Archivi tag: Parmalat

La bomba

Se siete i parenti di un operaio della Thyssen. Se avete perso tutti i risparmi di una vita per colpa del crack Parmalat. Se avete perso tutti i risparmi di una vita per colpa del crack Cirio. Se avete perso il lavoro per colpa della bancarotta dell’azienda in cui lavoravate. Se siete vittime di una truffa e siete in mutande. Se siete vittima di una violenza fisica. Se un vostro caro ha subito un intervento chirurgico non necessario, ed è morto per questo. Se la vostra casa è stata incendiata. Se avete chiesto giustizia e i responsabili sono sotto processo, e passa la legge firmata da Gasparri (quella che chiamano sul processo breve), il processo muore. Il responsabile non sarà punito. Voi sarete fregati.
Sono circa centomila i processi che saranno ammazzati. Vuol dire che ci sono almeno centomila persone che non la prenderanno bene. E magari sono disperate. E magari non hanno un lavoro. E magari non hanno nulla da perdere.
Voi cosa fareste?

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    Bvavo Ministvo!

    Apro il giornale e mi trovo gli occhialetti di Tremonti (purtroppo da che Corrado Guzzanti lo imita, non riesco a prendere questo ministro troppo sul serio).
    Leggo il titolo: “Il posto fisso alla base della società“. Virgolettato che fa capire che l’espressione sia tutta del “ministvo”.
    Ho pensato di aver letto male a causa del sonno arretrato. Decido di leggere l’articolo: vedo passaggi incredibili “…con la crisi abbiamo capito che è meglio il nostro INPS“, o anche “…per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire la famiglia”. Non ci credo. Lo ha detto davvero?
    E poi leggo le parole di Damiano “Stabilizzi i precari”. Lo ha detto davvero.
    Ma come è possibile questa rivoluzione cultural politica inaspettata!?
    Poi ci penso bene, e mi ricordo che il “ministvo” è un volpone.
    Io ho passato i migliori anni della mia vita dentro il Campidoglio a combattere le politiche delle esternalizzazioni, delle privatizzazioni, contro la precarietà e la flessibilità che si stava cercando di far passare come il “migliore dei mondi possibili” e OGNI VOLTA la prova schiacciante per far capire che NON SI DEVE ESTERNALIZZARE, NON SI DEVE PRIVATIZZARE ciò che DEVE ESSERE PUBBLICO erano i costi! Eh già, perché privatizzare, esternalizzare, costa, in media, tre volte in più che internalizzare ed assumere. E vi voglio evitare tutti i discorsi legati alla qualità dei servizi privatizzati.
    Vogliamo parlare del baluardo che il “ministvo” alza a difesa dell’INPS?
    Qualche anno fa fu proprio il suo governo a tentare di smantellare l’INPS, attuando lo scippo del TFR. Ecco, appartenendo ad un sindacato particolare non mi sono fatta mancare neanche quella battaglia; io, si, davvero a difesa dell’INPS. Soprattutto a difesa dei soldi dei lavoratori: troppi casi c’erano stati in giro per il mondo che ci avevano fatto alzare gli scudi. Uno su tutti i professori dell’Alaska: il Fondo pensionistico degli insegnanti dell’Alaska aveva investito in azioni Parmalat.
    Caro “ministvo”, dal mio punto di vista lei ha scoperto l’acqua calda. Ma, visto che non è mai troppo tardi, faccia una cosa d’ora in poi: ascolti i cittadini innanzitutto! Non ci avrebbe messo tutto questo tempo a capire l’importanza del posto fisso, dell’Inps. Magari tra un po’ ci dirà quanto è importante tutelare la salute dei cittadini non investendo milioni di euro in centrali nucleari, inceneritori, ponti di Messina, etc.
    Speriamo solo non sia troppo tardi!