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CHE VERGOGNA!

Si, che vergogna! oggi, nell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, io mi ritrovo a dovermi difendere da delle accuse infamanti che, ormai, mi perseguitano da anni. E che vergogna per chi è a conoscenza di come si sono svolti i fatti realmente per avere strumentalizzato il mio nome e le mie parole che…all’epoca rappresentavano una provocazione…e che non hanno MAI  visto una mia partecipazione ad una manifestazione fascista…o neo fascista!!! Non aggiungo altro…perchè, sicuramente ci saranno ulteriori sviluppi, Pubblico, però, la mail appena inviata ad Alessandro Capponi, autore di un articolo odierno sul Corriere della Sera, in Cronaca di Roma. Ribadisco la mia TOTALE ESTRANEITA’ AD ACCUSE CHE MI ATTRIBUISCONO LA PARTECIPAZIONE E/O IL SOSEGNO A CAUSE FASCISTE O NEO FASCISTE. Ribadisco, inoltre, che tutta questa spiacevole vicenda ha un substrato che muove da un periodo particolare del gruppo politico di Roma collegato a Beppe Grillo. Cose che ho cercato più volte di spiegare come in questo post o nel video che trovate allegato.

Di seguito la mail inviata ora all’autore dell’articolo:

Gentile dr.Capponi, ho terminato ora la lettura del Suo articolo,in
oggetto, sulla Cronaca di Roma. Leggo delle frasi virgolettate che mi
riguardano ma che non corrispondono a verità. Sto informando i miei legali
che devono promuovere querela per diffamazione. Devo capire da Lei se sono
le parole esatte del sig.Marco Giustini, il quale è perfettamente a
conoscenza del fatto che io non abbia MAI partecipato ad alcun incontro
fascista o neo-fascista che dir si voglia. In Rete gira anche un
fotomontaggio con il mio viso sovrapposto ad una bandiera di Forza Nuova.
Ritengo sia ora di far luce su questo increscioso episodio, per il quale lo
stesso Beppe Grillo, incontrato più volte successivamente questa infamante
accusa si faceva grasse risate, essendo egli a conoscenza del mio percorso
sindacale all’interno di una sigla sindacale, l’USI-Unione Sindacale
Italiana, la più antica in Italia, di cui, proprio quest’anno, ricorre il
centenario. Ebbene, proprio questa sigla ha visto durante il ventennio
fascista persecuzioni che hanno portato alla morte di valorosi compagni,
pionieri del sindacalismo autorganizzato che.sempre ha dato fastidio ai
diversi governi. Non mi stupisce questo attacco: è l’unica forma di
pubblicità cui si può ricorrere in un territorio vasto come quello di Roma
che, almeno da quando, nel 2008, sono uscita dall’Associazione politica
legata a Beppe Grillo non ha visto brillare la presenza del Movimento
Cinque Stelle in tutte quelle vertenze territoriali legate, per esempio al
mondo del lavoro, della disoccupazione, del sociale e della legalità
che, invece, hanno visto me coinvolta in prima persona. A riprova
ulteriore di quanto affermo, La prego di leggere sul mio blog il
seguente post :
https://www.serenettamonti.it/2009/10/18/serenetta-monti-cittadina/ .
Può anche visionare l’intervista che ho rilasciato presso uno degli
incontri promossi da IDV a Vasto :
http://www.youtube.com/watch?v=ucNRLsNAyc0.
La ringrazio sin da ora. Attendo
fiduciosa Suo contatto

Che vogliamo fare?

Che vogliamo fare?…questa domanda mi ronza in testa da quando c’è stato il terremoto del 2009 a L’Aquila. Ci sono state persone fatte passare per allarmiste, a volte matte e quindi querelate per procurato allarme (querela archiviata!) ma che andrebbero supportate come Giampaolo Giuliani . Io l’ho conosciuto e mai e poi mai si è presentato come profeta o ha gettato allarmi. Ha sempre parlato di cultura della prevenzione. QUELLA CHE MANCA IN QUESTO PAESE!!! Le sue ricerche sul radon come precursore dei terremoti le porta avanti a spese proprie…come tanto tempo prima era successo a Raffaele Bendandi, prima esaltato dal Duce, nominato Cavaliere e poi degradato sul campo perchè, comunque, non faceva parte della “Comunità scientifica ufficiale”. Oggi, però, grazie alla responsabile della Bendandiana, dr.ssa Paola Lagorio, nessuno può mettere più in discussione Bendandi come scienziato. Però, io rifaccio la domanda: che vogliamo fare? Il 2009 è ieri! non è poi così lontano…ma sarebbe stato abbastanza tempo per approntare progetti di prevenzione, di cultura della prevenzione. Anche perchè, le ferite di eventi tragici come quello del 2009 a L’Aquila o quello di domenica in Emilia, lasciano cicatrici profonde.  E’ di ieri, infatti,  la notizia che il ragazzo italiano trovato morto a Las Palmas, si è suicidato perchè non ha retto al dolore di avere perso la propria mamma nel terremoto aquilano. E NON E’ CAMBIATO NIENTE!!! Nelle nostre scuole non è cambiato niente, nelle nostre città non è cambiato niente. Chi ci ha governato prima e chi ci governa ora, non ha alcun interesse che questo Paese impari ad affrontare le grandi calamità con cognizione di causa. Dobbiamo vivere nell’ignoranza e nel terrore. Schiavi di un sistema che ci fa pensare solo alle tasse da pagare e ci fa perdere di vista obiettivi umani importanti. Solo quando la Terra si ribella, allora tutti, o quasi, ri scoprono il proprio lato umano, si superano le incomprensioni e si ritrova la solidarietà…ma…sempre nella più perfetta ignoranza di come si debbano affrontare certe situazioni come un terremoto o un’alluvione. Non ci sono piani di emergenza condivisi con le cittadinanze. Non ci sono neanche nei condomini. Le scuole dove noi lasciamo i nostri figli sono catapecchie e rischiamo ogni giorno tragedie. Eppure…le vite scorrono, preferiamo litigare per un parcheggio o per la fila alla posta…e non ci rendiamo conto di quanto sia tutto così effimero. Se davvero ci teniamo ai nostri figli ed alle nostre famiglie dobbiamo cambiare modo di pensare. Ognuno di noi dovrebbe poter fare qualcosa. Io so che i Grilli del Pigneto, una piccola Associazione Culturale di Roma, aveva depositato un progetto alla Provincia di Roma che aveva un titolo significativo “Prevenzione prèt a porter”. Chi lo aveva visionato era rimasto entusiasta dell’idea: si trattava di raggiungere scuole di ogni ordine e grado con incontri strutturati in maniera molto semplice così da fornire elementi essenziali, quasi un decalogo, da tenere a mente in caso di calamità, quali il terremoto. Il tutto si concludeva con simulazioni dal vivo. Beh, sta ancora nei cassetti. E nessuno, dico nessuno, ci avrebbe guadagnato una lira. Anzi un euro. Era tutto a scopo divulgativo. Perchè. se fate un attimo mente locale, vi ricorderete, per esempio, che la comunità di Testimoni di Genova dell’area aquilana, non ha avuto neanche un lutto con il terremoto. Perchè? facile: erano preparati! si erano passati tra loro informazioni precise. Avevano divulgato la cultura della prevenzione e non del terrore, dell’allarme! Sono stufa di essere presa in giro. Non ci sono mai soldi, finanziamenti, per cose essenziali…ma ci sono sempre…e dico sempre…per macchine blu, privilegi vari e assuzioni di parenti. Poi…però…non piangiamo se perdiamo i figli nei crolli…Potevamo pensarci prima! Invece, siamo stati i primi a lasciarli soli.

Ciao Melissa

19 maggio 2012. Un giorno come tanti…anzi, meglio. Oggi si sposano Marco e Martina, in qualche modo ho delle responsabilità: li ho presentati io. Per telefono. E’ una gioia vedere i loro volti radiosi. Due cuccioli. Una cerimonia bellissima. I saluti tra la cerimonia ed il pranzo. E la telefonata. Si, la telefonata di Patrizio, sconvolto. “Hai sentito cosa è successo?”. E io, “no, ero ad un matrimonio”. E mi racconta della barbarie delle bombe davanti ad una scuola. “TRE BOMBOLE GPL DAVANTI UNA SCUOLA DI BRINDISI FATTE SALTARE CON UN TELECOMANDO! E’ MORTA UNA RAGAZZA! 16 ANNI! CHIAMA TUTTI! DOBBIAMO FARE QUALCOSA! DOBBIAMO VEDERCI IN PIAZZA!”. Un momento, un lungo momento di smarrimento. Ero in macchina perchè volevo ricaricare un po’ il cellulare. Però aveva ragione Patrizio. Bisognava chiamare tutti! Non bisognava rimanere inermi di fronte questo atto disumano. Mentre pensavo a cosa si potesse fare, immaginavo gli altri ragazzi, gli altri studenti, cercavo notizie e il pensiero correva ai genitori di Melissa. Nessuno dovrebbe provare un dolore simile. Faccio parte del Movimento Agende Rosse nato grazie a Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, di cui tra due mesi ricorre il ventennale della morte nella strage di via D’Amelio a Palermo…E non si poteva mancare. Ci siamo allertati tutti: Beatrice, Federica, Angelo. Una situazione paradossale: io seduta al tavolo del pranzo nuziale e il telefono rovente di sms e mail. L’incantesimo si era rotto. Eppure non potevo smettere di guardare i volti felici di Marco e Martina. E, forse anche per questo ho deciso di correre a Roma come ho potuto. I nostri ragazzi: dobbiamo proteggerli con tutte le nostre forze. Nel frattempo il sindaco Alemanno aveva annullato la Notte dei Musei ed io non sarei neanche dovuta andare a lavorare dopo. Ancora elegante e con i tacchi, ho fatto lo slalom tra i sampietrini e sono arrivata al Pantheon. Alle 18.45, la piazza era già piena. Mi è stato fatto fare l’intervento dal palco come Agende Rosse…ed è uscita una grande rabbia contro questa vigliaccata! Tanto che quando sono scesa si è avvicinato un ragazzo di Firenze e mi ha detto “io ho vissuto via dei Georgofili”. Ho continuato a girare nella piazza in trance, lacrimando qua e là. Salutavo i visi amici e la domanda su tutti i loro volti era “perchè”???PERCHE’???? io non lo so il perchè. Ho sentito subito le interviste al Procuratore Grasso ed al Procuratore Caselli. Hanno parlato di terrorismo, di terrorismo mafioso. Per me è barbarie. E l’unica cosa che voglio davvero è che nessuno si faccia scivolare addosso quanto accaduto. Ci hanno toccato i ragazzi, i figli. E lo hanno fatto in una maniera talmente spudorata che nessuno deve dimenticare. Anzi…secondo loro, secondo chi ha preparato l’attentato (come dice anche Giorgio Bongiovanni di Antimafia Duemila)…ora…potrebbe esserci una nuova strategia della tensione. Dovremmo avere tutti di nuovo paura di tutto? NO! NO GRAZIE! Peppino Impastato ha detto “La mafia è una montagna di merda”!…i nostri figli lo devono imparare con le prime parole. Ai bambini insegniamo: “non toccare questo o quello! è cacca!”…Ai ragazzi…dobbiamo insegnare, proprio questo “la mafia è una montagna di merda”!. E se un giorno si dovesse scoprire che non è stata la mafia, o la Sacra Corona Unita a uccidere Melissa ieri…noi dovremo essere orgogliosi di noi stessi ugualmente: perchè siamo Italiani che  ieri non sono stati in silenzio. E non ci staremo mai più. Perchè è il silenzio che uccide. Ciao Melissa.

“La dignità vale più della vita”

“La dignità vale più della vita”…queste le ultime parole lasciate su un biglietto per i famigliari dal 72enne di Pozzuoli che si è sparato per una cartella esattoriale da quasi 30.000 euro. La dignità vale più della vita. Parole senza senso per questi quattro politicanti avvinghiati alle loro poltrone ed alle loro pensioni d’oro. Gli imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, che si sono uccisi in questi ultimi mesi…la frase “la dignità vale più della vita”…se la devono essere ripetuta tante volte prima di decidere. Persone oneste che per una vita si sono spese per la famiglia, per lo Stato…per la Patria…Patria? che Patria è quella che ha un primo articolo della Costituzione che recita che siamo una “Repubblica fondata sul lavoro”…e poi, proprio il lavoro manca? Facile dire aumentiamo l’età pensionabile. Facile dire togliamo l’articolo 18. Facile per chi pronuncia queste parole da dentro una gabbia dorata. Un mondo fatto di pranzi e cene finanziate da chi in pensione non andrà mai o da chi quel noioso posto fisso non lo vedrà mai. E’ colpa della crisi…ci viene ripetuto quotidianamente, ossessivamente…come un mantra. Ma di chi è la colpa? chi deve pagare per questa “crisi”? In una coppia, in un matrimonio la colpa di una crisi può essere da una parte, dall’altra o da tutte e due. Ma se ci si mette seduti e si analizza la situazione…si trova la “colpa”. E magari si trova la soluzione meno dolorosa. Laddove c’è molto amore…addirittura…la “crisi” si supera e si dimentica…Il trauma si supera. Ma questa crisi…invece cos’è? a chi dare la colpa? come risolverla?…Sediamoci…Abbiamo chiesto noi cittadini di investire sempre di più in armamenti bellici,vedi gli F15, quando abbiamo una Costituzione che ha un articolo 11…che ripudia la guerra? Abbiamo chiesto noi cittadini di consentire sprechi economici in consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni che hanno portato anche a sentenze di condanna di personaggi come Francesco Rutelli? lo stesso che da co tesoriere…del suo partito…non ha visto gli ammanchi milionari…Anzi…commenta…che siano state azioni…fatte all’insaputa del gruppo dirigente .Abbiamo chiesto noi cittadini di far chiudere ospedali e Pronto soccorsi perchè la spesa sanitaria era arrivata alle stelle…grazie ad esternalizzazioni o “convenzioni”…o appalti esterni …?ma…soprattutto…abbiamo chiesto noi cittadini di venire ricattati dalla banche mondiali? per questo famoso debito pubblico? NO!…per cui…se i colpevoli non siamo noi cittadini…ma perchè proprio noi dobbiamo salvare il culo a quei quattro politicanti che saliti sugli scranni poi si vedono comprate case a loro insaputa …o addirittura gliele ristrutturano a loro insaputa …?!…Persone così “distratte”…è bene che non amministrino la cosa pubblica…e non basta un passo indietro…se dietro non c’è un bel precipizio…No…mi dispiace…da cittadina…non mi sento colpevole di questa crisi…e non capirò mai perchè la dobbiamo pagare noi…cittadini! Non capirò mai i sacrifici umani che stiamo immolando…in nome della dignità. Io non metterei mai in dubbio la dignità di un imprenditore…che ammette che questo Stato gli si sta mangiando le mutande…perchè lo vivo anche da lavoratrice dipendente: lo sento ogni giorno che va
do a lavorare il malcontento che serpeggia. L’angoscia di calcolare l’ennesima trattenuta nella busta paga…che ci scombina il budget per mettere insieme pranzo e cena. . La domanda finale è: perchè ci hanno messo in questa condizione di precarietà generalizzata?…la risposta è semplice…per schiacciarci meglio. E ogni vita che si immola, ogni lavoratore, disoccupato, imprenditore che si suicida…è un prezzo troppo alto che questi quattro politicanti non meritano venga pagato. Io ci spero ancora…io aspetto che l’indignazione…quella vera…cresca…e faccia sentire la sua rabbia dalle piazze…La storia ce lo ha insegnato…se tiri troppo la corda…si stucca.

Cambierà…?

Uno dei miei film preferiti è “Mio cugino Vincenzo“. Una splendida Marisa Tomei e un meraviglioso Joe Pesci ti fanno passare il tempo tra una risata e l’altra sul tema drammatico della pena di morte (per cui un altro film commovente ed appassionante è “La parola ai giurati“, con Henry Fonda che riesce a far capire alla giuria che non tutto quadra sullo svolgimento del processo, tanto da invocare il ragionevole dubbio) al cui rischio sono esposti due giovani accusati di omicidio. Una commedia che scorre via velocemente e ti da da riflettere su quanto possa essere assurdo decidere sulla vita di qualcuno (tollero l’ergastolo…ma sono ASSOLUTAMENTE contraria alla pena di morte ovunque venga applicata!)…senza poter davvero avere la certezza matematica della colpevolezza. La storia dell’uomo è disseminata di errori giudiziari. Uno su tutti, Sacco e Vanzetti che hanno pagato con la loro vita le loro idee anarchiche. In “Mio cugino Vincenzo”, uno dei due ragazzi accusati, Billy, ha per cugino Vincenzo (Joe Pesci) che si è laureato, in carcere, in giursprudenza e non essendoci possibilità economiche per avvocati altisonanti, è costretto a chiamare in emergenza proprio “lui”… il cugino Vincenzo. Il quale si presenta con un look improponibile, da tamarro americano, accompagnato dalla sua bella ed appariscente fidanzata, Mona Lisa Vito (Marisa Tomei). Una donna che dietro la sua bellezza custodisce acume, carattere, ma soprattutto è un’esperta di macchine e di meccanica. E sarà questa sua preparazione a dare la chiave di volta per l’assoluzione dei due ragazzi. Tutto questo preambolo perchè…la storia si ripete…E la realtà supera la fantasia: come nel caso dei due fucilieri del Reggimento San Marco accusati dal Governo Indiano, e anche dalla Procura di Roma di avere ucciso due pescatori indiani…in acque internazionali. Sin dall’inizio, questa vicenda ha evidenziato la triste debolezza del Governo Italiano che ha sempre tenuto un profilo basso, in un caso in cui…coinvolti due cittadini italiani (prima che militari)…ci si è fatti turlupinare in tutti i modi. Primo su tutti…consentendo l’ingresso in acque indiane dell’Enrica Lexie, la petroliera su cui i due fucilieri del Reggimento San Marco, prestavano servizio di difesa dagli attacchi di pirateria, facendole, quindi abbandonare…le acque internazionali . Vorrei fare una premessa…non trovo corretto che i petrolieri…già danarosi…per usare un eufemismo…a difesa delle loro petroliere, usino i nostri militari…piuttosto che agenzie private…Ma, detto questo…una volta che il danno è fatto almeno difendiamo i nostri connazionali prima che vengano anticipatamente condannati dalle autorità indiane! Sono persino a rischio di pena di morte…prevista in India, per questo tipo di reato. Fino ad oggi è successo di tutto…ma l’ultimo episodio è in linea con il film “Mio cugino Vincenzo”…Se non avesse osservato attentamente i filmati mostrati da TG1 e TG2, il perito giudiziario Luigi Di Stefano (noto per le perizie sul disastro di Ustica), proprio come Marisa Tomei nel film…il nostro Governo avrebbe tranquillamente accettato il falsato documento (http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2012/04/19/699550-cosi_hanno_falsificato_documento.shtml) delle autorità indiane? con le incongruenze sin dall’inizio, persino sul calibro dei proiettili, sul tipo di fucile (si assegnato al Reggimento San Marco…ma non in possesso dei due fucilieri sulla Lexie)…ancora stiamo aspettando? Il nostro è veramente il Paese delle Meraviglie…come cittadina italiana…comincio a pensare che sia meglio non affacciarsi all’estero…tutto ci scivola addosso: Sandra Mariani la turista…liberata dopo 14 mesi dal suo rapimento, Franco Lamolinara, ostaggio ucciso in Nigeria, nel blitz delle forze britanniche, la pacifista Rossella Urru, ancora in mano ai rapitori (e un Governo di nuovo caduto in fallo quando sono circolate le voci sulla sua liberazione), Vittorio Arrigoni, volontario e attivista per i diritti umani, ucciso a Ghaza e, in ultimo, i due fucilieri praticamente condannati prima dell’esito delle indagini. Certo che se poi penso…che tanto non ci sono soldi per progettare viaggi all’estero…mi dico…ah beh…”non c’è problema non corro nessun rischio…Tranne…quello di dover pensare a salvarmi direttamente in casa mia”…perchè con lo stupro quotidiano che i nostri diritti stanno subendo…anche stare qui…In Italia…mi spaventa…ma allora…Ci sarà una soluzione per ritrovare una perduta dignità, per ridare speranza a questo povero Paese, a questa povera Patria…e per guardare avanti con più fiducia e rinnovato amore per il nostro territorio?

Inno alla gioia!

Grazie Anna! Chi è Anna? Anna è una meravigliosa e coraggiosa ragazza di 25 anni affetta da fibrosi cistica, che ha subito un doppio trapianto di polmoni e… che si è laureata in psicologia con 110 e lode…da un letto d’ospedale, reparto rianimazione. Ci sono persone che ci insegnano a superare gli ostacoli della vita con il loro esempio, Quelle che riteniamo delusioni, sconforti del quotidiano, piccoli, grandi dolori…perdono senso di fronte a certe persone che, nonostante tutto e tutti, hanno la forza per andare avanti e riescono a trasmetterla anche ad estranei come me. Grazie Anna, la tua laurea è’ un inno alla gioia, un inno alla vita! una spinta a guardare sempre avanti e sempre con più forza! Ho trovato on line un resoconto della sua giornata più importante…LEGGETELO!

SIAMO TUTTI NO TAV – SIAMO TUTTI SENZA CASA

Doveva succedere…prima o poi…Dovevo ricominciare a scrivere qui, sul mio blog. Lo faccio riprendendo il comunicato dei Movimenti per il Diritto all’Abitare. Il video che accompagna questo post…la dice lunga su quello che accade in questo Paese: mentre la Cassazione “cassa”…quanto era stato deciso da ben due gradi di giudizio relativamente “l’on.” Marcello Dell’Utri, mentre l’on. Berlusconi vede prescritto il processo Mills, mentre a livello internazionale l’Italia non conta nulla…(basti guardare come siamo trattati dagli Inglesi che fanno i blitz per i fatti loro…anche se ci sono di mezzo degli Italiani o i “Marò” arrestati in India con le diatribe su chi ha fatto in modo che la Nave su cui si trovavano uscisse dalle acque internazionali…esponendoli a tutti i rischi del caso,,,pena di morte inclusa)…Mentre le buste paga di marzo saranno alleggerite dalle addizionali regionali, mentre i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi…qualcuno…ancora combatte per qualcosa: lavoro, diritto all’abitare, rispetto della dignità…Termini che saranno presto cancellati dai vocabolari…perchè superflui…Ebbene, mentre accade tutto ciò, chi resiste, il 9 marzo scorso, davanti al CIPE, si è visto arrestare quattro persone. Non aggiungo altro alle immagini ed al comunicato che leggete di seguito…se non la mia personale solidarietà…in questo Paese si sta perdendo di vista l’obiettivo principale: vivere dignitosamente. Siamo tutti presi dalla corsa a fine mese (che ci serve per sopravvivere) che consentiamo a un Monti qualsiasi…(NON SONO SUA PARENTE!) di portarci sull’orlo del tracollo…poi ci spingeremo a vicenda…e faremo spazio a loro: la Casta…Io non ci sto…non mi trascinerete verso il baratro…Ora e sempre Resistenza! Paolo libero! PS: dalle immagini risulta che l’unico esponente politico che è andato a trattare con la questura è il senatore Pedica di Italia dei Valori…non se ne vedono altri…come mai?

“Venerdì 9 Marzo circa 200 precari dei movimenti per il diritto all’abitare hanno messo in atto una protesta pacifica occupando l’androne ed il tratto di strada antistante il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica), che proprio quel giorno approvava ulteriori finanziamenti a compensazione per la TAV.
1 km di TAV = 1000 case popolari questo era lo slogan della manifestazione con la quale si voleva affermare non solo il principio della solidarietà con i valsusini, ma che la lotta NO TAV, per quello che rappresenta è anche la lotta per i nostri bi–sogni e per i nostri diritti.
Il pestaggio della polizia, il contemporaneo sgombero della tendopoli dello spreco in via Marcello Boglione in VII° Municipio, il successivo tentativo (fallito) di sgombero dell’occupazione di via di casal boccone con l’uso di lacrimogeni e la distruzione totale della struttura da parte dei reparti della celere, l’arresto di 4 attivisti (ora 3 a piede libero ed uno –paolo – agli arresti domiciliari con restrizione totale della possibilità di comunicare), hanno trasformato una protesta simbolica in una vergognosa giornata di repressione delle lotte sociali e del dissenso.
Le responsabilità di quanto accaduto sono chiare e precise. Vanno cercate nelle politiche liberiste ed antipopolari del governo Monti che dopo aver nuovamente massacrato il diritto alla pensione, prosegue ora nella privatizzazione e nella svendita dei beni comuni, in una nuova contro –riforma del mercato del lavoro che rinchiuderà definitivamente le nostre vite in uno stato di precarietà assoluta e permanente. Vanno cercate nel Sindaco di Roma Alemanno che prosegue nelle sue politiche di s–vendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni – privatizzando ancora l’acqua ed i servizi pubblici locali, regalando ancora la città agli interessi forti delle banche e dei cementificatori. Vanno cercate nella persona del questore di Roma che, mentre la città cade nelle mani della criminalità organizzata, sceglie di prendersela con chi non può permettersi affitti e mutui da 1000 o 1500 euro al mese, promettendo un escalation di arresti e sgomberi.
Ora è chiaro, oltre all’emergenza legata alla crisi economica c’è n’è un altra. La chiusura di ogni spazio di agibilità sociale e politica, la repressione di chi reclama i propri diritti o semplicemente esprime il proprio dissenso e le proprie idee, come accaduto anche con le condanne e le accuse spropositate addebitate ed inflitte a persone riconosciute o rastrellate a caso durante le grandi manifestazioni di piazza. Per questo crediamo che non solo i movimenti per il diritto all’abitare, ma una città intera, debba mobilitarsi per impedire questa deriva poliziesca e autoritaria.
2,7 miliardi di euro è il costo del solo tunnel TAV della valsusa. Oltre 20 miliardi di euro il costo della intera tratta Torino – Lione (senza contare i finanziamenti per le compensazioni).
Con questi soldi:
Quante casa popolari potrebbero essere realizzate? Quanti Asili Nido? Di quanti ospedali potrebbe essere impedita la chiusura? Quanti centri anti-violenza potrebbero essere finanziati? Quanti luoghi potrebbero essere recuperati e messi a disposizione della cittadinanza? Quanti precari e disoccupati potrebbero ricevere un reddito minimo garantito?
Fermiamo questa folle corsa ai profitti di pochi a danno di tutti. Continuiamo a lottare per il diritto alla casa e all’abitare. Per la difesa dei territori, dei beni comuni, dell’acqua pubblica. Per una cultura libera ed indipendente. Per l’accesso e la libera circolazione dei saperi e delle persone. Per la garanzia di servizi pubblici e di qualità. Per i diritti dei lavoratori e un reddito minimo garantito per disoccupati e precari. Per la libertà di pensiero e di movimento.
Le lotte sociali non si arrestano. I nostri diritti e le nostre idee non si sgomberano.
Un’altra Roma è possibile. Un altro mondo è necessario

SABATO 17 MARZO 2012 ORE 15.00
DA PIAZZA VITTORIO
CORTEO CITTADINO
Invitiamo ad organizzare in questi giorni mobilitazioni diffuse in ogni territorio
Paolo Libero! Tutte e Tutti i Liberi!

MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE

Per adesioni e comunicazioni: abitare@autistici.org