Ok…Ok…ogni tanto me la prendo comoda e non aggiorno il blog. Le motivazioni sono diverse: a volte vorrei scrivere su tutto, a volte su niente e a volte non ho proprio il tempo di scrivere…e il tempo passa più velocemente dei miei percorsi mentali. Ed eccoci al nuovo anno. Negli ultimi mesi, grandi eventi hanno scosso il Paese e forse l’intero Pianeta…ma noi, poveri mortali, siamo ancora qui con quei problemi del quotidiano che proprio non si riescono a risolvere. Vorrei iniziare questo 2014, ricominciando da una partita molto importante, rimasta aperta …addirittura da maggio 2013. Di cosa parlo? Dell’iniziativa avviata come Movimento Agende Rosse del Lazio per sollecitare la Regione Lazio a dimostrare apertamente il proprio sostegno alla magistratura siciliana, in particolar modo al giudice Nino Di Matteo, oggetto di pesantissime minacce, confermate anche dalle intercettazioni del boss RIINA. Ebbene a maggio 2013, con Beatrice Andolina, anche lei amministratrice del gruppo delle Agende Rosse del Lazio, ci siamo fatte portavoce di quella che era un’iniziativa avviata già in diversi Comuni: proporre una mozione che consentisse l’esposizione di una foto del giudice sui palazzi (in questo caso) della Regione, con l’ufficializzazione del sostegno attraverso un atto pubblico come la votazione in Consiglio. Di tutti i gruppi politici che hanno ricevuto la proposta di mozione, solo il capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti, on. Michele Baldi si è fatto avanti e si è reso primo firmatario di tale mozione, interessandosi personalmente presso gli altri gruppi consiliari, affinchè la mozione fosse votata all’unanimità. Il 4/7/2013, la mozione è andata in discussione al Consiglio Regionale. E, pur avendo, nella riunione dei capigruppo, tutti sottoscritto la mozione…qualcosa non è andata…Quel 4/7, in parecchi hanno preso parola per riempirsi la bocca con termini come “antimafia” o ricordando la fine che hanno fatto i giudici Falcone e Borsellino, perché lasciati nel silenzio e nell’indifferenza collettivi…ma il risultato di questo fiume di belle parole… è stato il rinvio della votazione. Ad oggi, quella mozione giace ancora inascoltata nei cassetti del Consiglio Regionale della Regione Lazio. Il giudice Di Matteo ha ricevuto il sostegno di molti altri Comuni. La sua foto ha campeggiato a Venezia e Napoli. Qui a Roma abbiamo perfino srotolato uno striscione giù dal Colosseo, come vedete dal video, per ricordare che NINO DI MATTEO NON E’ SOLO!…Ma…evidentemente Regione Lazio, gruppi consiliari e vari portavoce dei cittadini…non la pensano così. Per i Marò in India (GIUSTAMENTE!) si votò immediatamente per l’esposizione di uno striscione sulla facciata del Palazzo di via Cristoforo Colombo. Nino Di Matteo, evidentemente…conta di meno per una Regione che, nel tempo…ha saputo nominare, con particolare oculatezza, funzionari come Luca Fegatelli , alla direzione dell’Agenzia Regionale dei beni confiscati alla mafia, ora agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta su Cerroni, “il supremo” di Malagrotta. Beh, come dire …comincia proprio sotto i migliori auspici questo 2014!…una cosa è sicura…IO STO CON DI MATTEO…e…La REGIONE LAZIO?