Puntata strepitosa di Vespa a Vespa quella con Marcello Dell’Utri, il braccio destro, il sinistro, il cervello e a volte pure la voce di Berlusconi, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Strepitosa non per Dell’Utri, ma per Andrea Orlando, il parlamentare del PD incaricato di fare un durissimo contraddittorio al noto conoscente del mafioso Mangano.
Orlando purtroppo non era preparato, non credo fosse in malafede. Ma non sia mai che il PD mandi un Rosario Crocetta a caso, in queste occasioni. Non considero neanche l’apporto di Sansonetti… cioè lo considero: Sansonetti è chiaramente un imbucato. Un oppositore di regime nemmeno troppo bravo a recitare la parte: favorevole all’abolizione del 41bis, perché è incivile impedire agli stragisti di comunicare con i propri parenti, si è dichiarato incompetente sulle questioni di giustizia però la stampa non deve permettere il cortocircuito informativo-giudiziario. Il termine lo usa Vespa, quando gli fa notare che Sansonetti medesimo la pensa esattamente come Berlusconi.
Nota divertente: Cicchitto. Cicchitto non è difficile da capire. Quando balbetta e ci mette un’ora per mettere insieme una frase standard – soggetto, verbo, complemento oggetto – i casi sono due: o non sa di cosa parla, oppure si arrampica sugli specchi. Escludo che un piduista non familiarizzi col concetto di sovversione dell’ordine Costituzionale.
Ragazzi, siamo noi l’ultima speranza per noi stessi!
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Inciucio 2.0
Il 27 ottobre mi chiedevo: cosa mai avrà da offrire il PD a Berlusconi? D’Alema. Sempre pronto.
Si fa il suo nome come prossimo ministro degli esteri europeo, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, e Berlusconi si precipita subito a sostenere la causa dell’antico alleato. Telefona anche alla Merkel e a Sarkozy.
D’Alema ringrazia, come se l’appoggio del governo della P2 sostenuto dal partito di Dell’Utri sia qualcosa di cui ringraziare qualcuno.
Staremo a vedere, ma pare che il futuro sia cristallino: D’Alema si riprende il partito, Berlusconi festeggia dissimulando in pubblico, noi rimaniamo ancora fregati.
Continua l’iniziativa “Scriviamo tutti a Gasparri e Fini”, dopo gli insulti di Gasparri a Salvatore Borsellino
Oggetto: Vergogna! Siamo tutti Salvatore Borsellino!
Testo: Gasparri: non vuole leggere le domande? Io gliele invio lo stesso e
per conoscenza anche a Gianfranco Fini.