Quel che segue non è il post per il mio blog, ma una nota che ho creato su Facebook sulla scia emotiva di quanto sta accadendo in queste ore in Val di Susa: stiamo vivendo la dimostrazione che la volontà del cittadino non conta! Ci sia destra o sinistra al Governo, quel che conta è il profitto o il progresso…come già avevo scritto qui…Oggi, io sono a lutto: è morta la Costituzione. E’ in atto una vera e propria guerra civile. Non mi straccerò le vesti. Mi rimboccherò le maniche…perchè non è certo questo il Paese che voglio lasciare ai miei figli…se riuscirò ad averne tra una battaglia e l’altra…
“Credo verrà il giorno in cui i celerini si alzeranno le visiere dei loro caschi, lasceranno cadere i manganelli e veraano da questa parte…ho solo paura che quel giorno sia ancora troppo lontano…e, nel frattempo…altri fratelli proveranno il sapore del manganello…e altri poliziotti e carabinieri perderanno il rispetto dei cittadini…
Dalla Baghavad Ghita il Canto del Beato. Capitolo 1) Sul campo di battaglia di Kurukshetra.
26. Arjuna vide allora nei due campi i padri, i nonni, i maestri, gli zii materni, i fratelli, i figli, i nipoti e gli amici, e con loro, il suocero e tanti cui lo legava una profonda benevolenza.
27. Vedendo davanti a sé tutti coloro a cui era unito da legami di amicizia o di parentela, Arjuna, il figlio di Kunti, fu colto da una grande compassione e si rivolse disperato al Signore.
28. Arjuna disse: oh Krishna, nel vedere gli uomini della mia stirpe schierati davanti a me, desiderosi di battersi, sento le mie membra tremare e la bocca seccarsi.
29. Tutto il mio corpo rabbrividisce e i miei capelli si rizzano. Il mio arco, Gandiva, mi scivola dalle mani e la pelle mi brucia.
30. Non posso restare in piedi, la mia mente si smarrisce e vedo solo segni infausti
31. Non vedo che gloria otterremo dall’uccisione della mia stirpe; oh Krishna, oh pastore, come posso desiderare un’eventuale vittoria, il regno o la felicità?
32-35. A che servono i regni, a che serve la felicità, la vita stessa quando coloro per cui desideriamo questi beni si trovano ora su questo campo di battaglia? O Madhusudana, guarda. Tutta la mia famiglia, padri, figli, nonni, zii materni, suoceri, nipoti cognati e anche i miei maestri sono tutti pronti a sacrificare la propria vita e i loro beni, schierati di fronte a me. Come potrei desiderare di ucciderli pur sapendo che altrimenti ucciderebbero me? O sostegno di tutti gli esseri, non sono pronto a combattere contro di loro neanche in cambio dei tre mondi: e che dire di questa terra! Che vantaggio avremo dall’uccisione dei figli di Dhritarastra?
36. Saremo sopraffatti dalla colpa se uccidiamo i nostri avversari. Non è degno di noi uccidere i nostri amici e i figli di Dhritarastra. Che cosa ce ne verrà? Come potremo essere felici dopo aver ucciso la nostra gente?
37-38. O Janardana, se questi uomini accecati dalla cupidigia non vedono niente di male nel distruggere la loro famiglia e nel lottare contro i loro amici, perché noi, che possiamo discernere, dovremmo agire allo stesso modo?
39. Con la distruzione della dinastia crolla l’eterna tradizione familiare, e i discendenti della famiglia rimangono coinvolti in pratiche contrarie alla legge.
40. E se in una famiglia si distrugge la legge, o Krishna, le donne si corrompono e dalla degradazione delle donne, o discendente di Vrishni, si disperde l’ordine delle caste.
41. Con il disordine tra gli uomini si crea una vita d’inferno per la famiglia e per quelli che hanno distrutto le tradizioni familiari. In queste famiglie corrotte si dimenticano gli antenati perché non vengono più offerte le oblazioni d’acqua e di cibo.
42. A causa degli errori di coloro che distruggono la tradizione familiare e danno vita a una prole indesiderata, tutti i progetti di vita in comune e le attività per il benessere della famiglia vanno in rovina.
43. O Krishna, sostegno del popolo, ci è insegnato che per coloro che distruggono le tradizioni familiari è certa una fine infernale
44. Ahimè è grave colpa quella che ci apprestiamo ora a commettere spinti dal desiderio della sovranità!
45. Preferirei morire per mano dei figli di Dhritarashtra, disarmato e senza opporre resistenza, piuttosto che lottare contro di loro.
46. Sanjaya disse: Dopo aver così parlato sul campo di battaglia, Arjuna lascia cadere l’arco e le frecce e si siede sul carro con la mente sconvolta dal dolore.”
PS: Appuntamenti per oggi, di solidarietà con la lotta dei NO TAV:
PISA: Loggia dei Banchi – dale ore 17.00
MILANO: Piaza San Babila – dalle ore 18.00
RIMINI: Piazza Cavour – dalle ore 18.00
ROMA: Piazza Colonna – dalle ore 15.30
GENOVA: Prefettura – IN CORSO
BUSSOLENO: Stazione (blocco ferroviario) – dalle ore 12.00
CHIOMONTE: Municipio – IN CORSO
REGGIO CALABRIA: Piazza Italia lato Prefettura – dalle ore 18.00
CAGLIARI: Piazza Palazzo, Prefettura – IN CORSO
CREMONA: Prefettura – dalle ore 18.30
PINEROLO: Piaza Facta – dalle ore 12.30
BARLETTA: assemblea ore 20 presso collettivo exit
NOVARA: Prefettura – dalle ore 18.00
TRENTO: Palazzo del Governo – dalle ore 17.00
BOLOGNA: Piazza del Nettuno – dalle ore 18.00
NAPOLI: Piazza Plebiscito – dalle ore 18.30
BARI: Piazza Prefettura – dalle ore 20.00
PERUGIA: Piazza Italia – dale ore 18.00
TRIESTE: Piazza della Borsa – dalle 17.30
MASSA: dalle ore 18.00 – LUOGO DA CONFERMARE
LA NO TAV SI MOLTIPLICA!