Finalmente qualosa è successo, qualcosa che mi da speranza, ossigeno. Qualcosa che mi fa pensare che ce la possiamo fare: il 5 dicembre 90.000 persone secondo la Questura si sono date appuntamento indossando simboli viola per ricordare l’autodeterminazione dei popoli, e per chiedere le dimissioni di Berlusconi.
La realtà è che san Giovanni è stata invasa da centinaia di migliaia di persone di tutti i ceti e di tutte le età, unite da uno solo filo: quello che riconduce alla libertà. Sono anni che questo paese è stato silenziosamente condotto ad una sorta di subdola dittatura. Se non sei come dicono loro… sei finito!
La nostra Costituzione che ci dava tutti uguali sin dalla nascita è stata calpestata in più occasioni. Quella che viviamo oggi è una falsa libertà. A differenza di alcuni paesi del terzo mondo in cui capisci di non essere libero, qui non lo capisci fino a che non ci sbatti in prima persona. Siamo in un momento in cui: davanti la legge non siamo più tutti uguali, in cui il lavoro non è un diritto per tutti, in cui la casa non la possiamo avere tutti. le cure sanitarie non sono per tutti. E non parliamo, poi, della libertà di informazione: azzerata! E questo perché??? Perché chi ci governa non pensa alla “cosa pubblica”.
Non resta che salvarci da soli. Resistere! Come ci sta insegnando Salvatore Borsellino con il suo grido “RESISTENZA!”, ogni volta che da un palco ricorda quel che è stato fatto a suo fratello ed alla sua scorta.
RESISTERE ogni volta che cercano di farci dimenticare quello che è successo ad Attilio Manca o a Beppe Alfano.
Io non posso che ringraziare quotidianamente persone come Sonia Alfano, oggi europarlamentare, da sempre impegnata a portare in giro per l’Italia la storia di suo padre e di tutti quelli che la mafia ha ucciso.
Sono persone come lei, che siamo riusciti ad eleggere, che mi danno la forza di continuare ogni giorno la mia ricerca di libertà. Quella vera.
Per l’ennesima volta ho potuto realizzare un mio momento di gioia profonda grazie alle persone in cui credo.
Per Salvatore Borsellino, Sonia Alfano, Gioacchino Genchi e Gianluca Manca farò il nome ed il cognome per ringraziarli di tutto quello che fanno… sempre.
Per altri farò solo il nome. E’, però, grazie a loro che le AGENDE ROSSE il 5 dicembre hanno avuto un altro momento di affetto profondo e di incontro importante. Le AGENDE ROSSE SONO STATE AL NO B DAY, E SI E’ VISTO!!!
Comincio, quindi, con il ringraziare Beatrice e suo marito Francesco e Stefano (sempre in prima linea), Diego, le tre Federiche (ognuna per un motivo diverso), Vilfred (per avermi dato l’abbraccio promesso), Patrizio, Valerio e Serena, Roberto, Lady Ma, Alessandra, Andrea, Francesco (Perugia), Nicla e tanti, ma tanti altri. Ringrazio tutti quelli che sono venuti al gazebo anche solo per dare un abbraccio o un bacio o per farsi vedere in faccia…come Dany Donno. E’ il bello di Facebook, ti sembra di conoscerti da sempre. In ultimo ringrazio due persone, due pilastri per il nostro spezzone di corteo: Sebastian, senza di lui sarebbero mancate le coreografie ed i cori e si è speso fino all’ultimo secondo. E… un altro Francesco: senza di lui il nostro striscione sarebbe stato un ostacolo e sarebbe stato sempre ondulato. E, senza di lui, non so come avremmo fatto a far arrivare Salvatore al palco. Grazie!
E’ solo l’inizio…e non è una minaccia. E’ una promessa. L’adrenalina accumulata ieri, non la dobbiamo disperdere. Dobbiamo continuare questo cammino che ci porterà verso IL FRESCO PROFUMO DI LIBERTA’!
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La causa lo merita
Il 5 dicembre è sta arrivando. Il popolo della Rete si prepara a scendere nella realtà! Ci sono ancora tanti dubbi intorno a questa manifestazione spontanea… ma siamo tutti pronti.
Perchè la causa merita! I dubbi si sviscereranno dopo. Molti li ha sollevati Salvatore Borsellino con il suo post “Palchi e palcoscenici“. Ho respirato l’amara delusione di Borsellino nel capire che se scaletta di interventi ci sarà resterà segreta. D’altronde il comitato lo ha fatto capire in tutti i modi. Ancora non capisco, ma mi adeguo. Perchè la causa lo merita. Ho deciso che parteciperò al No B day, stando in mezzo alle agende rosse, quello, si, un movimento spontaneo che non ha problemi a dire
cosa fa, come lo fa e quando lo fa.
Tutti sapevano che le agende rosse sarebbero scese a Roma il 26 settembre e tutti hanno saputo con anticipo chi sarebbe salito su quel palco. Su Facebook c’è l’evento. E, sempre su facebook, c’è il gruppo il cui fondatore è Salvatore Borsellino “PER UNA NUOVA RESISTENZA“.
Attraverso questo gruppo ho potuto dare anche il mio contributo per la logistica. E le agende rosse si sono date appuntamento in Piazza della Repubblica, lato Basilica Santa Maria degli Angeli, a partire dalle 13: ci sarà un gazebo con le agende rosse e la possibilità di lasciare un biglietto, per chi non potrà partecipare fisicamente, da portare al NATALE DELLE AGENDE ROSSE, l’appuntamento che ci siamo dati per addobbare l’abero di via D’Amelio.
Qui trovate
l’evento su Facebook e questo è sito ufficiale.
Concludo invitandovi a partecipare compatti con le agende rosse… perché la causa lo merita!
Serenetta Monti candidata alla regione Lazio
Ho deciso di accettare la proposta di Italia dei Valori a candidarmi come indipendente alle prossime elezioni regionali del Lazio, che si terranno a fine marzo 2010.
Quest’estate ho ricevuto una telefonata dal coordinatore del partito nel Lazio, il senatore Stefano Pedica, che mi voleva incontrare per parlare dell’intenzione di una mia candidatura alle regionali discussa con il Presidente Antonio Di Pietro.
Sono andata all’incontro: mi è stato detto che Italia dei Valori intendeva proseguire sulla strada del coinvolgimento della società civile iniziata con le candidature di Sonia Alfano e Luigi de Magistris alle europee. Per il Lazio Sonia Alfano e Stefano Pedica hanno indicato me come possibile candidata a consigliere regionale.
La mia storia parla per me e spiega la mia decisione di accettare. Ho sempre lottato, come rappresentante di un sindacato autorganizzato, per i diritti dei lavoratori; non ho perso un’occasione per gridare la voglia di legalità e concordo con Antonio Di Pietro quando dice che per cambiare questo Paese servono sia l’impegno civile dei cittadini che quello all’interno delle istituzioni. E’ con questo spirito che ho condotto il mio impegno sindacale, ho organizzato e partecipato alle manifestazioni per de Magistris, ho contribuito a organizzare i V-Day e, vincendo le primarie dell’associazione, sono stata candidata sindaco per gli Amici di Beppe Grillo l’anno scorso. E’ con questo spirito che insieme al Popolo delle Agende Rosse presto la mia voce a Salvatore Borsellino per gridare la richiesta di verità sulle stragi del 1992 e 1993.
Insomma: non voglio avere etichette, se non quella della candidata indipendente. Voglio poter ascoltare tutti, anche per non avere debiti di riconoscenza verso qualcuno.
Nei prossimi giorni pubblicherò quelli che saranno i miei impegni. Vi anticipo che:
- voglio portare nel consiglio regionale un presidio di quelle battaglie di respiro nazionale che hanno determinanti riflessi anche sulla vita dei laziali;
- voglio costringere la Regione ad affrontare alcune specifiche vicende del Lazio che i cittadini conoscono bene ma che sono ignorate (per connivenze, opportunità o interessi) dalle istituzioni;
- voglio coinvolgere tutti i cittadini nella proposta delle soluzioni di gestione della Regione, prima delle elezioni e, soprattutto, se dovessi essere eletta.
Dovrò convincere molte persone a scrivere “Serenetta Monti” sulla scheda elettorale, senza che rimangano poi deluse. Avrò bisogno dell’aiuto di tutti quelli che condividono quello che ho appena scritto potendo garantire, in cambio, solo l’impegno a portare questi valori nel consiglio regionale del Lazio. Spero che sarete in tanti!
Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.
“Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”
Nessuno tocchi le Agende Rosse
Lo hanno rifatto! Più uno chiede informazione corrispondente ai fatti accaduti per potersi fare una propria opinione, più dai giornali di regime arrivano informazioni parziali, preconfezionate, atte a porgere ai nostri cervelli, già sotto assedio quotidiano dalle televisioni di regime, un’opinione pre-confezionata.
Oggi è successo di nuovo: ieri sono andata al Maschio Angioino di Napoli, dove si è tenuta una due giorni su “Questione etica e morale nelle istituzioni”. Sono state pronunciate, dall’On. Di Pietro, parole chiare: “Se Luigi fosse il Presidente del partito, io sarei d’accordo con lui”, riferite, ovviamente, a Luigi de Magistris.
E i giornali come il “Corriere della Sera”, oggi hanno titolato così: “IDV lacerata da liti“.
Peggio ancora! Il Corriere della Sera, mette in atto un’operazione vergognosa: insinua commentini, superflui, ma preparatori, di quel pre-confezionamento di un’opinione da somministrare all’ignaro (ancora per poco) lettore. Immediatamente dopo aver riportato le parole del Presidente Di Pietro, l’acuto giornalista ci mette del suo, aggiungendo l’avverbio “retoricamente”. E poi “ma sembra sempre più evidente che De Magistris abbia cominciato a lavorare al rinnovamento del partito”. E non basta che sia lo stesso Di Pietro a dire che vuole “far pulizia” nel partito. No! Deve risultare evidente all’ignaro (ancora per poco, lo ripeto) lettore che c’è una frattura in corso tra i due.
E’ veramente ridicolo! Ridicolo per una serie di fattori di cui il più importante è dato dal voto della società civile a de Magistris: chiaro segnale di dare un mandato per consentirgli di cambiare le cose, con altri strumenti, poichè, questo Stato, non ha consentito potesse continuare a farlo come magistrato.
Il secondo dato, sempre proveniente dal voto della società civile, è una dimostrazione di fiducia nei confronti dell’apertura a candidature scomode come quella di Luigi de Magistris e Sonia Alfano, voluta proprio dal Presidente Di Pietro. Quindi, va da sé che, esiste a priori, un’unità di intenti che mira proprio al cambiamento di un partito costruito intorno alla persona di Di Pietro ed arrivato ad una svolta epocale.
E’ fantastico leggere l’articolo del Correre della Sera, dopo avere ascoltato TUTTI gli interventi del Convegno! Perchè ho avuto, per l’ennesima volta, la dimostrazione che solo vivendo in prima persona certi eventi hai la possibilità di raccogliere gli elementi di valutazione utili per crearti una tua, propria, indipendente e non manipolabile opinione.
Lo avevo detto nel mio intervento alla Festa della Legalità del 23 ottobre scorso, lo ripeto qui: “solo chi c’era, solo chi ha la possibilità di seguire attraverso Internet come sono andate le cose, avrà il polso della situazione”. E’ successo per Piazza Farnese, il 28 gennaio di quest’anno, è successo ieri a Napoli e succederà ancora finché i lettori di questi giornali non si ribelleranno. Personalmente, non delego più a nessuno la ricerca della verità. Forse non l’ho mai fatto ed ecco perchè sono qui a scrivere queste righe. Però mi urta davvero che, per l’ennesima volta, questi pseudo giornalisti, pagati con i nostri soldi, grazie allo strumento del finanziamento pubblico, riducano i termini di un convegno come quello che si è tenuto a Napoli…a mera lite interna di partito. Dimenticando, come al solito, le puntuali e drammatiche denunce di Salvatore Borsellino, offeso persino dall’onorevole Gasparri che, reputo, debba sciacquarsi la bocca con la soda caustica prima di fare certi nomi! E come lui molti altri. Sonia Alfano lo ha detto nel suo intervento: “Il Popolo delle Agende Rrosse non si tocca!”. Sottoscrivo! Perchè mi sento parte di quell’onda pacifica che sta attraversando l’Italia e che mette paura solo perchè chiede “Verità e Giustizia”.
A nulla serve creare aggressioni da attribuire al Popolo delle Agende Rosse. NOI SIAMO DIVERSI!!! L’UNICA ARMA CHE USIAMO E’ LA RETE! E per questo la si vuole imbavagliare. Il nostro baluardo è un’AGENDA ROSSA. A rappresentare quella che è stata fatta sparire quel maledetto 19 luglio 1992 e che oggi, solo grazie alla tenacia e all’amore per la Verità e la Giustizia che ci sta trasmettendo Salvatore Borsellino, sta “sbloccando” la memoria di diverse persone.
Non so quando, ma mi auguro che i familiari delle vittime dei martiri del ’92 e del ’93 possano presto davvero seppellire i propri cari. Perchè, ora, è come se fossero in un limbo: aspettano che venga fatta luce sulle loro morti. I colpevoli, devono uscire fuori, perché possano essere messi dentro.
Siamo noi la scorta di Paolo Borsellino
Oggi serve la scorta anche per i morti ammazzati. Dopo la strage di Capaci, davanti all’ufficio di Paolo Borsellino c’erano decine di ragazzi e ragazze in fila per andare a morire. Come poi successe a Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina.
Oggi, dopo 17 anni, il Popolo delle Agende Rosse è la scorta che difende la memoria e i valori di Paolo dai vari Gasparri e Mastella che non sono degni nemmeno di pronunciare il suo nome.
La scorta alla memoria la facciamo tutti noi, quando partecipiamo alla marcia di Palermo o di Roma, quando andiamo ad alzare un’agenda rossa a eventi costruiti come “passerelle di personaggi la cui storia personale ed istituzionale non presenta nessun elemento di sostegno alla lotta per la legalità e la trasparenza”, come ha scritto Libera Pescara prendendo le distanze dal Premio Borsellino.
Tutti, specialmente chi riveste cariche pubbliche, devono essere uomini della scorta della memoria di Paolo. Lo hanno fatto Leoluca Orlando e Gioacchino Genchi, ritirando la loro disponibilità a partecipare a una delle conferenze organizzate per il Premio Borsellino. Lo fanno tutti i ragazzi e le ragazzi, gli uomini e le donne che affollano le conferenze di Salvatore Borsellino.
Oggi, grazie a Salvatore, la verità su cosa accadde prima e dopo il 19 luglio 1992, sulla trattativa tra Stato e Mafia, sta cominciando a svelarsi, giorno dopo giorno. Forse è per questo che Salvatore è stato oggetto di minacce e insulti. Come mi hanno scritto in un commento su Facebook: minacciando Salvatore minacciano tutti noi. Che sia chiaro.
Continua l’iniziativa “Scriviamo tutti a Gasparri e Fini”, dopo gli insulti di Gasparri a Salvatore Borsellino
Oggetto: Vergogna! Siamo tutti Salvatore Borsellino!
Testo: Gasparri: non vuole leggere le domande? Io gliele invio lo stesso e
per conoscenza anche a Gianfranco Fini.
Scriviamo tutti a Gasparri e Fini
Oggi Maurizio Gasparri (scusate) ha insultato Salvatore Borsellino. Una ragazza di Pescara, dove era organizzata una giornata del Premio Borsellino, ha cercato di dare un foglio con delle domande “da parte di Salvatore Borsellino” al senatore (scusate di nuovo), il quale ha risposto che Salvo “era disistimato dal fratello”.
Non credo che Gasparri abbia le necessarie facoltà per poter rispondere alle domande, però forse conviene che se le legga lo stesso. Lui e Fini, visto che è stato il suo capo tanti anni e quindi deve assumersene la responsabilità.
Compilate i campi qui sotto per inviare le domande che trovate alla fine del post a Gasparri (acc… di nuovo!) e Gianfranco Fini!
Oggetto: Vergogna! Siamo tutti Salvatore Borsellino!
Testo: Gasparri: non vuole leggere le domande? Io gliele invio lo stesso e
per conoscenza anche a Gianfranco Fini.
1) Pensa che Borsellino sarebbe d’accordo con la presenza di circa 10 parlamentari condannati in via definitiva tra le fila del PDL?
2) Pensa che Borsellino sarebbe d’accordo sulla presenza di Dell’Utri in Parlamento?
3) Pensa che Borsellino avrebbe condiviso l’affermazione di Berlusconi per cui Mangano era un eroe?
4) Pensa che Borsellino avrebbe condiviso l’eventualità di una candidatura come quella di Cosentino in Campania?
5) Pensa che Borsellino avrebbe condiviso la candidatura di Mastella, già indagato, alle europee e la sua elezione?
6) Si ricorda che nel 1994 lei, Gasparri, affermò che “Di Pietro è un mito”anche quando i giudici del pool entrarono negli uffici della Fininvest? Ha forse cambiato idea?
7) Che ne pensa del lodo Alfano? Sarà dunque contento della sua bocciatura? Se Berlusconi ha tempo per andare con le escort troverà anche il tempo per difendersi, non crede?
8) Perché l’Italia è stata condannata 4 volte dai tribunali (Corte di Giustizia europea, Corte Costituzionale, Tar del Lazio, Consiglio di Stato) per la vicenda Europa 7/Rete 4 anche dopo la legge che porta il suo nome? E perché l’Italia in quanto a libertà d’informazione è scesa al 49° posto nel 2009?
9) Pensa che Borsellino sarebbe stato d’accordo con il mancato scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose come richiesto dal Prefetto di Latina e dallo stesso ministro Maroni?
10) Pensa che Borsellino avrebbe condiviso i continui attacchi alla magistratura da parte di Berlusconi (si ricorda “fare i giudici è da disturbati mentali” da Repubblica 2003) e degli esponenti del PDL, tra cui l’accusa di follia ai magistrati che indagano sulla strage di via D’Amelio?
Resistenza a Nettuno!
Venerdi ho un appuntamento a cui non voglio mancare: l’associazione culturale I GRILLI SCARDUSI, l’associazione COORDINAMENTO ANTIMAFIA ANZIO-NETTUNO, gli Amici di Beppe Grillo di Nettuno & Anzio, l’associazione culturale ACQUADOLCE, con il patrocinio del Comune di Nettuno presentano la II° edizione de LA FESTA DELLA LEGALITA’ (informazione-disinformazione).
Questo incontro si terrà alle 17.30 nella Sala consiliare del Comune di Nettuno e vedrà come ospiti MARCO TRAVAGLIO e SALVATORE BORSELLINO.
E’ un evento costruito in collaborazione con Cittaincomune movimento d’opinione cittadino, associazione culturale La Tamerice, Legambiente Circolo Le Rondini Anzio-Nettuno, Agesci gruppo Scout Nettuno I.
A seguire ci sarà musica dal vivo con: GIUSEPPE PALAZZO & LA LOCANDA DELLE ANIME SALVE.
Io ci sarò! Perché non vedo l’ora di riabbracciare Salvatore Borsellino che non vedo dal meraviglioso 26 settembre, giorno in cui qualcosa è cambiato in questo paese. Ci portiamo gli strascichi della rinvenuta memoria dei personaggi che avrebbero potuto contribuire a salvaguardare la vita di Paolo Borsellino 17 anni fa ma che hanno scelto di salvare ben altre vite.
Solo la RESISTENZA di Salvatore, ha prodotto questo risultato: solo perché non ha mai smesso di gridare “Dov’è finita l’agenda rossa?”, ora possiamo avere la speranza che prima o poi esca davvero. Perchè l’Agenda c’è. Nascosta ma c’è, io ne sono sicura. Come ne è sicuro Salvatore che io non smetterò mai di ringraziare per la forza che ci trasmette. Grazie Salvatore.