Fino a due anni fa non avrei mai pensato di ritrovarmi dietro uno striscione con nomi importanti come quelli di Salvatore Borsellino o Sonia Alfano o Gioacchino Genchi. Eppure è successo. Importanti non per la fama, ma per il ruolo. L’iperbole della mia vita mi ha portato accanto a loro nella battaglia più importante: quella contro la mafia.
Le mie battaglie per il mondo del lavoro avevano solo sfiorato il mondo del pizzo, quando nel ’97/’98 conobbi i miei colleghi LSU (lavoratori socialmente utili) del sud, che versavano l’obolo anche solo per rientare nelle selezioni.
Ovviamente una volta entrati – era una forma di ringraziamento per chi li aveva aiutati – versare una quota del già miserrimo sussidio INPS. Ma si sa, la vita è strana e fino a che non si arriva al capolinea non si capisce perchè certe cose ci siano accadute. Con gli anni sono diventata fatalista, mi lascio andare al caso: cerco di non farmi scalfire da tutto ciò che mi accade e procedo, tenacemente, verso gli obiettivi prefissati.
Non sempre mi riesce di rimanere tranquilla, ma mi applico. Oggi, dico questo perchè mi è capitato sotto gli occhi un interessante post sul sito dell’Associazione Caponnetto riguardante dei manifesti affissi per Roma dalla sigla “CUORE AZZURRO”. A voi la lettura e le considerazioni. Io, di mio, aggiungo solo questo e lo “strano caso” di Fondi, quando il ministro Maroni ne propose lo scioglimento a seguito della relazione del prefetto Frattasi ed il presidente del consiglio disse che, praticamente, non serviva “non essendoci nessun avviso di garanzia…”
Mi chiedo come si debba praticare nella realtà, e non solo sui manifesti, la lotta alla mafia…
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Fuori la mafia da Fondi
Noi italiani abbiamo la memoria corta, e va bene. Ma che ce l’abbiano i nostri ministri tanto da fare scena muta, fa davvero piangere. Mi riferisco al ministro Maroni e la memoria corta riguarda lo scioglimento del Comune di Fondi. Abbiamo saputo dal Prefetto Frattasi, di Latina, che c’erano infiltrazioni mafiose nel Comune. Abbiamo visto 17 arresti.
Oggi voglio vedere insieme a voi un video interessantissimo. Il ministro Maroni risponde ad una interrogazione proposta dall’on. Amici (PD) ed altri concernente “Orientamenti del Governo in merito la proposta di Scioglimento del Comune di Fondi in provincia di Latina”.
La cosa meravigliosa è la risposta secca, sicura, tipica del “celodurismo” leghista: “il Comune va sciolto!” Il ministro dichiara, infatti, di avere inviato a febbraio 2009 i documenti con la richiesta di sciogliere il Comune. “IO SONO CONVINTO CHE QUESTA DEBBA ESSERE LA DECISIONE DEL GOVERNO”.
Così rispondeva il ministro Maroni il 14 maggio 2009. Cos’è successo dal 14 maggio al 15 agosto?
Andiamoci a vedere il video della conferenza stampa tenuta dal Presidente “PAPI” Berlusconi assieme al Ministro “ce l’ho duro” Maroni, appunto il 15 agosto: notare la paresi dei muscoli facciali del ministro Maroni, tale da impedirgli di contraddire il premier quando comincia a dare le motivazioni per cui il Comune di Fondi non va sciolto.
Ma si parlano prima delle conferenze stampa?
Vada che loro non si ricordano quel che dichiarano, ma noi non dobbiamo dimenticare! Ecco perchè venerdi sera io sarò a Latina, alla fiaccolata in sostegno del Prefetto FRATTASI! Invito tutti voi a raggiungerci: appuntamento venerdì 25 settembre alle 21.00 in Piazza del Popolo a Latina.