum la cui scelta finale era: vuoi morire di fame senza un lavoro o vuoi un lavoro che ti faccia morire di fame? perchè questo è stato quel referendum! diamo alle cose il loro nome: la classe operaia, ma prima ancora il lavoratore, è stata abbandonata dal Sindacato e dalla Politica…il tutto sotto un’unica parola d’ordine: il profitto. La FIOM ha difeso l’ultima linea, quasi ad essere gli estremi difensori di una linea Maginot del Terzo millennio.
E ha retto. Si! ha retto l’attacco e ha dimostrato che la dignità dei lavoratori non la si calpesta con tanta facilità. Domani (venerdi 25 giugno) ci sarà lo sciopero generale. Alcuni si sono organizzati per andare alla manifestazione di Napoli, io sarò a quella di Roma. Già sono triste…perchè so che non saremo mai tutti quelli che vorrei fossimo…si…perchè domani l’Italia si dovrebbe fermare: i commercianti dovrebbero chiudere, perchè questo Governo ha preso anche loro per il culo.
Gli ospedali dovrebbero riservarsi solo per le emergenze…perchè con tutti i tagli della sanità…soprattutto nel Lazio.
La maturità si dovrebbe interrompere…tanto non ci sarà più cultura o una scuola pubblica.
I trasporti? Beh, non un lavoratore dovrebbe stare sul posto di lavoro…ma in piazza…eppure…non sarà così.
Non sarà così perchè la fame è brutta e i lavoratori sceglieranno di portare a casa, comunque, una giornata di lavoro. Non sarà così perchè al povero diavolo che lavora nello studio privato di un avvocato per 200 euro al mese (alla faccia delle giurisprudenza) nessuno gli ha spiegato che se lui inizia a ribellarsi…altri gli andranno dietro.
La storia è piena di esempi così.
Invece, non sarà così perchè l’Italia è a lutto…la Nazionale è fuori dai mondiali, allora domani tutti parleranno di questo.
Io resisto: domani spero ancora di vedere le stesse persone che oggi ho visto sfilare per Villa Borghese. Un piccolo corteo multicolore che si andava a vedere felice e contento la partita in piazza di Siena, dove c’è un mega schermo.
Domani, la manifestazione l’ha indetta la CGIL. Il mio sindacato è sempre in contrasto con le modalità operative dei confederali. Ma, domani…domani è importante serrare le fila: stare compatti, a testuggine, di fronte all’attacco spietato di questo Governo che vuole affamare e rendere ignorante un Popolo, per governarlo a proprio piacimento…magari senza immigrati, magari con il SUD diviso dal NORD. Finchè avrò fiato…urlerò per me e per chi non può più urlare e si sta girando nella tomba…perchè è morto per avere la Costituzione più bella del mondo, dove il diritto allo sciopero è garantito…ancora non si sa per quanto…

Addio Mariarca, martire dei nostri tempi

In questo periodo, sono senza macchina e, grazie ai mezzi pubblici, ho parecchio tempo per leggere libri e giornali in autobus o in metro.
In parte è una fortuna…è come se mi fossi ritagliata un po’ di tempo per me…in parte è una condanna.
Avevo comperato Il Fatto e mi ero avviata verso la metro. Il titolo in prima pagina un altro po’ mi fa ammazzare per le scale della metro: “Napoli, infermiera si svena e muore. L’ASL non la pagava”. E poi leggo l’articolo…e, seduta in metro, comincio a piangere.
Matta?forse. Però non ce la faccio più: venerdi è stata la volta dell’imprenditore del trevigiano che si è suicidato, ieri l’infermiera che aveva lanciato un j’accuse pesantissimo: io lavoro e non vengo pagata!MARIARCA TERRACCIANO. Questo il suo nome. La triste verità che accomuna tante persone. Io stessa su Roma mi sono battuta più volte per una serie di realtà che non vedevano stipendi da mesi.
Come si può?!siamo esseri umani con le nostre debolezze…avevamo poche certezze..una, quella del “posto fisso”…era basilare rispetto della Costituzione, art 1: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Ora…non solo non c’è sicurezza sui posti di lavoro, ma non c’è proprio lavoro! E non ci sono soldi per pagare chi il proprio lavoro lo svolge tra mille sacrifici.
E poi…poi ci dobbiamo sentir dire…che i nostri governanti si tagliano lo stipendio del 5%. Bella faccia tosta!!!Ogni anno, ogni santo anno se lo aumentano.
Mentre per vedere aumentati salari di operai ed impiegati o delle stesse Forze dell’ordine, bisogna sottoporsi a estenuanti trattative sindacali…perchè non ci sono mai soldi per la classe operaia.
Io non ci sto più. Io mi alzo al mattino con un livello di veleno che mai avevo avuto prima.
Non mi hanno mai incantata i politici con le loro parole…io seguo solo chi fa i fatti…e sono davvero troppo pochi. Ma noi cittadini…noi siamo la maggioranza…quanto ancora vogliamo aspettare prima di morire dissanguati tutti come Mariarca???mi stringo alla sua famiglia, ai suoi bambini…che forse, ora, non capiranno…ma la loro madre sarà un’eroina dei nostri tempi, una martire, per alcuni una folle…ma non è follia desiderare di vivere un ‘Italia migliore.
Io ancora ci credo…ma temo che sentiremo ancora tragedie prima di trovare la forza e la consapevolezza…per mandare a casa a calci in culo chi questo paese lo ha vampirizzato, riducendo noi tutti in condizioni miserevoli.
Io sono pronta, però…e non ho un piedino da Cenerentola…e i 12 anni di arti marziali mi hanno insegnato a piazzare bene i calci…quando saremo pronti…io sarò in prima fila!

Il mio CUD

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Lo avevo detto, adesso lo faccio. Quello che vedete è il mio CUD, uno come tanti, il risultato di un anno di lavoro: quello di una persona che la mattina si alza presto, come dice il protagonista di “Piovono pietre”, forse l’opera più bella di quel grande regista che è Ken Loach, i cui film – compreso l’ultimo, grandissimo “Il mio amico Eric” – andrebbero proiettati nelle scuole nelle ore di educazione civica (se la Gelmini ne conoscesse l’esistenza, invece di incentivare la materia “Vita e opere di San Silvio da Arcore).
Immagino già il coro bipartisan: “Questa Serenetta fa demagogia, basta con il giustizialismo, torniamo alla Politica con la P maiuscola!.” Va bene, torniamoci.
Non è Politica parlare dei privilegi dei politici? Perché un qualsiasi lavoratore, dipendente o autonomo che sia, paga tasse e contributi sul proprio reddito reale e un furbetto qualsiasi che diventa consigliere o assessore basta che dichiari quello che gli pare, senza alcun controllo, per mettersi al pizzo decine di migliaia di euro? Fuor di metafora: perché io – e milioni come me – prenderemo una pensione basata su quello che abbiamo realmente guadagnato con il nostro lavoro (quello per cui ci alziamo presto la mattina), mentre uno che diventa consigliere o assessore da qualche parte dichiara che per lavoro fa l’imperatore e si fa versare (a spese nostre!) i relativi contributi previdenziali?
Così non va perché si offre il fianco a tutti i demagoghi – quelli veri! – che vogliono buttare la democrazia con l’acqua sporca. Io non sono una persona importante, sono una di quelle che si alzano presto la mattina e che continueranno a farlo anche se dovessero diventare importanti. Visto che chiedo di votarmi per cambiare le cose, comincio a cambiarle io, per quel poco che posso.
Metto on line il mio CUD e metto a disposizione questo sito per tutti quelli che volessero seguire il mio esempio, e non mi importa se fanno parte del mio schieramento o di quelli avversi. All’allegra truffa bipartisan, oppongo l’onestà di tutti quelli che la mattina si alzano presto. Speriamo di essere in tanti.

Cara moglie, stasera ti prego…

E’ stato solo un caso se oggi non sono tornata a casa con qualche livido, gentile omaggio della polizia romana.
Già, perchè anche io ero andata al presidio di SS.Apostoli, a Roma, di fronte alla Prefettura. Presidio dove c’era chi vive la crisi tutti i giorni: senza casa, precari, immigrati, gli stessi, ormai famosi, lavoratori Eutelia. Tutti lì a gridare solo una parola: “INCONTRO”. In Prefettura c’erano tutti: Governo, Comune, Provincia e Regione…tranne chi la crisi la vive tutti i giorni!
Per questo eravamo in piazza, per chiedere di far salire all’incontro una delegazione dei coordinamenti presenti.
Io sono andata via cinque minuti precisi prima della carica della polizia. Non c’era un clima così agitato che facesse presagire la carica…a parte i celerini che avevano indossato i loro caschi. La piazza era tranquilla, i soliti slogan, i soliti cori…ma i celerini erano inquietanti, ormai addobbati.
Ero in macchina ad accompagnare una persona che doveva aprire uno sportello al laboratorio sociale, quando mi è arrivata la telefonata in cui mi hanno aggiornata della carica, dei feriti e dei fermati dalla polizia.
Una carica che si è sviluppata lungo tutta la lunghezza della piazza SS.Apostoli, con i blindati della celere a chiudere la carica.
Solo una cosa mi chiedo: erano un po’ di anni che non vedevo o sentivo cose di questo tipo… cosa sta accadendo se sono i disperati a venire caricati e i ladri, corrotti e condannati siedono tranquillamente in Parlamento? Sono firmataria della Proposta di Legge “Parlamento Pulito”, insieme a Beppe Grillo e queste sono le giornate in cui mi ricordo che quelle 350000 firme sono seppellite in qualche cassetto… e intanto il cittadino comune fa i salti mortali per avere un lavoro, una casa, un reddito minimo… e, tra un salto e l’altro, ci rimedia pure qualche manganellata. La cosa che mi dispiace di più è che io avevo visto i responsabili di piazza della polizia di oggi: solitamente persone portate alla mediazione, che comprendono i problemi di chi è in piazza. Mi chiedo cosa sarà successo oggi di diverso, per arrivare a far pestare dei poveracci??? Certo, con un sindaco portato alla mediazione, poi, il clima sicuramente si rasserenerà…

Vecchi precari, nuovi precari

Certo che agli occhi di qualcuno posso sembrare veramente un animale strano!
Dovrei stare a fare campagna elettorale per le regionali nel Lazio e, un giorno si e un giorno no, mi trovo in piazza a manifestare per tematiche apparentemente lontane dalla regione Lazio. Martedi, per esempio, ho raggiunto i Giovani di IdV Roma, in piazza Montecitorio, dove erano andati in solidarietà con gli operai dell’ALCOA.
A questo punto direte? embhè? quelli sò sardi che c’entrano con noi del Lazio? C’entrano, c’entrano…e lo sapete chi ci ha dato la dimostrazione che c’entrano più di quel che pensiamo??? I lavoratori dell’Eutelia!
Eh già! Futuri precari (ALCOA), sostenuti da attuali precari (EUTELIA).
Quando nel pomeriggio sono arrivata ho trovato una situazione parecchio rumorosa: latte suonate con bastoni, caschetti di protezione sbattuti ritmicamente a terra, sui sanpietrini, fischietti, trombe da stadio e, ciliegina sulla torta, mortaretti a più non posso. Si, perchè sa Iddio quanti se ne sò portati dalla Sardegna, visto che la sera alle 22,30 ancora stavano a sparà!
Insomma, ferme restando le sacrosante istanze per cui questi lavoratori sono tornati a manifestare, è successa una cosa davvero bella: in una delle giornate più fredde dell’anno, io ho visto la dignitosa solidarietà della disperazione.
Verso sera, sono arrivati i lavoratori dell’EUTELIA, accompagnati dalle Brigte di Solidarietà Attiva che hanno portato cibo caldo ai lavoratori ALCOA e tutti insieme al freddo, si sono scaldati con un bicchiere di vino :-)
Dentro al palazzo, sicuramente, non è arrivato il segnale…la classe operaia si sta riunendo. Oltre le sigle sindacali, oltre le differenze professionali, oltre i confini regionali.
Serpeggia il malessere: le persone che non arrivano più alla fine del mese e che vedono barcollare quell’ultimo baluardo di sicurezza che è il lavoro…si stanno alzando. Si stanno svegliando dal torpore, dal nord al sud…e, purtroppo, crescerà…E lo so per un motivo semplice: questo governo non è in grado di rispondere alle richieste dei cittadini. Questo Governo sa solo attaccare, sa solo parcellizzare, sa solo anteporre, al rispetto della vita umana, il rispetto per il Dio denaro. Ne è la dimostrazione la privatizzazione delle Forza Armate (DIFESA SPA). Al prossimo 2 giugno, aspettiamoci durante la parata, tra la brigata Sassari e i militari della Folgore, lo stacchetto musicale per vendere le pentole.
I bersaglieri saranno costretti a correre solo con scarpe da ginnastica griffate e le donne dell’esercito sicuramente dovranno sfilare in minigonna – è una questione di immagine e marketing – come per tutte le altre aziende.
Questo non è il mio paese. Rivoglio il mio paese! Ridatemi la Costituzione, l’articolo 1, i primi 12 articoli, i fondamenti!
Rivoglio la mia dignità di cittadino che ha diritto a un lavoro, a una casa, a essere rispettato, a essere tutelato. Basta con questa politica dell’apparenza, della facciata…torniamo alla sostanza!!!