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E’ COLPA DELLA CRISI…

Berlusconi: «Le ragazze erano
in difficoltà, un dovere aiutarle»…questo il titolo su Messaggero.it di oggi, 14 aprile 2012. Il riferimento è per le gemelle De Vivo e per la consigliera regionale Nicole Minetti. L’articolo prosegue con un virgolettato “erano in dificoltà per colpa dei pm”. Altro virgolettato “non aveva risorse per opporsi alla poderosa macchina della giustizia” (riferito sempre alla consigliera regionale Minetti). Continuiamo con le citazioni dall’articolo “Queste persone sono state danneggiate da chi ha condotto le indagini che di loro ha dato immagini distorte con una violenza inaudita”. Fin qui alcune motivazioni…Per le gemelle De Vivo, invece, …il virgolettato è questo:”mi hanno messo al corrente di una situazione molto triste di indigenza in conseguenza di una incursione della magistratura nella loro vita famigliare”. Il totale dei bonifici partiti, con trasparenza, dal conto dell’ex premier e finiti sul conto dell’ancora, attualmente e spudoratamente, consigliera regionale Nicole Minetti, stipendiata da tutti noi…è di 402.000 euro. Il totale dei bonifici per le gemelle, finiti, però, sul conto del padre delle medesime, “per evitare pettegolezzi”, come dichiarato dal padre stesso…è di 144.000 euro…di cui 10.000 trattenuti direttamente dall’intestatario del conto, ricordiamo…sempre il premuroso papà,…perché «le spese come si sa, a causa della crisi economica che investe anche il nostro Paese, sono aumentate, la benzina è aumentata (…) mi sono autofinanziato». Sorvolo su quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche, dalle dichiarazioni a verbale durante l’inchiesta del perchè questi cattivoni dei pm si siano accaniti su questa “povera gente”…perchè di materiale in giro ce n’è fin troppo…Oggi vorrei solo fare un’operazione di memoria collettiva. Mentre queste dame di altri tempi partecipavano a feste esclusive…diciamo così…una madre di famiglia…davvero in difficoltà…(forse, perchè non ha uno stipendio da consigliera regionale!?…per esempio?)…riceveva dall’entourage dell’allora gaudente e sempre festoso Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, quanto segue ( fu un articolo di Paola Zanca sul Fatto Quotidiano a riportarne la testimonianza ): “Pur comprendendo la Sua difficile situazione, debbo comunicar-Le – scrive l’onorevole Valentino Valentini a nome di Berlusconi – che il presidente del Consiglio non può farsi carico dei casi individuali, anche se degni di considerazione. Quotidianamente pervengono all’On. Berlusconi numerose domande di aiuto volte a sensibilizzare un atto di personale generosità: comprenderà quanto sia difficile, al di là di ogni buon intendimento, poterle accogliere. La Presidenza del Consiglio, d’altra parte, non dispone di fondi da erogare in favore dei singoli cittadini in difficoltà. Le auguro – conclude – di superare presto le difficoltà del momento”. Cosa salta all’occhio dopo aver letto queste poche righe di risposta ad una madre di cinque figli, Agnese Dinarello, separata, che non riceve il mantenimento dall’ex marito e che si rivolge con fiducia a chi sbandiera la propria generosità?…che l’unica colpa della signora Agnese…è non avere nessun cattivo pm con il fiato sul suo collo…probabilmente a causa di una vita passata umilmente e onestamente a cercare di crescere i propri figli nello stesso Paese in cui ad un ex Ministro comprano una casa a propria insaputa, ad un altro la ristrutturano a propria insaputa e pagano con i soldi del contribuente le finte lauree e le multe del figlio che, a sua volta, percepisce un considerevole stipendio da consigliere regionale…e dove, ormai, passa con tutta tranquillità il concetto che non è mica un male … mandare a feste ambigue le proprie figlie purchè tornino a casa con un assegno da 2 o 5000 euro o altri premietti…tanto…è colpa della crisi…

SIAMO TUTTI NO TAV – SIAMO TUTTI SENZA CASA

Doveva succedere…prima o poi…Dovevo ricominciare a scrivere qui, sul mio blog. Lo faccio riprendendo il comunicato dei Movimenti per il Diritto all’Abitare. Il video che accompagna questo post…la dice lunga su quello che accade in questo Paese: mentre la Cassazione “cassa”…quanto era stato deciso da ben due gradi di giudizio relativamente “l’on.” Marcello Dell’Utri, mentre l’on. Berlusconi vede prescritto il processo Mills, mentre a livello internazionale l’Italia non conta nulla…(basti guardare come siamo trattati dagli Inglesi che fanno i blitz per i fatti loro…anche se ci sono di mezzo degli Italiani o i “Marò” arrestati in India con le diatribe su chi ha fatto in modo che la Nave su cui si trovavano uscisse dalle acque internazionali…esponendoli a tutti i rischi del caso,,,pena di morte inclusa)…Mentre le buste paga di marzo saranno alleggerite dalle addizionali regionali, mentre i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi…qualcuno…ancora combatte per qualcosa: lavoro, diritto all’abitare, rispetto della dignità…Termini che saranno presto cancellati dai vocabolari…perchè superflui…Ebbene, mentre accade tutto ciò, chi resiste, il 9 marzo scorso, davanti al CIPE, si è visto arrestare quattro persone. Non aggiungo altro alle immagini ed al comunicato che leggete di seguito…se non la mia personale solidarietà…in questo Paese si sta perdendo di vista l’obiettivo principale: vivere dignitosamente. Siamo tutti presi dalla corsa a fine mese (che ci serve per sopravvivere) che consentiamo a un Monti qualsiasi…(NON SONO SUA PARENTE!) di portarci sull’orlo del tracollo…poi ci spingeremo a vicenda…e faremo spazio a loro: la Casta…Io non ci sto…non mi trascinerete verso il baratro…Ora e sempre Resistenza! Paolo libero! PS: dalle immagini risulta che l’unico esponente politico che è andato a trattare con la questura è il senatore Pedica di Italia dei Valori…non se ne vedono altri…come mai?

“Venerdì 9 Marzo circa 200 precari dei movimenti per il diritto all’abitare hanno messo in atto una protesta pacifica occupando l’androne ed il tratto di strada antistante il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica), che proprio quel giorno approvava ulteriori finanziamenti a compensazione per la TAV.
1 km di TAV = 1000 case popolari questo era lo slogan della manifestazione con la quale si voleva affermare non solo il principio della solidarietà con i valsusini, ma che la lotta NO TAV, per quello che rappresenta è anche la lotta per i nostri bi–sogni e per i nostri diritti.
Il pestaggio della polizia, il contemporaneo sgombero della tendopoli dello spreco in via Marcello Boglione in VII° Municipio, il successivo tentativo (fallito) di sgombero dell’occupazione di via di casal boccone con l’uso di lacrimogeni e la distruzione totale della struttura da parte dei reparti della celere, l’arresto di 4 attivisti (ora 3 a piede libero ed uno –paolo – agli arresti domiciliari con restrizione totale della possibilità di comunicare), hanno trasformato una protesta simbolica in una vergognosa giornata di repressione delle lotte sociali e del dissenso.
Le responsabilità di quanto accaduto sono chiare e precise. Vanno cercate nelle politiche liberiste ed antipopolari del governo Monti che dopo aver nuovamente massacrato il diritto alla pensione, prosegue ora nella privatizzazione e nella svendita dei beni comuni, in una nuova contro –riforma del mercato del lavoro che rinchiuderà definitivamente le nostre vite in uno stato di precarietà assoluta e permanente. Vanno cercate nel Sindaco di Roma Alemanno che prosegue nelle sue politiche di s–vendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni – privatizzando ancora l’acqua ed i servizi pubblici locali, regalando ancora la città agli interessi forti delle banche e dei cementificatori. Vanno cercate nella persona del questore di Roma che, mentre la città cade nelle mani della criminalità organizzata, sceglie di prendersela con chi non può permettersi affitti e mutui da 1000 o 1500 euro al mese, promettendo un escalation di arresti e sgomberi.
Ora è chiaro, oltre all’emergenza legata alla crisi economica c’è n’è un altra. La chiusura di ogni spazio di agibilità sociale e politica, la repressione di chi reclama i propri diritti o semplicemente esprime il proprio dissenso e le proprie idee, come accaduto anche con le condanne e le accuse spropositate addebitate ed inflitte a persone riconosciute o rastrellate a caso durante le grandi manifestazioni di piazza. Per questo crediamo che non solo i movimenti per il diritto all’abitare, ma una città intera, debba mobilitarsi per impedire questa deriva poliziesca e autoritaria.
2,7 miliardi di euro è il costo del solo tunnel TAV della valsusa. Oltre 20 miliardi di euro il costo della intera tratta Torino – Lione (senza contare i finanziamenti per le compensazioni).
Con questi soldi:
Quante casa popolari potrebbero essere realizzate? Quanti Asili Nido? Di quanti ospedali potrebbe essere impedita la chiusura? Quanti centri anti-violenza potrebbero essere finanziati? Quanti luoghi potrebbero essere recuperati e messi a disposizione della cittadinanza? Quanti precari e disoccupati potrebbero ricevere un reddito minimo garantito?
Fermiamo questa folle corsa ai profitti di pochi a danno di tutti. Continuiamo a lottare per il diritto alla casa e all’abitare. Per la difesa dei territori, dei beni comuni, dell’acqua pubblica. Per una cultura libera ed indipendente. Per l’accesso e la libera circolazione dei saperi e delle persone. Per la garanzia di servizi pubblici e di qualità. Per i diritti dei lavoratori e un reddito minimo garantito per disoccupati e precari. Per la libertà di pensiero e di movimento.
Le lotte sociali non si arrestano. I nostri diritti e le nostre idee non si sgomberano.
Un’altra Roma è possibile. Un altro mondo è necessario

SABATO 17 MARZO 2012 ORE 15.00
DA PIAZZA VITTORIO
CORTEO CITTADINO
Invitiamo ad organizzare in questi giorni mobilitazioni diffuse in ogni territorio
Paolo Libero! Tutte e Tutti i Liberi!

MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE

Per adesioni e comunicazioni: abitare@autistici.org

Il giorno del disastro.

Il 14 maggio a Roma c’è stata una meravigliosa, colorata e partecipatissima manifestazione: a sostegno della Freedom Flotilla, il convoglio umanitario che tanto da fastidio a Berlusconi…perchè tanto da fastidio al governo di Israele.
Il 15 maggio è stato l’anniversario della Nakba. Israele lo ha fatto concludere nel sangue. Quello dei Palestinesi Migliaia di profughi, manifestavano pacificamente. La loro unica colpa…essersi avvicinati troppo a ciò che un tempo era loro e che la Comunità internazionale ha consentito venisse loro scippato: la loro terra. Ovviamente…le dimostrazioni pacifiche fanno molta più paura: non ti danno le scuse per ammazzare indiscriminatamente. Eppure…neanche la Pace rispetta Israele. Politici italiani presi dalle elezioni…coa farete ora? Ora che avete mandato una missione di guerra in Libia per “aiuttare i ribelli”? come farete ad aiutare la Pace e i Palestinesi? che domanda! non farete niente! esattamente come avete fatto finora. Se non contribuire a far sprofondare nel baratro dell’oblio gli italiani. Saremo tante scimmiette: non vedo, non sento e non parlo…guardo il mio metro quadro e basta.
Quante morti ancora ci vorranno prima di capire che i Palestinesi, come molte altre popolazioni, hanno diritto alla loro autodeterminazione, alla loro terra, alla loro libertà?!. Sto diventando monotematica, me ne rendo conto da sola. Ma, oggi, parlando con un barista che mi chiedeva quale fosse la manifestazione di sabato a cui avevo partecipato…ho capito che, della “questione Palestinese” non ne parliamo abbastanza. Tutti presi dal nostro quotidiano: soprusi, angherie che questa classe governante di infimo livello perpetra quotidianamente, hanno portato l’italiano medio a guardare il proprio “metro quadro”. Poche sere fa ho visto La Cecilia, film, chiaro specchio di ciò che l’uomo è sempre stato. Un meraviglioso esperimento sociale termina per l’aridità e l’avidità delle persone. Il personaggio di Vittorio Mezzogiorno arriva a descrivere il gruppo di lavoratori più o meno così…non ricordo le parole precise: Si. Si spaccano la schiena dalla mattina alla sera…ma non per il bene collettivo…solo per il proprio. Ebbene…io non mi girerò mai dall’altra parte quando vedrò qualcosa che non va: che sia qui da noi, in Italia, o in qualche altra parte del mondo. E non riuscirò mai a dire “abbiamo noi tante cose da sistemare…pensiamo prima a quelle …e poi agli altri…”. Per me è sempre più vero che “il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo“. E VOI? COSA FARETE?