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Un motivo per ringraziare Beppe Grillo…Il mio saluto a Paolo di Modica, Musico Impertinente.

Non è un motivo politico. Se lo avete pensato vi siete sbagliati. Sono uscita dal tunnel lo stesso anno in cui sono stata candidata sindaco a Roma, il 2008. Però, il 14 dicembre 2007 mi è successa una cosa, la cui importanza capisci solo con il trascorrere del tempo…Il 14 dicembre 2007 è stato il giorno in cui, con lo staff di Casaleggio, organizzammo la consegna spettacolare delle 350.000 firme raccolte in occasione del primo V-DAY per la proposta di legge “Parlamento Pulito”…Una giornata fredda, ma bella. Faticosa…ma euforizzante…Beppe Grillo incastrato sul “risciò”…e la folla dietro in un corteo festoso. Tornati ad accompagnare Beppe al suo albergo, in quell’occasione in piazza del Pantheon…c’è stato il mio incontro con Paolo e Maria, sua moglie. Paolo ancora camminava sulle proprie gambe. Si stancava si…ma era ancora autonomo. Quel giorno non ho potuto dargli tanto retta…ma lui ha insistito (come ha continuato a fare anche negli anni successivi) e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Poi…abbiamo cominciato a vederci ed imparato a conoscerci. La sua malattia ha continuato inesorabilmente a rosicchiargli l’indipendenza fisica…ma non quella mentale…Sul suo blog, su cui ha pubblicato anche il suo testamento biologico potete leggere questa frase…e potrete capire meglio chi era Paolo: “Il ‘pregio’ del mio progressivo immobilismo è di aver risvegliato, ancora di più, la mia coscienza”. Ed è per questo che Paolo ha partecipato anche alla marcia delle Agende Rosse il 26 settembre 2009. Stimava Salvatore Borsellino e non ha voluto mancare quell’appuntamento. Accanto a lui, come sempre, sua moglie Maria, una donna il cui amore è indescrivibile. Io, quel 14 dicembre, ho conosciuto due persone eccezionali…e questo è il motivo per cui devo ringraziare Beppe Grillo… E’ nato quel giorno un rapporto di affetto e stima reciproca. Paolo mi ha insegnato a guardare la SLA con occhi diversi…: con la volontà di lottare. Sempre. Avevo sentito il racconto di Paolo su come gli fosse stata diagnosticata la sua malattia. Lo avevo sentito dalla sua bocca…Oggi lo potete sentire anche voi. Guardate il video che accompagna questo post “Il coraggio di Paolo”. Al minuto 2.14, Paolo racconta di come, incrociando il medico che gli aveva fatto gli accertamenti gli chiese: “qual è il problema?”…Ed il medico, come se fosse la cosa più normale del mondo…rispose…:”Malattia del motoneurone…si, però non s’affatichi”. Paolo, da uomo di cultura, si cercò la risposta. Come dice lui, “curiosità…internet…ed esce una condanna a morte”. Ecco…di tutte le cose che vorrei continuare a combattere, in nome e per conto di Paolo…è la leggerezza con cui un medico…che dovrebbe ricordarsi in ogni momento della propria vita il giuramento di Ippocrate…comunica la condanna a morte ad un uomo. So che non ci sono parole giuste…ma forse…ci sono atteggiamenti giusti…Soprattutto c’è umanità. C’è comprensione. Per il resto…per me Paolo non si è spento…come è stato scritto sul Fatto Quotidiano per ricordarlo…Per me Paolo, ora, è davvero vivo…perchè ovunque sia…starà sicuramente suonando di nuovo il suo flauto…ed io voglio pensarlo così. Per il resto…appartengo a quel gruppo di fortunati che potrà portare avanti le sue battaglie ed il suo ultimo progetto . Ed i suoi sforzi non saranno stati vani. Grazie Paolo, per avere creduto tanto in me…e per avere acceso una scintilla…che accenderà un bel fuoco. Ne sono sicura!! Tu, ovunque sia…controllaci e accompagnaci…Io ti vengo a salutare alla celebrazione laica che si terrà giovedì alle 12,00 presso il cimitero acattolico di via Caio Cestio 6 a Roma. Come desideravi tu. Ad majora!

“..e quante morti ci vorranno perchè Egli sappia che troppe persone sono morte?… ”

Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato una cosa. Fondamentale. Fino a vent’anni fa, si usava il tritolo (o il Semtex – http://it.wikipedia.org/wiki/Semtex – come nel caso di Paolo Borsellino), oggi…l’italico genio ha prodotto nuovi metodi che vanno dalla diffamazione all’isolamento. Prima li si attacca per il lavoro che stanno svolgendo e poi li si isola…e si trova chi promuove procedimenti disciplinari al CSM. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, per quale in pochi, lungimiranti e preveggenti, scendemmo in piazza già tra il 2007 ed il 2008. Il film si è ripetuto, poi in continuazione: Clementina Forleo, Gabriella Nuzzi, Apicella, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo…E ora? Indovinate a chi tocca?…al GIP di Taranto: Patrizia Todisco, che si è presa la responsabilità di “interrompere la produzione” dell’ILVA di Taranto. Badate bene: “interrompere la produzione”. Da nessuna parte, in nessun dispositivo, ho letto che l’ILVA dovrà rimanere chiusa a vita. Si chiede venga messa a norma per evitare inquinamento ambientale e morti per tumore. Perchè il nostro deve essere l’unico Paese che invece di difendere i magistrati che, FINALMENTE, intervengono per impedire altre morti assurde (davvero abbiamo già dimenticato le sentenze per l’Eternit? O per la Tyssen Krupp?), li attacca??? Il Governo vuole impugnare la sentenza. Ma che Governo è questo? Nessuno li ha eletti. Stanno schiacciando gli Italiani con provvedimenti lacrime e sangue…che, guarda caso, se la prendono solo con le fasce più deboli.
Riporto integralmente l’appello e le firme di chi ha sentito il dovere di fare qualcosa…SEMPRE…e per i lavoratori, per i cittadini e per l’Ambiente…non per gli interessi del “Padrone”…: “Governo e padroni affossano il Testo Unico
Serve uno sciopero generale per difendere la sicurezza sul lavoro
Basta morti in nome del profitto
per una manifestazione nazionale a Taranto il 18 aprile
Dopo la manifestazione del 6 dicembre, in occasione dell´anniversario della strage della ThyssenKrupp (5000 in piazza a Torino) l´assemblea nazionale della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro lancia un altro appello: il 18 aprile tutti a Taranto!
Il 2009 si è aperto con il solito tragico ritmo di morti e infortuni sul lavoro con cui si erano chiusi gli anni precedenti e, in poco più di due mesi, siamo già a quasi cento morti e migliaia di infortuni. La crisi economica e la precarietà dilagante creano le condizioni di sempre maggiore ricattabilità e instabilità lavorativa che costringe i lavoratori ad accettare condizioni di sfruttamento sempre maggiori. Il governo Berlusconi pensa agli aiuti alle imprese ed alle banche, mentre per i lavoratori non si prevedono neanche i fondi minimi per attuare le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro o per salvaguardare i salari falcidiati dalla cassintegrazione.
Al contrario, gli attuali tentativi di cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e del diritto di sciopero aumentano la condizione di insicurezza per centinaia di migliaia di lavoratori che, di fronte allo spettro della disoccupazione, si trovano a dover scegliere tra lavori sempre peggiori, meno tutelati e meno pagati oppure a fare la fame.
E´ positivo il fatto che nel processo contro la ThyssenKrupp in corso a Torino, nonostante l´ostruzionismo dei legali della multinazionale, i padroni siano imputati per omicidio volontario e gli operai vengano riconosciuti come parte civile. Ma nell´azione giuridica a tutela della salute sul lavoro gli strumenti a disposizione vengono ulteriormente spuntati dal governo e dai padroni.
Infatti, l´attuale esecutivo ed i suoi ministri stanno conducendo un attacco pesante anche alle più piccole conquiste ottenute nel d.lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). Con il decreto cosiddetto “Milleproroghe” sono state rinviate di mesi misure importanti come la valutazione dello stress sul lavoro, l´obbligo di assicurare una data certa al documento sulla valutazione dei rischi (e relative sanzioni), il divieto di effettuare visite mediche preventive prima di assumere un lavoratore (in violazione dello Statuto dei lavoratori) e l´obbligo di comunicazione all´Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
Non solo. L´ultimo emendamento a questo decreto abolisce addirittura i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle aziende con meno di 15 dipendenti e rinvia di una anno l´applicazione di ogni norma in settori a rischio come il trasporto aereo, marittimo e ferroviario!
E intanto vengono licenziati gli RLS da De Angelis a Pianeta, da Palumbo ai delegati dell´Ilva ….
Con l´aggravarsi di una crisi sempre più pesante per i lavoratori e in un clima di totale restaurazione filo-padronale, le aziende investiranno sempre di meno sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure antinquinamento che da loro vengono viste come un mero “costo” su cui risparmiare. Così ai morti sul lavoro si aggiungono i morti per malattie professionali e quelle sul territorio da inquinamento
Di fronte a questo panorama non possiamo restare passivi, dobbiamo mobilitarci!
SABATO 18 APRILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO
PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO,
CONTRO LA SALUTE NEGATA E LA PRECARIETA’
A Taranto perchè l’lILVA è la fabbrica con più morti sul lavoro d’Italia, perchè è la città simbolo con più infortuni, malattie professionali tumori, inquinamento e devastazione dell’ambiente.
Riva è il padrone con più profitti d´Italia. Il padrone più processato in Italia per omicidi bianchi, inquinamento, truffa ed estorsione, mobbing e per il lager della “palazzina LAF” (operai stipati otto ore al giorno in una palazzina fatiscente, senza lavorare, per spingerli a lasciare ogni tipo di attività sindacale o accettare il declassamento del proprio livello raggiunto dopo anni di duro lavoro).
Una manifestazione ancora una volta da costruire città per città, posto di lavoro per posto di lavoro, con la chiamata a raccolta dei lavoratori, degli RSU e degli RLS, dei sindacati di base e di classe, della FIOM e del resto della CGIL, delle organizzazioni sindacali nazionali e locali, delle associazioni familiari, ispettori, tecnici della prevenzione, medici, giuristi, intellettuali e artisti; con delegazioni di lavoratori metalmeccanici, chimici, edili, dei porti, delle ferrovie, degli appalti. Le rappresentanze delle vertenze simbolo come la Thyssen, Porto Marghera, Fincantieri, la ex-GoodYear, ecc…Con la costruzione unitaria della partecipazione operaia, popolare, associativa di Taranto e di tutta la Puglia.
Per uno sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro.
Per il rafforzamento e l´elezione diretta degli RLS in ogni luogo di lavoro indipendentemente dalla sua dimensione.
Per l´estensione di tutti i diritti e le tutele minime ai lavoratori precari e a tutta la catena degli appalti e delle esternalizzazioni.
Contro la distruzione e per il rafforzamento del Testo Unico sulla Sicurezza.
Contro l´attacco alla contrattazione nazionale ed al diritto di sciopero.
Le adesioni vanno inviate a: manifestazione18aprile@gmail.com
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@domeus.it
Adesioni individuali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caiolo, familiare vittima appalto ilva Taranto; Vita Franco, familiare del Direttivo dell’associazione 12 Giugno Taranto; Ciro ARGENTINO, RSU FIOM-Cgil Thyssenkrupp (Torino); Riccardo DE ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Andrea FIORETTI, FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma); Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia (Roma); Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia (Roma); Luca Climati, RSU RdB-CUB INPDAP (Roma); Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia (Roma); Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A (Roma); Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Alberto Madrigali rls comune di Pisa; Salvatore Bonavoglia rsu cobas scuola normale superiore Pisa; Tiziana Pocelli sportello caf cobas Pisa; Francesco Votano giornalista RAI 1 Roma; Danila Bellini, regista documentarista Roma; Samantha Di Persio autrice libro Morti Bianche; Massimiliano MURGO, RSU Alternativa Operaia/FLMU-CUB Marcegaglia Building, Sesto San Giovanni (Milano); Irene ROSSETTI, collettivo Lavoratori Comdata Torino; Daniela CORTESE, RSU Telecom Italia Sparkle (Roma), Resp. Lavoro Fed. di Roma del PRC; Egidio BERTOLOTTI, Regione Lombardia; Antonello TIDDIA, RSU Carbosulcis; Catia GALASSI, Gerardo GIANNONE, RSU FIAT Pomigliano d’Arco (Napoli); Alessandra VALENTINI, giornalista; Marco Rizzo Parlamentare Europeo-PdcI -segr naz PdCI; Stefano PENNACCHIETTI, RSU/RLS Ferrovie, RFI, Roma; Eugenio MIELI, Donato Davide FABBRI, Consigliere Federale Nazionale dei Verdi, Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena (FC); Gualtiero ALUNNI Comitato Politico Nazionale PRC; Fernando Severini, ispett. Taranto inchieste ILVA; Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI e Maria Teresa MARINOSCI, ispettori del lavoro della Direzione prov.le di Taranto; Avv. Fausto SOGGIA nel processo contro Riva dell’ILVA, Foro di Taranto; Avv. Mario Soggia del Foro di Taranto; Fabio ZAYED, Fotografo, Roma; Federico GIUSTI, RSU Cobas, Comune di Pisa; Gianmaria VENTURI, RSA-RLS USI-AIT Coop. Sociale “29 Giugno”, appalto Università Roma 3; Roberto MARTELLI, RSA/RLS USI-AIT Coop Sociale Aspic, Roma; Marco VILLANI, RLS Banca Nazionale del Lavoro, Milano; Giggi DROMEDARI, Tecnico della Prevenzione, Delegato RSU Asl Rm G, Roma; Salvatore PALUMBO, operaio Fincantieri Palermo; Gesuina PILI impiegata, Nuoro; Francesco (Franceschino) NIEDDU impiegato, Nuoro; Luca Bosio resp comp L’Ernesto; Alessandro Marescotti, Ass. Peacelink; Giuseppe Moscato associazione Statte Futura, Alessandra Magrini, attricecontro Roma; Geni Sardo Coordinatrice dell’Area Lavoro e Società CGIL TS, Responsabile Coordinamento Donne Trieste; Pierpaolo Brovedani CGIL medici, Direttivo CGIL FP Trieste; Michele Gianbarba, presidente per la Costituente comunista del Molise; Roberto Pozzoli fotografo RC Novate milanese; Dott. Carucci coord. prov. Taranto Sindacato Medici Italiani; Franco Gentile segr. provinciale RC Taranto; Cosimo Borracino consigliere regionale Puglia; Anna Maria Bonifazi, associazione antimafia Libera, Taranto, Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto; Giovanni Pompigna, RC Taranto; Tonino D’Angelo, Presidente nazionale Medicina Democratica; Movimento di lotta per la salute; Sergio Manes (editore); Anna Maria Barbieri segr. PdCI Taranto; Marco Rovelli, scrittore autore di “LAVORARE UCCIDE”; Avv. Stefano PALMISANO, patrocinante cause vittime ILVA di Taranto e Petrolchimico di Brindisi; Chiaramaria Anastasia Avv. foro di Taranto, legale dell’associazione 12 giugno; Raffaele Trischitta, Segreteria Nazionale dello Snater; Francesco Fumarola, FLMU-CUB, Atesia (Roma); Lino Sturiale, segr.prov le PdCI Torino; per la Casa Editrice Zambon: Adriana Chiaia e Giuseppe Zambon; Marica Frustace e Miguel Jose’, Ferrara Gomez- comitato precari Edisu puglia Loria Danilo PRC Cinque frondi; Sandra Cangemi, giornalista, Milano; Riccardo Arena, RSU/RLS di Engineering Ingegneria Informatica di Roma; Roberto Vassallo RLS, FIOM Almaviva Finance Milano; Simone Giampaoli; Silvia Cortesi, FISAC CGIL MILANO; Sergio Ruggieri delegato R.l.s. FARAMACENTRO-JESI; Gualtiero (Walter) Caserta, assessore San Pietro in Casale (BO)Verdi per la Sinistra; Carmelo Inì Torino PRC-Responsabile Commissione Lavoro; Salvatore Bonadonna, pres. Collegio di garanzia del Prc; Paola Anello RSU scuola E. Setti Carraro Palermo Flcgil; Renato Caputo, docente, Roma; Mao Calliano segretario provinciale PdCI Torino; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo GC Roma; Claudio Ursella Resp. Organizzazione Fed. Roma PRC; Maurizio Perfetti RSU-FIOM Engineering Ing. Inf. di Roma; Riccardo Di Palma RDB Pubblico Impiego Borgomanero; Giuseppe Martelli Presidente USICONS; Claudio Petrelli Ispettore del Lavoro; Fabio di Valentino Tecnico della Prevenzione; Eugenio Trebbi RLS7RSU HP; Anna Maria Virgili Associazioni contro l’amianto; Franco Coppola pensionato PRC Roma; Michele Rubino Forlì; Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile; Simone Lops RSU FILCAMS CGIL Panorama Osti; Alessio Vittori CPF Roma; Stefano Paglia RSA Unicredit Roma; Stefania Iaccarino RSU Almaviva Contact; Daniela Colasanti RdB/CUB Enasarco; John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana; Giorgio Riboldi AL Cobas-CUB Regione Lombardia; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo Giovani Comunisti Roma; Marco Trasciani segretario PRC aeroportuali-membro CPF Roma; Roberta Fantozzi resp. Naz PRC Lavoro-; Bruno Castria delegato sindacale appalto Arsenale Taranto; Giuseppe Gentile segreteria SLC-CGIL Firenze; Salvatore Piccinni, tecnico ASL Taranto dell’associazione12giugno-partecipazione convegnisti amianto: Fulvio Aurora- segr. naz AIEA lavoratori emigranti Eternit di Niederumen; Dott: Maurizio Portaluri medicina democratica; Ignazio Barbuto coord. Naz. Federazione intesa; Vito Totire AEA; Alessandro Perrone – Fiom Eaton Monfalcone; Andrea Belli, Prc Acilia; Ciro Risolo CPR Lazio Rifondazione Comunista; Alessandro Giardiello responsabile nazionale Prc dipartimento luoghi di lavoro; Domenico Calderoni RSU SAT/FIALTEL Telecom Italia S.p.A.; Rsu/Rls Snater Emilia Romagna: Massimiliano Burioli RSU-RLS, Massimo Dotti RSU-RLS, Ilario Succi Cimentini RSU-RLS, Luigi Mezzedimi RSU, Carmela Losco RSU, Maria Rita Salvaggio RSU; Gennaro Loffredo resp. naz. scuola e formazione PRC; Vito Basile cons.comunale PdCI Taranto; Ciannarella Gaetano Telecom Italia SpA; Aldo Infuso segretario cittadino PDCI Palermo; Cons. Ivano Peduzzi, Capogruppo Rifondazione Comunista/Sinistra Europea – Consiglio regionale del Lazio; Assessore Davide Nistri Comune di Taranto; Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi;-Marco Bazzoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze.-Germana Villetti,donna, dipendente della Regione Lazio; Pileggi Leopoldo di Correggio (RE) RLS e membro del Comitato Giuseppe Coletti; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL rete 28 aprile Enea Brindisi; Giorgio Forti, di Medicina Democratica Milano;Anna Maria Virgili dei “Comitati e Associazioni contro l’amianto”; Doriana Goracci movimento donne; Michele Rizzi-Coordinatore regionale Puglia del Partito di Alternativa comunista; Giorgio Forti di Medicina Democratica Milano; Albani Valter delegato Fiom rsu-rls Officine Pietro Pilenga-Bergamo; Piergiorgio Tiboni segr. Naz. FMLU; Cefaro Luigi rls UTI Sparkle Roma; Giordano Roberto segr. FP Cgil Roma sud; Ilari Andrea PRC e RSU FLC Cgil; Benevento Manuela segr.FP CGIL Roma centro; Palumbo Giuseppe coord naz CGIL Ministero del lavoro; Giancarlo Ilari segr. circolo credito PRC Roma; Coni Tiziana circolo PRC Longo Roma; Rendina Elena INPDAP Roma; Anna Fedeli segr. regionale FLC-PRC Roma; Fabio Palmieri FIOM Roma nord-PRC Roma; Antonio Gentile coll. studentesco del Liceo Classico “G.Meli” di Palermo; Mauro Cimaschi Dir. Naz. PRC; Virginia De Cesare Esecutivo GC PRC Roma; Alessandro Mangiavacchi Circolo PRC Che Guevara Roma; Giuseppe Carroccia Segretario Federazione PRC di Roma; Claudio Di Cesare segr.circ PRC Pio La Torre Roma; Giorgio Cremaschi FIOM-R28A; Mattia Tampieri USI Ravenna; Gabriele Giustiniani Resp. Conoscenza Fed.di Roma del PRC;.Tonia Guerra consigliera PRC Provincia di Bari; Ugo BOGHETTA Responsabile Nazionale Dipartimento Lavoro PRC; Giuliano PENNACCHIO Dipartimento Nazionale Lavoro – Uff. Legislativo PRC; Maria Grazia DI SANTO Segreteria Dipartimento Nazionale Lavoro e Dipartimento Naz Trasporti PRC; Vito Meloni Dip.Naz.Sscuola PRCLOREDANA FRALEONE, RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE PER LA CONOSCENZA PRC-SE -DINA RIMAURO-MARA PLATONE, FRANCESCA VUOTTO- ANNA COTONEdell’uff. Segret. Politiche della conoscenza PRC-SE-STEFANIA BRAI, RESPONSABILE NAZ. CULTURA PRC-SE-FABIO de NARDIS, RESPONSABILE NAZ. UNIVERSITA’ E RICERCA PRC-Se-GENNARO LOFFREDO, RESPONSABILE NAZ. SCUOLA E FORMAZIONE PROF. PRC-SeElio Romano medico PRC Roma-Franco Pallone Resp.Dip. Casa e Welfare Fed. PRC di RomaAndrea Folchitto Coordinatore Giovani Comunisti di RomaRoberto Morea Segretario circolo PRC Trastevere Paolo Carrazza CPN PRCGiuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto
Adesioni collettive aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Associazione Legami d’acciaio operai e familiari ThyssenKrupp Torino; Assemblea Lavoratori Autoconvocati; Confederazione Cobas Taranto; Slai-cobas per il sindacato di classe; Comitato “5 aprile”, Roma; Confederazione Cobas, Pisa; lavoratori Coop sociali Ravenna; Sinistra Critica; Medicina Democratica Brindisi; Comitato di quartiere PaoloVI Taranto; PdCI Taranto; Rifondazione comunista Taranto; PRC Brindisi, Associazione antimafia Libera, Taranto; Comitato di quartiere città vecchia Taranto; l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia; Redazione del periodico “Lavoro e salute”; Coordinamento lavoratori e lavoratrici del terzo settore di Roma; Circolo PRC TLC (Roma); Unione Sindacale Italiana USI, nazionale e Federazione di Roma; Collettivo Lavoratori Comdata; FMLU-Cub Torino; Sindacato Lavoratori in Lotta per il Sindacato di Classe; lavoratori Istituto tumori Milano; SLAI Cobas Azienda Ospedaliera “Monaldi” di Napoli; Comitato No-Expo, Milano; Piattaforma Comunista; Proletari Comunisti; L’altra Lombardia – SU LA TESTA; Ravenna Viva; Rete antifascista Perugia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario; Associazione “Spot the Difference”; Teatro delle Ceneri, Bologna; Coordinamento milanese di solidarietà “dalla parte dei lavoratori”; Rete Nazionale RLS; Associazione Culturale Lineacinque, Molfetta (BA); Federazione Autisti Operai della regione Veneto, PRIMOMAGGIO Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati; Costituente comunista Molise; Red Block Ravenna; Collettivo Comunista (marxista-leninista) Nuoro; Red Block Palermo; Rete femminista e lesbiche Sommosse, Perugia; Coordinamento donne Trieste; Centro Culturale e delle Edizioni “La Città del Sole”; Snater-TLC; rivista Guardare Avanti! Edizioni Lavoro Liberato; Arci Taranto; presidio Permanente No Discariche Grottaglie-San Marzano TA; A. Gramsci dei comunisti italiani di Rho (MI), PRC Geymonat Milano;PRC “Fratelli Cervi” di Ponte Mammolo Roma; il Network per i diritti globali di Barletta; Comitato precari Edisu Puglia; FedUdine USI AIT; Redaz Periodico Lavoro e Salute Torino; Coop. Owen Monteiasi (Taranto); CSOA Cloro Rosso Taranto; Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce; Prc Sez. Pajetta Taranto; Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto; gli operai di Alternativa Sindacale della Fiat-SATA di Melfi; Circolo FS PRC di Roma; USI AIT Di Verbania e di Milano; Rete 28 aprile CGIL-Taranto; Circolo aeroportuale PRC Roma; Contramianto Aea nazionale; Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona; RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone (Roma); Associazione culturale “Indipendente” Veneto; gruppo di lavoro tutela dei diritti dei lavoratori della Val Basento ex esposti amianto AIEA Vba; Prc Acilia Pio la Torre; segreteria regionale SNATER Emilia Romagna; i cobas Inpdap; Associazione Marxista Unità Comunista; Movimento Campano per la Costituente Comunista; cittadinanza attiva Pulsano (TA);Rete 28 aprile CGIL Puglia; Comitato Madri per Roma Città Aperta di Roma; Comitato Giuseppe Coletti; Comitati e Associazioni contro l’amianto; Centro Occupato Autogestito T28 via dei Transiti 28 Milano; Partito di Alternativa comunista Puglia-Associazione Babele Grottaglie TA; Collettivo autonomo antifascista di Seriate-Bg; CUB nazionale; Circolo Operaio Jonico Taranto; Fiom Trieste (segretario generale Antonio Saulle); F. P Trieste (segretario Generale Marino Sossi); Area Progrmmatica Lavoro e societa’ Trieste (coord. Geni Sardo); 28 aprile Trieste (coord. Marco Gregori); AIL Taranto (Associazione Italiana per le Leucemie); Partito Comunista dei Lavoratori; SdL intercategoriale coordinamento nazionale; _Cub Federazione campana- comitato no centrale di modugno bari-
Appello locale
Costruiamo per il 18 aprile a Taranto una grande manifestazione nazionale contro i morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento,
per il lavoro contro cassintegrazione, precarietà, licenziamenti.
La Rete nazionale per la sicurezza dei posti di lavoro, formata da operai, delegati, Rls, familiari, organizzazioni sindacali e politiche, comitati per la salute, ispettori, medici, giuristi, artisti, ecc., per fermare quella che è una vera e propria guerra contro i lavoratori dato che provoca 1400 morti ed un milione di feriti l’anno, all’interno delle mobilitazioni contro queste stragi ha indetto e promosso a Taranto per il 18 aprile una seconda manifestazione nazionale (dopo quella del 6 dicembre 08 a Torino ad un anno dei morti della Thyssen). L’individuazione del nostro territorio per questa mobilitazione non è ovviamente casuale, dato che siamo ai primi posti in Italia, e non solo, nel combinato fra morti e feriti sul lavoro, morti e malattie da lavoro (basti pensare all’amianto) e morti e malati da inquinamento industriale. I numeri in questo senso sono agghiaccianti.
Crediamo che questo territorio debba cogliere questa nuova occasione per rialzare la testa e invertire la rotta.
Da troppo tempo e per troppo tempo abbiamo assistito ed assistiamo su questi drammatici problemi a vergognosi balletti ed ipocrite compatibilità fatte sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Tranne lodevolissime, ma rare eccezioni, nelle istituzioni, nella politica, nei sindacati, nella magistratura, nei mezzi di informazione, tutti sono stati e sono proni nei confronti dei poteri forti rappresentati da Ilva, ma anche da Eni, Cementir, ecc., che hanno utilizzato l’ignobile ricatto occupazionale per imporre in fabbrica il lavoro in ogni condizione e all’intero territorio la produzione al di sopra della vita umana.
Con la manifestazione facciamo una scelta di parte senza mediazioni o infingimenti: o si sta con i lavoratori e la popolazione, o si sta con chi provoca morti, feriti, malattie ed inquinamento in nome del dio denaro e del dio profitto.
Questa manifestazione è diversa perchè pone al centro la fabbrica e i lavoratori come protagonisti di questa battaglia. La manifestazione è contro la flessibilità oraria e lavorativa, la precarietà lavorativa, la dilagante cassintegrazione, i salari da fame, il ricatto occupazionale, la totale inapplicazione delle norme sulla sicurezza e per la tutela ambientale per gli interessi e i profitti di pochi a discapito della vita dignitosa, della sicurezza lavorativa ed ambientale, della salute di molti.
Il comitato promotore e la manifestazione è aperta all’adesione e alla partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali e politiche, dei delegati ed Rls, associazioni ambientaliste, intellettuali e personalità delle istituzioni e del mondo della cultura e dell’informazione e a tutte le strutture organizzate, associative ed ai singoli cittadini.
Tutti insieme vogliamo che la manifestazione del 18 aprile sia costruita in fabbrica e fuori, casa per casa, quartiere per quartiere, paese per paese; tutti sono chiamati a partecipare con le proprie bandiere e il proprio portato politico e culturale, la pari dignità di tutti i soggetti, associati e singoli, che si battono senza se e senza ma per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e nei territori, per avere più lavoro e meno inquinamento , contro la precarietà del lavoro e della vita e contro la logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo e della terra.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
e-mail: bastamortesullavoro@domeus.it
Il Comitato cittadino promotore – manifestazione 18 aprile
per adesioni, informazioni, materiali:
manifestazione18aprile@gmail.com
info per Taranto: tel 3471102638 – 3387043878 – 3384981720
Adesioni locali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caliolo – moglie dell’operaio appalto ilva morto il 18 aprile 2006
Vita Franco del Direttivo dell’associazione 12 giugno- familiari vittime Ilva
L’assemblea regionale pugliese del Patto di Base (Cub-RdB, SDL Interc., Confederazione COBAS)
Dott. Angelo Carucci – segretario provinciale Sindacato Medici Italiani
Giuseppe Moscato- dell’Associazione Statte futura
Gruppo ispettori del lavoro Taranto- iscritti a diverse organizzazioni sindacali, Fernando Severini- ispett. Taranto inchieste ILVA – Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI, Maria Teresa MARINOSCI; a
Avv. Fausto SOGGIA, legale nel processo contro Riva dell’ILVA – Foro di Taranto;
Avvocato Mario Soggia- foro di Taranto;
Comitato di quartiere Paolo VI
Slai cobas per il sindacato di classe
Confederazione cobas
Alessandro Marescotti, presidente Peacelink
Cosimo Borracino, consigliere Pdci – Regione Puglia
Franco Gentile segretario provinciale Rifondazione comunista
Gruppo operai Ilva Fiom – elenco nominativo
Giovanni Pompigna, RC Taranto
Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto
Chiaramaria Anastasia, Avv. foro di Taranto- legale ass. familiari 12 giugno
Ciro Manigrasso, Componente della Segr. Prov.le del P. d. C. I. di Taranto
Associazione antimafia Libera- Taranto
Gigi Pulpito RSU Arsenale Taranto
gruppo lavoratori Arsenale Taranto
Arci Taranto
Sinistra critica
Rifondazione Comunista,
Partito dei Comunisti Italiani
Proletari comunisti
Anna Maria Barbieri segr. Prov.le Taranto del PdCI
Coop. Owen Monteiasi (Taranto);
CSOA Cloro Rosso Taranto
Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce;
PRC Sez. Pajetta Taranto;
Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto;
Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile
Bruno Castria- delegato sindacale appalti Arsenale Taranto
Rete 28 aprile CGIL-Taranto
Comitato di quartiere città Vekkia, Presidio Permanente No Discariche, Associazione 12 giugno familiari vittime dell’ilva confermano la presenza alla manifestazione del 18 Aprile 2009;
Contramianto Aea Taranto
Salvatore Piccinni tecnico ASL Taranto;
l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia;
Vito Basile- consigliere comunale PdCI Taranto;
cittadinanza attiva Pulsano (TA)
Davide Nistri Comune di Taranto;
Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto;
Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi
Associazione Babele Grottaglie TA
Circolo Operaio Jonico – Taranto
Associazione Italiana per le Leucemie (AIL)- Taranto
Giuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto”
Il corteo partì dal rione Tamburi, a nord della citta’, collegato alla Città Vecchia dal Ponte di pietra. E’ il quartiere di Taranto che vive l’invadente presenza dell’industria siderurgica. Dirigemmo verso la Città Vecchia… fu come attraversare una città fantasma. Non conoscevo Taranto, ma il primo pensiero è stato: ” liabbiamo lasciati soli”. C’erano case sigillate, perchè semicrollate…con i locali a livello strada utilizzati per attività commerciali. Siamo passati davanti il castello Aragonese, abbiamo attraversato il Ponte di Pietra Sant’Egidio per concludere su piazza Giuseppe Garibaldi, dove si sono susseguite le testimonianze dei famigliari delle vittime sui luoghi di lavoro, dei comitati promotori e dei licenziati…
Qui, un po’ di foto della manifestazione: http://fotoalbum.alice.it/snatersparkle/manifestazione-sicu/img0190.html .
Da quando sono entrata nell’U.S.I. – Unione Sindacale Italiana, ne ho viste di situazioni in cui i lavoratori non parlano perchè ricattabili…ma sempre soggetti a rischi di cui, magari, non sono neanche consapevoli.
Non voglio fare l’elenco…anche perchè credo  basti leggere bene quanto è successo a L’Aquila…per capire quai e quanti ricatti devono esserci stati dietro la costruzione di quegli edifici…che sarebbero dovuti essere antisismici…con la sabbia come inerte!…Ma ci basti anche  vedere questi dati relativi l’Ilva, ricavati da un post di Francesca Mannocchi: “Solo qualche dato: l’Ilva è di proprietà di Emilio Riva, il padrone più processato in Italia per morti ‘bianche’, inquinamento, truffa ed estorsione e per il ‘lager della palazzina LAF’ (operai stipati otto ore al giorno in un edificio fatiscente senza lavorare per spingerli a lasciare l’attività sindacale o accettare il declassamento della propria posizione dopo anni di lavoro). All’Ilva dalla metà degli anni Novanta sono morte 44 persone, a dicembre dell’anno scorso i cassaintegrati sono diventati più di 4000 su un totale di 12 mila operai; al contempo l’ILVA produce il 92% della diossina italiana e l’8,8% di quella europea. In dieci anni  leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 30-40%.” ( http://radiocittaperta.it/content/view/1139/9/ )
Io spero solo in una cosa: che ci svegliamo!Noi italiani dobbiamo svegliarci!sono convinta che ognuno di noi abbia un parente morto o infortunato sul lavoro…o magari che ha manifestato un tumore…che solo tra 50 anni sapremo essere provocato dall’amianto (come a Casale Monferrato) o dal benzo(a)pirene (come nel rione Tamburi di Taranto). Sveglia!
P.S.: Domani, 17 agosto 2012 (http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/08/15/news/il_17_un_grande_corteo_a_sostegno_dei_pm_il_comitato_delle_donne_ci_saremo-40985626/),  ci sarà un corteo a sostegno dei lavoratori e del GIP Patrizia Todisco…sotto attacco…per aver svolto il suo lavoro. Se il ministro Cancelleri si fosse svegliata prima…insieme a tanti suoi predecessori…oggi la nostra economia non sarebbe “a rischio” (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=543221&IDCategoria=2685). E per concludere…mi chiedo…Ma perchè mi stupisco ancora?…questo è il Paese in cui il prof. Di Bella fu, praticamente, cacciato, denigrato, deriso…da un Ministro della Sanità…che aqncora siede in Parlamento…e che promise che non vrebbe mai fatto passare la cura Di Bella…e oggi…lo IEO (http://www.you-ng.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=2931:veronesi-si-arrende-a-di-bella-somatostatina-efficace-contro-il-cancro&Itemid=63)…e Veronesi in primis, lo hanno dovuto ammettere: Di bella aveva ragione…quante vite avrebbe potuto salvare o, più semplicemente renderne più dignitosa la fine, quel vecchietto con i baffi?…Io non credo di volere più QUEST’Italia…
Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato una cosa. Fondamentale. Fino a vent’anni fa, si usava il tritolo (o il Semtex come nel caso di Paolo Borsellino), per eliminare quei fastidiosi magistrati che andavano a caccia della verità…per fare giustizia. Oggi…l’italico genio ha prodotto nuovi metodi che vanno dalla diffamazione all’isolamento. Prima li si attacca per il lavoro che stanno svolgendo e poi li si isola…e si trova chi promuove procedimenti disciplinari al CSM. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, per quale in pochi, lungimiranti e preveggenti, scendemmo in piazza già tra il 2007 ed il 2008. Il film si è ripetuto, poi in continuazione: Forleo, Nuzzi, Apicella (ovviamente non il cantore di Arcore…),  Ingroia e  Di Matteo…E ora? Indovinate a chi tocca?…al GIP di Taranto: Patrizia Todisco, che si è presa la responsabilità di “interrompere la produzione” dell’ILVA di Taranto. Badate bene: “interrompere la produzione”. Da nessuna parte, in nessun dispositivo, ho letto che l’ILVA dovrà rimanere chiusa a vita. Si chiede venga messa a norma per evitare inquinamento ambientale e morti per tumore. Perchè il nostro deve essere l’unico Paese che invece di difendere i magistrati che, FINALMENTE, intervengono per impedire altre morti assurde (davvero abbiamo già dimenticato le sentenze per l’Eternit? O per la Tyssen Krupp?), li attacca??? Il Governo vuole impugnare la sentenza. Ma che Governo è questo? Nessuno li ha eletti. Stanno schiacciando gli Italiani con provvedimenti lacrime e sangue…che, guarda caso, se la prendono solo con le fasce più deboli e pretendono di prevaricare la Magistratura!
Riporto integralmente l’appello e le firme di chi ha sentito il dovere di fare qualcosa…SEMPRE…e per i lavoratori, per i cittadini e per l’Ambiente…E non…AL MOMENTO OPPORTUNO… per gli interessi del “Padrone”…Era il 2009…:
Governo e padroni affossano il Testo Unico
Serve uno sciopero generale per difendere la sicurezza sul lavoro
Basta morti in nome del profitto
per una manifestazione nazionale a Taranto il 18 aprile

Dopo la manifestazione del 6 dicembre, in occasione dell´anniversario della strage della ThyssenKrupp (5000 in piazza a Torino) l´assemblea nazionale della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro lancia un altro appello: il 18 aprile tutti a Taranto!
Il 2009 si è aperto con il solito tragico ritmo di morti e infortuni sul lavoro con cui si erano chiusi gli anni precedenti e, in poco più di due mesi, siamo già a quasi cento morti e migliaia di infortuni. La crisi economica e la precarietà dilagante creano le condizioni di sempre maggiore ricattabilità e instabilità lavorativa che costringe i lavoratori ad accettare condizioni di sfruttamento sempre maggiori. Il governo Berlusconi pensa agli aiuti alle imprese ed alle banche, mentre per i lavoratori non si prevedono neanche i fondi minimi per attuare le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro o per salvaguardare i salari falcidiati dalla cassintegrazione.
Al contrario, gli attuali tentativi di cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e del diritto di sciopero aumentano la condizione di insicurezza per centinaia di migliaia di lavoratori che, di fronte allo spettro della disoccupazione, si trovano a dover scegliere tra lavori sempre peggiori, meno tutelati e meno pagati oppure a fare la fame.
E´ positivo il fatto che nel processo contro la ThyssenKrupp in corso a Torino, nonostante l´ostruzionismo dei legali della multinazionale, i padroni siano imputati per omicidio volontario e gli operai vengano riconosciuti come parte civile. Ma nell´azione giuridica a tutela della salute sul lavoro gli strumenti a disposizione vengono ulteriormente spuntati dal governo e dai padroni.
Infatti, l´attuale esecutivo ed i suoi ministri stanno conducendo un attacco pesante anche alle più piccole conquiste ottenute nel d.lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). Con il decreto cosiddetto “Milleproroghe” sono state rinviate di mesi misure importanti come la valutazione dello stress sul lavoro, l´obbligo di assicurare una data certa al documento sulla valutazione dei rischi (e relative sanzioni), il divieto di effettuare visite mediche preventive prima di assumere un lavoratore (in violazione dello Statuto dei lavoratori) e l´obbligo di comunicazione all´Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
Non solo. L´ultimo emendamento a questo decreto abolisce addirittura i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle aziende con meno di 15 dipendenti e rinvia di una anno l´applicazione di ogni norma in settori a rischio come il trasporto aereo, marittimo e ferroviario!
E intanto vengono licenziati gli RLS da De Angelis a Pianeta, da Palumbo ai delegati dell´Ilva ….
Con l´aggravarsi di una crisi sempre più pesante per i lavoratori e in un clima di totale restaurazione filo-padronale, le aziende investiranno sempre di meno sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure antinquinamento che da loro vengono viste come un mero “costo” su cui risparmiare. Così ai morti sul lavoro si aggiungono i morti per malattie professionali e quelle sul territorio da inquinamento
Di fronte a questo panorama non possiamo restare passivi, dobbiamo mobilitarci!
SABATO 18 APRILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO
PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO,
CONTRO LA SALUTE NEGATA E LA PRECARIETA’
A Taranto perchè l’lILVA è la fabbrica con più morti sul lavoro d’Italia, perchè è la città simbolo con più infortuni, malattie professionali tumori, inquinamento e devastazione dell’ambiente.
Riva è il padrone con più profitti d´Italia. Il padrone più processato in Italia per omicidi bianchi, inquinamento, truffa ed estorsione, mobbing e per il lager della “palazzina LAF” (operai stipati otto ore al giorno in una palazzina fatiscente, senza lavorare, per spingerli a lasciare ogni tipo di attività sindacale o accettare il declassamento del proprio livello raggiunto dopo anni di duro lavoro).
Una manifestazione ancora una volta da costruire città per città, posto di lavoro per posto di lavoro, con la chiamata a raccolta dei lavoratori, degli RSU e degli RLS, dei sindacati di base e di classe, della FIOM e del resto della CGIL, delle organizzazioni sindacali nazionali e locali, delle associazioni familiari, ispettori, tecnici della prevenzione, medici, giuristi, intellettuali e artisti; con delegazioni di lavoratori metalmeccanici, chimici, edili, dei porti, delle ferrovie, degli appalti. Le rappresentanze delle vertenze simbolo come la Thyssen, Porto Marghera, Fincantieri, la ex-GoodYear, ecc…Con la costruzione unitaria della partecipazione operaia, popolare, associativa di Taranto e di tutta la Puglia.
Per uno sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro.
Per il rafforzamento e l´elezione diretta degli RLS in ogni luogo di lavoro indipendentemente dalla sua dimensione.
Per l´estensione di tutti i diritti e le tutele minime ai lavoratori precari e a tutta la catena degli appalti e delle esternalizzazioni.
Contro la distruzione e per il rafforzamento del Testo Unico sulla Sicurezza.
Contro l´attacco alla contrattazione nazionale ed al diritto di sciopero.
Le adesioni vanno inviate a: manifestazione18aprile@gmail.com
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@domeus.it
Adesioni individuali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caiolo, familiare vittima appalto ilva Taranto; Vita Franco, familiare del Direttivo dell’associazione 12 Giugno Taranto; Ciro ARGENTINO, RSU FIOM-Cgil Thyssenkrupp (Torino); Riccardo DE ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Andrea FIORETTI, FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma); Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia (Roma); Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia (Roma); Luca Climati, RSU RdB-CUB INPDAP (Roma); Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia (Roma); Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A (Roma); Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Alberto Madrigali rls comune di Pisa; Salvatore Bonavoglia rsu cobas scuola normale superiore Pisa; Tiziana Pocelli sportello caf cobas Pisa; Francesco Votano giornalista RAI 1 Roma; Danila Bellini, regista documentarista Roma; Samantha Di Persio autrice libro Morti Bianche; Massimiliano MURGO, RSU Alternativa Operaia/FLMU-CUB Marcegaglia Building, Sesto San Giovanni (Milano); Irene ROSSETTI, collettivo Lavoratori Comdata Torino; Daniela CORTESE, RSU Telecom Italia Sparkle (Roma), Resp. Lavoro Fed. di Roma del PRC; Egidio BERTOLOTTI, Regione Lombardia; Antonello TIDDIA, RSU Carbosulcis; Catia GALASSI, Gerardo GIANNONE, RSU FIAT Pomigliano d’Arco (Napoli); Alessandra VALENTINI, giornalista; Marco Rizzo Parlamentare Europeo-PdcI -segr naz PdCI; Stefano PENNACCHIETTI, RSU/RLS Ferrovie, RFI, Roma; Eugenio MIELI, Donato Davide FABBRI, Consigliere Federale Nazionale dei Verdi, Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena (FC); Gualtiero ALUNNI Comitato Politico Nazionale PRC; Fernando Severini, ispett. Taranto inchieste ILVA; Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI e Maria Teresa MARINOSCI, ispettori del lavoro della Direzione prov.le di Taranto; Avv. Fausto SOGGIA nel processo contro Riva dell’ILVA, Foro di Taranto; Avv. Mario Soggia del Foro di Taranto; Fabio ZAYED, Fotografo, Roma; Federico GIUSTI, RSU Cobas, Comune di Pisa; Gianmaria VENTURI, RSA-RLS USI-AIT Coop. Sociale “29 Giugno”, appalto Università Roma 3; Roberto MARTELLI, RSA/RLS USI-AIT Coop Sociale Aspic, Roma; Marco VILLANI, RLS Banca Nazionale del Lavoro, Milano; Giggi DROMEDARI, Tecnico della Prevenzione, Delegato RSU Asl Rm G, Roma; Salvatore PALUMBO, operaio Fincantieri Palermo; Gesuina PILI impiegata, Nuoro; Francesco (Franceschino) NIEDDU impiegato, Nuoro; Luca Bosio resp comp L’Ernesto; Alessandro Marescotti, Ass. Peacelink; Giuseppe Moscato associazione Statte Futura, Alessandra Magrini, attricecontro Roma; Geni Sardo Coordinatrice dell’Area Lavoro e Società CGIL TS, Responsabile Coordinamento Donne Trieste; Pierpaolo Brovedani CGIL medici, Direttivo CGIL FP Trieste; Michele Gianbarba, presidente per la Costituente comunista del Molise; Roberto Pozzoli fotografo RC Novate milanese; Dott. Carucci coord. prov. Taranto Sindacato Medici Italiani; Franco Gentile segr. provinciale RC Taranto; Cosimo Borracino consigliere regionale Puglia; Anna Maria Bonifazi, associazione antimafia Libera, Taranto, Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto; Giovanni Pompigna, RC Taranto; Tonino D’Angelo, Presidente nazionale Medicina Democratica; Movimento di lotta per la salute; Sergio Manes (editore); Anna Maria Barbieri segr. PdCI Taranto; Marco Rovelli, scrittore autore di “LAVORARE UCCIDE”; Avv. Stefano PALMISANO, patrocinante cause vittime ILVA di Taranto e Petrolchimico di Brindisi; Chiaramaria Anastasia Avv. foro di Taranto, legale dell’associazione 12 giugno; Raffaele Trischitta, Segreteria Nazionale dello Snater; Francesco Fumarola, FLMU-CUB, Atesia (Roma); Lino Sturiale, segr.prov le PdCI Torino; per la Casa Editrice Zambon: Adriana Chiaia e Giuseppe Zambon; Marica Frustace e Miguel Jose’, Ferrara Gomez- comitato precari Edisu puglia Loria Danilo PRC Cinque frondi; Sandra Cangemi, giornalista, Milano; Riccardo Arena, RSU/RLS di Engineering Ingegneria Informatica di Roma; Roberto Vassallo RLS, FIOM Almaviva Finance Milano; Simone Giampaoli; Silvia Cortesi, FISAC CGIL MILANO; Sergio Ruggieri delegato R.l.s. FARAMACENTRO-JESI; Gualtiero (Walter) Caserta, assessore San Pietro in Casale (BO)Verdi per la Sinistra; Carmelo Inì Torino PRC-Responsabile Commissione Lavoro; Salvatore Bonadonna, pres. Collegio di garanzia del Prc; Paola Anello RSU scuola E. Setti Carraro Palermo Flcgil; Renato Caputo, docente, Roma; Mao Calliano segretario provinciale PdCI Torino; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo GC Roma; Claudio Ursella Resp. Organizzazione Fed. Roma PRC; Maurizio Perfetti RSU-FIOM Engineering Ing. Inf. di Roma; Riccardo Di Palma RDB Pubblico Impiego Borgomanero; Giuseppe Martelli Presidente USICONS; Claudio Petrelli Ispettore del Lavoro; Fabio di Valentino Tecnico della Prevenzione; Eugenio Trebbi RLS7RSU HP; Anna Maria Virgili Associazioni contro l’amianto; Franco Coppola pensionato PRC Roma; Michele Rubino Forlì; Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile; Simone Lops RSU FILCAMS CGIL Panorama Osti; Alessio Vittori CPF Roma; Stefano Paglia RSA Unicredit Roma; Stefania Iaccarino RSU Almaviva Contact; Daniela Colasanti RdB/CUB Enasarco; John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana; Giorgio Riboldi AL Cobas-CUB Regione Lombardia; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo Giovani Comunisti Roma; Marco Trasciani segretario PRC aeroportuali-membro CPF Roma; Roberta Fantozzi resp. Naz PRC Lavoro-; Bruno Castria delegato sindacale appalto Arsenale Taranto; Giuseppe Gentile segreteria SLC-CGIL Firenze; Salvatore Piccinni, tecnico ASL Taranto dell’associazione12giugno-partecipazione convegnisti amianto: Fulvio Aurora- segr. naz AIEA lavoratori emigranti Eternit di Niederumen; Dott: Maurizio Portaluri medicina democratica; Ignazio Barbuto coord. Naz. Federazione intesa; Vito Totire AEA; Alessandro Perrone – Fiom Eaton Monfalcone; Andrea Belli, Prc Acilia; Ciro Risolo CPR Lazio Rifondazione Comunista; Alessandro Giardiello responsabile nazionale Prc dipartimento luoghi di lavoro; Domenico Calderoni RSU SAT/FIALTEL Telecom Italia S.p.A.; Rsu/Rls Snater Emilia Romagna: Massimiliano Burioli RSU-RLS, Massimo Dotti RSU-RLS, Ilario Succi Cimentini RSU-RLS, Luigi Mezzedimi RSU, Carmela Losco RSU, Maria Rita Salvaggio RSU; Gennaro Loffredo resp. naz. scuola e formazione PRC; Vito Basile cons.comunale PdCI Taranto; Ciannarella Gaetano Telecom Italia SpA; Aldo Infuso segretario cittadino PDCI Palermo; Cons. Ivano Peduzzi, Capogruppo Rifondazione Comunista/Sinistra Europea – Consiglio regionale del Lazio; Assessore Davide Nistri Comune di Taranto; Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi;-Marco Bazzoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze.-Germana Villetti,donna, dipendente della Regione Lazio; Pileggi Leopoldo di Correggio (RE) RLS e membro del Comitato Giuseppe Coletti; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL rete 28 aprile Enea Brindisi; Giorgio Forti, di Medicina Democratica Milano;Anna Maria Virgili dei “Comitati e Associazioni contro l’amianto”; Doriana Goracci movimento donne; Michele Rizzi-Coordinatore regionale Puglia del Partito di Alternativa comunista; Giorgio Forti di Medicina Democratica Milano; Albani Valter delegato Fiom rsu-rls Officine Pietro Pilenga-Bergamo; Piergiorgio Tiboni segr. Naz. FMLU; Cefaro Luigi rls UTI Sparkle Roma; Giordano Roberto segr. FP Cgil Roma sud; Ilari Andrea PRC e RSU FLC Cgil; Benevento Manuela segr.FP CGIL Roma centro; Palumbo Giuseppe coord naz CGIL Ministero del lavoro; Giancarlo Ilari segr. circolo credito PRC Roma; Coni Tiziana circolo PRC Longo Roma; Rendina Elena INPDAP Roma; Anna Fedeli segr. regionale FLC-PRC Roma; Fabio Palmieri FIOM Roma nord-PRC Roma; Antonio Gentile coll. studentesco del Liceo Classico “G.Meli” di Palermo; Mauro Cimaschi Dir. Naz. PRC; Virginia De Cesare Esecutivo GC PRC Roma; Alessandro Mangiavacchi Circolo PRC Che Guevara Roma; Giuseppe Carroccia Segretario Federazione PRC di Roma; Claudio Di Cesare segr.circ PRC Pio La Torre Roma; Giorgio Cremaschi FIOM-R28A; Mattia Tampieri USI Ravenna; Gabriele Giustiniani Resp. Conoscenza Fed.di Roma del PRC;.Tonia Guerra consigliera PRC Provincia di Bari; Ugo BOGHETTA Responsabile Nazionale Dipartimento Lavoro PRC; Giuliano PENNACCHIO Dipartimento Nazionale Lavoro – Uff. Legislativo PRC; Maria Grazia DI SANTO Segreteria Dipartimento Nazionale Lavoro e Dipartimento Naz Trasporti PRC; Vito Meloni Dip.Naz.Sscuola PRCLOREDANA FRALEONE, RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE PER LA CONOSCENZA PRC-SE -DINA RIMAURO-MARA PLATONE, FRANCESCA VUOTTO- ANNA COTONEdell’uff. Segret. Politiche della conoscenza PRC-SE-STEFANIA BRAI, RESPONSABILE NAZ. CULTURA PRC-SE-FABIO de NARDIS, RESPONSABILE NAZ. UNIVERSITA’ E RICERCA PRC-Se-GENNARO LOFFREDO, RESPONSABILE NAZ. SCUOLA E FORMAZIONE PROF. PRC-SeElio Romano medico PRC Roma-Franco Pallone Resp.Dip. Casa e Welfare Fed. PRC di RomaAndrea Folchitto Coordinatore Giovani Comunisti di RomaRoberto Morea Segretario circolo PRC Trastevere Paolo Carrazza CPN PRCGiuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto
Adesioni collettive aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Associazione Legami d’acciaio operai e familiari ThyssenKrupp Torino; Assemblea Lavoratori Autoconvocati; Confederazione Cobas Taranto; Slai-cobas per il sindacato di classe; Comitato “5 aprile”, Roma; Confederazione Cobas, Pisa; lavoratori Coop sociali Ravenna; Sinistra Critica; Medicina Democratica Brindisi; Comitato di quartiere PaoloVI Taranto; PdCI Taranto; Rifondazione comunista Taranto; PRC Brindisi, Associazione antimafia Libera, Taranto; Comitato di quartiere città vecchia Taranto; l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia; Redazione del periodico “Lavoro e salute”; Coordinamento lavoratori e lavoratrici del terzo settore di Roma; Circolo PRC TLC (Roma); Unione Sindacale Italiana USI, nazionale e Federazione di Roma; Collettivo Lavoratori Comdata; FMLU-Cub Torino; Sindacato Lavoratori in Lotta per il Sindacato di Classe; lavoratori Istituto tumori Milano; SLAI Cobas Azienda Ospedaliera “Monaldi” di Napoli; Comitato No-Expo, Milano; Piattaforma Comunista; Proletari Comunisti; L’altra Lombardia – SU LA TESTA; Ravenna Viva; Rete antifascista Perugia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario; Associazione “Spot the Difference”; Teatro delle Ceneri, Bologna; Coordinamento milanese di solidarietà “dalla parte dei lavoratori”; Rete Nazionale RLS; Associazione Culturale Lineacinque, Molfetta (BA); Federazione Autisti Operai della regione Veneto, PRIMOMAGGIO Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati; Costituente comunista Molise; Red Block Ravenna; Collettivo Comunista (marxista-leninista) Nuoro; Red Block Palermo; Rete femminista e lesbiche Sommosse, Perugia; Coordinamento donne Trieste; Centro Culturale e delle Edizioni “La Città del Sole”; Snater-TLC; rivista Guardare Avanti! Edizioni Lavoro Liberato; Arci Taranto; presidio Permanente No Discariche Grottaglie-San Marzano TA; A. Gramsci dei comunisti italiani di Rho (MI), PRC Geymonat Milano;PRC “Fratelli Cervi” di Ponte Mammolo Roma; il Network per i diritti globali di Barletta; Comitato precari Edisu Puglia; FedUdine USI AIT; Redaz Periodico Lavoro e Salute Torino; Coop. Owen Monteiasi (Taranto); CSOA Cloro Rosso Taranto; Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce; Prc Sez. Pajetta Taranto; Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto; gli operai di Alternativa Sindacale della Fiat-SATA di Melfi; Circolo FS PRC di Roma; USI AIT Di Verbania e di Milano; Rete 28 aprile CGIL-Taranto; Circolo aeroportuale PRC Roma; Contramianto Aea nazionale; Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona; RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone (Roma); Associazione culturale “Indipendente” Veneto; gruppo di lavoro tutela dei diritti dei lavoratori della Val Basento ex esposti amianto AIEA Vba; Prc Acilia Pio la Torre; segreteria regionale SNATER Emilia Romagna; i cobas Inpdap; Associazione Marxista Unità Comunista; Movimento Campano per la Costituente Comunista; cittadinanza attiva Pulsano (TA);Rete 28 aprile CGIL Puglia; Comitato Madri per Roma Città Aperta di Roma; Comitato Giuseppe Coletti; Comitati e Associazioni contro l’amianto; Centro Occupato Autogestito T28 via dei Transiti 28 Milano; Partito di Alternativa comunista Puglia-Associazione Babele Grottaglie TA; Collettivo autonomo antifascista di Seriate-Bg; CUB nazionale; Circolo Operaio Jonico Taranto; Fiom Trieste (segretario generale Antonio Saulle); F. P Trieste (segretario Generale Marino Sossi); Area Progrmmatica Lavoro e societa’ Trieste (coord. Geni Sardo); 28 aprile Trieste (coord. Marco Gregori); AIL Taranto (Associazione Italiana per le Leucemie); Partito Comunista dei Lavoratori; SdL intercategoriale coordinamento nazionale; _Cub Federazione campana- comitato no centrale di modugno bari-
Appello locale
Costruiamo per il 18 aprile a Taranto una grande manifestazione nazionale contro i morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento,
per il lavoro contro cassintegrazione, precarietà, licenziamenti.
La Rete nazionale per la sicurezza dei posti di lavoro, formata da operai, delegati, Rls, familiari, organizzazioni sindacali e politiche, comitati per la salute, ispettori, medici, giuristi, artisti, ecc., per fermare quella che è una vera e propria guerra contro i lavoratori dato che provoca 1400 morti ed un milione di feriti l’anno, all’interno delle mobilitazioni contro queste stragi ha indetto e promosso a Taranto per il 18 aprile una seconda manifestazione nazionale (dopo quella del 6 dicembre 08 a Torino ad un anno dei morti della Thyssen). L’individuazione del nostro territorio per questa mobilitazione non è ovviamente casuale, dato che siamo ai primi posti in Italia, e non solo, nel combinato fra morti e feriti sul lavoro, morti e malattie da lavoro (basti pensare all’amianto) e morti e malati da inquinamento industriale. I numeri in questo senso sono agghiaccianti.
Crediamo che questo territorio debba cogliere questa nuova occasione per rialzare la testa e invertire la rotta.
Da troppo tempo e per troppo tempo abbiamo assistito ed assistiamo su questi drammatici problemi a vergognosi balletti ed ipocrite compatibilità fatte sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Tranne lodevolissime, ma rare eccezioni, nelle istituzioni, nella politica, nei sindacati, nella magistratura, nei mezzi di informazione, tutti sono stati e sono proni nei confronti dei poteri forti rappresentati da Ilva, ma anche da Eni, Cementir, ecc., che hanno utilizzato l’ignobile ricatto occupazionale per imporre in fabbrica il lavoro in ogni condizione e all’intero territorio la produzione al di sopra della vita umana.
Con la manifestazione facciamo una scelta di parte senza mediazioni o infingimenti: o si sta con i lavoratori e la popolazione, o si sta con chi provoca morti, feriti, malattie ed inquinamento in nome del dio denaro e del dio profitto.
Questa manifestazione è diversa perchè pone al centro la fabbrica e i lavoratori come protagonisti di questa battaglia. La manifestazione è contro la flessibilità oraria e lavorativa, la precarietà lavorativa, la dilagante cassintegrazione, i salari da fame, il ricatto occupazionale, la totale inapplicazione delle norme sulla sicurezza e per la tutela ambientale per gli interessi e i profitti di pochi a discapito della vita dignitosa, della sicurezza lavorativa ed ambientale, della salute di molti.
Il comitato promotore e la manifestazione è aperta all’adesione e alla partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali e politiche, dei delegati ed Rls, associazioni ambientaliste, intellettuali e personalità delle istituzioni e del mondo della cultura e dell’informazione e a tutte le strutture organizzate, associative ed ai singoli cittadini.
Tutti insieme vogliamo che la manifestazione del 18 aprile sia costruita in fabbrica e fuori, casa per casa, quartiere per quartiere, paese per paese; tutti sono chiamati a partecipare con le proprie bandiere e il proprio portato politico e culturale, la pari dignità di tutti i soggetti, associati e singoli, che si battono senza se e senza ma per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e nei territori, per avere più lavoro e meno inquinamento , contro la precarietà del lavoro e della vita e contro la logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo e della terra.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
e-mail: bastamortesullavoro@domeus.it
Il Comitato cittadino promotore – manifestazione 18 aprile
per adesioni, informazioni, materiali:
manifestazione18aprile@gmail.com
info per Taranto: tel 3471102638 – 3387043878 – 3384981720
Adesioni locali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caliolo – moglie dell’operaio appalto ilva morto il 18 aprile 2006
Vita Franco del Direttivo dell’associazione 12 giugno- familiari vittime Ilva
L’assemblea regionale pugliese del Patto di Base (Cub-RdB, SDL Interc., Confederazione COBAS)
Dott. Angelo Carucci – segretario provinciale Sindacato Medici Italiani
Giuseppe Moscato- dell’Associazione Statte futura
Gruppo ispettori del lavoro Taranto- iscritti a diverse organizzazioni sindacali, Fernando Severini- ispett. Taranto inchieste ILVA – Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI, Maria Teresa MARINOSCI; a
Avv. Fausto SOGGIA, legale nel processo contro Riva dell’ILVA – Foro di Taranto;
Avvocato Mario Soggia- foro di Taranto;
Comitato di quartiere Paolo VI
Slai cobas per il sindacato di classe
Confederazione cobas
Alessandro Marescotti, presidente Peacelink
Cosimo Borracino, consigliere Pdci – Regione Puglia
Franco Gentile segretario provinciale Rifondazione comunista
Gruppo operai Ilva Fiom – elenco nominativo
Giovanni Pompigna, RC Taranto
Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto
Chiaramaria Anastasia, Avv. foro di Taranto- legale ass. familiari 12 giugno
Ciro Manigrasso, Componente della Segr. Prov.le del P. d. C. I. di Taranto
Associazione antimafia Libera- Taranto
Gigi Pulpito RSU Arsenale Taranto
gruppo lavoratori Arsenale Taranto
Arci Taranto
Sinistra critica
Rifondazione Comunista,
Partito dei Comunisti Italiani
Proletari comunisti
Anna Maria Barbieri segr. Prov.le Taranto del PdCI
Coop. Owen Monteiasi (Taranto);
CSOA Cloro Rosso Taranto
Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce;
PRC Sez. Pajetta Taranto;
Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto;
Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile
Bruno Castria- delegato sindacale appalti Arsenale Taranto
Rete 28 aprile CGIL-Taranto
Comitato di quartiere città Vekkia, Presidio Permanente No Discariche, Associazione 12 giugno familiari vittime dell’ilva confermano la presenza alla manifestazione del 18 Aprile 2009;
Contramianto Aea Taranto
Salvatore Piccinni tecnico ASL Taranto;
l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia;
Vito Basile- consigliere comunale PdCI Taranto;
cittadinanza attiva Pulsano (TA)
Davide Nistri Comune di Taranto;
Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto;
Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi
Associazione Babele Grottaglie TA
Circolo Operaio Jonico – Taranto
Associazione Italiana per le Leucemie (AIL)- Taranto
Giuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto”
Io c’ero…Il corteo partì dal rione Tamburi, a nord della citta’, collegato alla Città Vecchia dal Ponte di pietra. E’ il quartiere di Taranto che vive l’invadente presenza dell’industria siderurgica. Dirigemmo verso la Città Vecchia… fu come attraversare una città fantasma. Non conoscevo Taranto, ma il primo pensiero fu: ” li abbiamo lasciati soli”. C’erano case sigillate, perchè semicrollate…con i locali a livello strada utilizzati per attività commerciali. Passammo davanti al castello Aragonese, attraversammo il Ponte di Pietra Sant’Egidio per concludere su piazza Giuseppe Garibaldi, dove si susseguirono le testimonianze dei famigliari delle vittime sui luoghi di lavoro, dei comitati promotori e dei licenziati…
Qui, un po’ di foto della manifestazione .
Da quando sono entrata nell’U.S.I. – Unione Sindacale Italiana, ne ho viste di situazioni in cui i lavoratori non parlano perchè ricattabili…ma che restano sempre soggetti a rischi di cui, magari, non sono neanche consapevoli.
Non voglio fare l’elenco…anche perchè credo  basti leggere bene quanto è successo a L’Aquila…per capire quali e quanti ricatti devono esserci stati dietro la costruzione di quegli edifici…che sarebbero dovuti essere antisismici…con la sabbia come inerte!…Ma ci basti anche  vedere questi dati relativi l’Ilva, ricavati da un post di Francesca Mannocchi: “Solo qualche dato: l’Ilva è di proprietà di Emilio Riva, il padrone più processato in Italia per morti ‘bianche’, inquinamento, truffa ed estorsione e per il ‘lager della palazzina LAF’ (operai stipati otto ore al giorno in un edificio fatiscente senza lavorare per spingerli a lasciare l’attività sindacale o accettare il declassamento della propria posizione dopo anni di lavoro). All’Ilva dalla metà degli anni Novanta sono morte 44 persone, a dicembre dell’anno scorso i cassaintegrati sono diventati più di 4000 su un totale di 12 mila operai; al contempo l’ILVA produce il 92% della diossina italiana e l’8,8% di quella europea. In dieci anni  leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 30-40%.”
Io spero solo in una cosa: che ci svegliamo!Noi italiani dobbiamo svegliarci!sono convinta che ognuno di noi abbia un parente morto o infortunato sul lavoro…o magari che ha manifestato un tumore…che solo tra 50 anni sapremo essere provocato dall’amianto (come a Casale Monferrato) o dal benzo(a)pirene (come nel rione Tamburi di Taranto). Sveglia!
P.S.: Domani, 17 agosto 2012,  ci sarà un corteo a sostegno dei lavoratori e del GIP Patrizia Todisco…sotto attacco…per aver svolto il suo lavoro. Se il ministro Cancellieri si fosse interessata prima…insieme a tanti suoi predecessori…oggi la nostra economia non sarebbe da considerare  “a rischio” a fronte di una scelta che riguarda sicurezza, salute e tutela ambiente. E per concludere…mi chiedo…Ma perchè mi stupisco ancora?!…questo è il Paese in cui il prof. Di Bella fu, praticamente, cacciato, denigrato, deriso dalla comunità scientifica …e quasi perseguitato da un Ministro della Sanità...che ancora siede in Parlamento…e oggi…lo IEO …e Veronesi in primis, lo hanno dovuto ammettere: Di bella aveva ragione…quante vite avrebbe potuto salvare o, più semplicemente renderne più dignitosa la fine, quel vecchietto con i baffi?…Io non credo di volere più QUEST’Italia…
“…e quante morti ci vorranno perchè Egli sappia che troppe persone sono morte?…La risposta soffia nel vento…”

MA SOBRIAMENTE…JATEVENNE!!!

Dal 2007, con la sentenza n. 27966, la Cassazione ha decretato che dire “vaffanculo” pubblicamente non è offensivo…almeno a livello penale…Ma nel 2010…ha sparigliato nuovamente le carte…Fatta questa premessa…ora parliamo…Per esempio…di una parata…militare…Quella del 2 giugno…2012. Nel 2010… avevo preso le distanze dal Presidente Napolitano…Oggi non mi pento affatto delle mie parole dell’epoca. Non ci siamo. Non ci siamo proprio: la parata si fa…ma sobriamente…Mentre tutta l’Italia chiede che venga sospesa per consentire di devolvere i fondi alle popolazioni terremotate dell’Emilia…che, probabilmente, durante il passaggio delle Frecce Tricolore non potranno sospirare pensando all’unità del Paese…visto che staranno da soli a ballare, all’ennesima scossa, strumentale o no,  sulle macerie delle proprie case. Il Presidente è lo stesso che ha nominato il tecnico Monti (NON MI E’ PARENTE!!) per salvare il Paese…quel tecnico che nomina un Ministro (Di Paola) che prevede un taglio (di personale…non di armamenti) nelle Forze Armate di 40.000 “esoldati“. Uhmmm…fammi pensare…chissà con che umore sfileranno quei militari oggi…sapendo che magari l’anno prossimo verranno gentilmente rimandati a casa…perchè…per loro…la riforma Fornero dei pensionamenti tardivi non c’è…siamo rimasti alle Baby pensioni…Eppure…qualcuno che “resiste” c’è…: I Vigili del Fuoco, sindacalizzati…con USB (Unione Sindacale di Base) chiedono di non sfilare…ma di andare ad offrire la loro professionalità alle popolazioni terremotate…Ovviamente la parata si fa…Sobriamente…Grazie signor Presidente…adesso si che mi sento più Italiana!! E i rimborsi elettorali??? Giovanni Favia del “Cinque Stelle” ha provato a chiedere ai colleghi tutti del consiglio Regionale (EMILIA-ROMAGNA) di devolvere la rata che si pagherà a luglio del 2012 dei rimborsi elettorali alle popolazioni colpite dal terremoto…Bocciato!!!Sarebbe stato troppo chiedere S O L I D A R I E T A’ (e non solo sobrietà) vera…e non a parole?…il dato meraviglioso da registrare riguarda IDV…dissociati a livello locale rispetto le indicazioni del loro Presidente…In Consiglio Regionale votano contro…mentre il loro Presidente dichiara a mezzo stampa che i rimborsi elettorali vanno devoluti ai terremotati…Ma perchè non si mettono d’accordo prima su una linea politica da portare avanti a livello locale e nazionale? ma?! E devo dire che anche questo atteggiamento va ringraziato…mi sento sempre più Italiana…In ultimo…l’apoteosi dell’italianità mediocre…l’ho scoperta da poco…: LE DIMISSIONI, INDOTTE, DEL COLONNELLO DELLA GUARDIA DI FINANZA UMBERTO RAPETTI. Colpevole…di saper fare bene il suo lavoro. Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato che gli uomini che servono fedelmente lo Stato…ritenuti pericolosi dallo Stato stesso…da quella parte deviata di Stato…non vengono più fatti saltare con il tritolo…Vengono messi all’angolo, a volte alla berlina…infamati e costretti a lasciare lavori che portavano avanti egregiamente nell’interesse della collettività. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, con Clementina Forleo, con Gabriella Nuzzi, con Luigi Apicella ed infine con Gioacchino Genchi…destituito! Umberto Rapetti ha avuto l’unica colpa, probabilmente, di ficcare il naso dove non avrebbe dovuto…ma era il suo lavoro…noi Italiani…quelli sobri davvero…ma tutto l’anno…(perchè a fine mese ci arriviamo con una laurea in matematica ed una in economia e commercio per far quadrare i bilanci famigliari)…ebbene quel lavoro per cui noi lo pagavamo…lo ha portato a doversi, mestamente, dimettere. Colonnello, se avessero dato retta alle Sue indagini, alle Sue sanzioni…ora questo Paese non starebbe alla frutta…perchè 98 MILIARDI di euro…a questo Stato in ginocchio avrebbero fatto davvero comodo…Ma è meglio continuare a far inginocchiare le classi più povere…che infierire sulle povere lobbyes…del gioco d’azzardo…Eh si…questa è proprio un’Italia sobria…Un’Italia da cui, per la prima volta, sento il desiderio di andarmene…Ma è un attimo. Poi ci ripenso…e mi dico che non sono io quella che dovrebbe andare via. Ma sono loro che dovrebbero essere cacciati via, essere mandati a…AH NO!…non posso…la Cassazione ha le idee confuse a riguardo…Va beh, avete capito…JATEVENNE!!!

Ciao Melissa

19 maggio 2012. Un giorno come tanti…anzi, meglio. Oggi si sposano Marco e Martina, in qualche modo ho delle responsabilità: li ho presentati io. Per telefono. E’ una gioia vedere i loro volti radiosi. Due cuccioli. Una cerimonia bellissima. I saluti tra la cerimonia ed il pranzo. E la telefonata. Si, la telefonata di Patrizio, sconvolto. “Hai sentito cosa è successo?”. E io, “no, ero ad un matrimonio”. E mi racconta della barbarie delle bombe davanti ad una scuola. “TRE BOMBOLE GPL DAVANTI UNA SCUOLA DI BRINDISI FATTE SALTARE CON UN TELECOMANDO! E’ MORTA UNA RAGAZZA! 16 ANNI! CHIAMA TUTTI! DOBBIAMO FARE QUALCOSA! DOBBIAMO VEDERCI IN PIAZZA!”. Un momento, un lungo momento di smarrimento. Ero in macchina perchè volevo ricaricare un po’ il cellulare. Però aveva ragione Patrizio. Bisognava chiamare tutti! Non bisognava rimanere inermi di fronte questo atto disumano. Mentre pensavo a cosa si potesse fare, immaginavo gli altri ragazzi, gli altri studenti, cercavo notizie e il pensiero correva ai genitori di Melissa. Nessuno dovrebbe provare un dolore simile. Faccio parte del Movimento Agende Rosse nato grazie a Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, di cui tra due mesi ricorre il ventennale della morte nella strage di via D’Amelio a Palermo…E non si poteva mancare. Ci siamo allertati tutti: Beatrice, Federica, Angelo. Una situazione paradossale: io seduta al tavolo del pranzo nuziale e il telefono rovente di sms e mail. L’incantesimo si era rotto. Eppure non potevo smettere di guardare i volti felici di Marco e Martina. E, forse anche per questo ho deciso di correre a Roma come ho potuto. I nostri ragazzi: dobbiamo proteggerli con tutte le nostre forze. Nel frattempo il sindaco Alemanno aveva annullato la Notte dei Musei ed io non sarei neanche dovuta andare a lavorare dopo. Ancora elegante e con i tacchi, ho fatto lo slalom tra i sampietrini e sono arrivata al Pantheon. Alle 18.45, la piazza era già piena. Mi è stato fatto fare l’intervento dal palco come Agende Rosse…ed è uscita una grande rabbia contro questa vigliaccata! Tanto che quando sono scesa si è avvicinato un ragazzo di Firenze e mi ha detto “io ho vissuto via dei Georgofili”. Ho continuato a girare nella piazza in trance, lacrimando qua e là. Salutavo i visi amici e la domanda su tutti i loro volti era “perchè”???PERCHE’???? io non lo so il perchè. Ho sentito subito le interviste al Procuratore Grasso ed al Procuratore Caselli. Hanno parlato di terrorismo, di terrorismo mafioso. Per me è barbarie. E l’unica cosa che voglio davvero è che nessuno si faccia scivolare addosso quanto accaduto. Ci hanno toccato i ragazzi, i figli. E lo hanno fatto in una maniera talmente spudorata che nessuno deve dimenticare. Anzi…secondo loro, secondo chi ha preparato l’attentato (come dice anche Giorgio Bongiovanni di Antimafia Duemila)…ora…potrebbe esserci una nuova strategia della tensione. Dovremmo avere tutti di nuovo paura di tutto? NO! NO GRAZIE! Peppino Impastato ha detto “La mafia è una montagna di merda”!…i nostri figli lo devono imparare con le prime parole. Ai bambini insegniamo: “non toccare questo o quello! è cacca!”…Ai ragazzi…dobbiamo insegnare, proprio questo “la mafia è una montagna di merda”!. E se un giorno si dovesse scoprire che non è stata la mafia, o la Sacra Corona Unita a uccidere Melissa ieri…noi dovremo essere orgogliosi di noi stessi ugualmente: perchè siamo Italiani che  ieri non sono stati in silenzio. E non ci staremo mai più. Perchè è il silenzio che uccide. Ciao Melissa.

Corsi e ricorsi…

Fino a due anni fa non avrei mai pensato di ritrovarmi dietro uno striscione con nomi importanti come quelli di Salvatore Borsellino o Sonia Alfano o Gioacchino Genchi. Eppure è successo. Importanti non per la fama, ma per il ruolo. L’iperbole della mia vita mi ha portato accanto a loro nella battaglia più importante: quella contro la mafia.
Le mie battaglie per il mondo del lavoro avevano solo sfiorato il mondo del pizzo, quando nel ’97/’98 conobbi i miei colleghi LSU (lavoratori socialmente utili) del sud, che versavano l’obolo anche solo per rientare nelle selezioni.
Ovviamente una volta entrati – era una forma di ringraziamento per chi li aveva aiutati – versare una quota del già miserrimo sussidio INPS. Ma si sa, la vita è strana e fino a che non si arriva al capolinea non si capisce perchè certe cose ci siano accadute. Con gli anni sono diventata fatalista, mi lascio andare al caso: cerco di non farmi scalfire da tutto ciò che mi accade e procedo, tenacemente, verso gli obiettivi prefissati.
Non sempre mi riesce di rimanere tranquilla, ma mi applico. Oggi, dico questo perchè mi è capitato sotto gli occhi un interessante post sul sito dell’Associazione Caponnetto riguardante dei manifesti affissi per Roma dalla sigla “CUORE AZZURRO”. A voi la lettura e le considerazioni. Io, di mio, aggiungo solo questo e lo “strano caso” di Fondi, quando il ministro Maroni ne propose lo scioglimento a seguito della relazione del prefetto Frattasi ed il presidente del consiglio disse che, praticamente, non serviva “non essendoci nessun avviso di garanzia…”
Mi chiedo come si debba praticare nella realtà, e non solo sui manifesti, la lotta alla mafia…

Paolo vive!

Ci dovevate stare: per capire cosa è successo… ci dovevate stare. In via d’Amelio, a Palermo, il 12 dicembre è successa una cosa straordinaria: Paolo Borsellino è tornato a vivere! Nei rami dell’ulivo nato da una terra bagnata con il sangue del sacrificio di Paolo e dei suoi ragazzi e nei cuori di tutti quelli che sono stati presenti e che, tenendosi per mano, hanno manifestato la loro vicinanza ad una terra martoriata come quella siciliana. Io, Palermo, è la seconda volta che la vedo. Almeno in quest’occasione sono riuscita ad avere piccoli squarci di quotidianità…e mi sono chiesta perchè, parlando con emeriti sconosciuti del perchè fossi lì… tutti mi hanno detto “fate bene”!? Il migliore è stato un tassista che mi ha detto che ce ne vorrebbero di più di iniziative come quella di via D’Amelio o come quella del pomeriggio, cui hanno partecipato Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Benny Calasanzio, Gioacchino Genchi, Gianni Lannes, Petra Resky e tanti altri che, quotidianamente danno il proprio contributo per lottare la mafia, le mafie.
C’è stato anche un bell’intervento del presidente IDV Antonio di Pietro, in cui ha rafforzato l’idea delle candidature provenienti dalla società civile alle prossime regionali in tutta Italia. E’ un segnale fortissimo: perchè la criminalità si comincia a combatterla con comportamenti trasparenti e strategie ben definite, anche nei partiti.
Finchè ci sarà questa confusione, per cui Fini dice cose di sinistra, la sinistra è sparita e persiste un partito nato su fondamenta veramente pericolose. Il rischio di avere infiltrati criminali nelle liste ci sarà sempre.
IL contributo che può dare la società civile A questi percorsi di rinnovamente, è immenso. Ed avere avuto l’opportunità di essere presente ad una giornata come quella del 12 dicembre 2009, iniziata con una tappa spirituale e terminata con un incontro che ha fornito informazioni e impegni è stata una delle mie fortune: un altro tassello di un cammino, si, tortuoso, magari in salita, ma meraviglioso! e spero di condividere, giorno dopo giorno, questa salita, con più gente possibile. Oltre che con i miei meravigliosi amici di sempre…che credono nella nuova RRRESISTENZA!

Presidio in via D’Amelio

Sono ormai due anni che mi sono ritrovata proiettata nelle battaglie al fianco di Sonia Alfano, Salvatore Borsellino o lo stesso Gioacchino Genchi che, in questi giorni, ha fatto uscire il suo libro-verità.
Il 19 luglio di quest’anno ero scesa a Palermo per fare muro contro quelle false istituzioni che avessero voluto commemorare, in realtà violandone la dignità, Paolo Borsellino ed i suoi agenti di scorta in via D’Amelio.
Ora mi ritrovo a tornare. Felice. Perchè, in questi quasi sei mesi, tante cose sono cambiate: è nato un nuovo popolo…IL POPOLO DELLE AGENDE ROSSE. Sonia Alfano, in qualità di europarlamentare, è riuscita a portare in Europa le tematiche per cui noi l’abbiamo votata. Si sono sbloccate memorie inceppate da 19 anni…
Insomma, questo 2009 lo ricorderemo. Domani, però, voglio viverlo pienamente: dalla mattina alla sera! Arriverò stremata a Palermo, perchè sono reduce da una tre giorni intensissima… ma ci credo davvero. Io credo davvero che tutti insieme possiamo cambiare questo stato di cose. Dobbiamo. Alle 11 tornerò in via D’Amelio, insieme al Popolo delle Agende Rosse, con Salvatore Borsellino, per lasciare il mio biglietto e per far far vivere il nome di Paolo e dei suoi agenti di scorta.
E domani pomeriggio, a partire dalle 16, sarò all’ex deposito Locomotive per il seguente evento: “L’Alba di una nuova resistenza. Informazione, politica, denuncia”.Invito tutti i palermitani a fare un atto di coraggio: venite a sentire quello che vi verrà detto da chi, quotidianamente, combatte per cambiare Palermo e l’Italia… e date il vostro contributo partecipando!!!