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Ama la vita…

Raramente leggo un giornale cartaceo. Sono un’accanita radioascoltatrice al contempo internauta…Eppure, di tanto in tanto, mi capitano tra le mani giornali cartacei…Venerdi scorso mi è capitato “Il Messaggero“…e ho letto una notizia agghiacciante se confermata: “Russia, si impicca in diretta. E sul forum lo incitano e nessuno avverte la polizia”

Non so se sia stata confermata la morte di questo ragazzo. Esistono, però, i folli commenti di chi lo ha incitato…come se suicidarsi (togliersi la vita) fosse un gioco cui partecipare.

Spero che siano in molti quelli che, come me, di fronte a chi annuncia il proprio suicidio non agiscano da idioti e cerchino di dare conforto ed aiutare chi attraversa, evidentemente, un momento di sconforto. La vita, per quanto difficile possa diventare è sacra. Noi esseri umani abbiamo cambiato le regole del gioco, creando condizioni disumane in cui, i più deboli (o chissà? Forse i più forti sono loro…) cedono e decidono di togliersi la vita piuttosto che continuare ad affrontare il quotidiano. Anche se questo, in ultima analisi, significa ferire profondamente chi ci sta vicino e ci ama. Io non sarò mai così disumana da incitare qualcuno a togliersi la vita e finché avrò fiato cercherò di dare un briciolo di conforto a chi non ha più la forza di vedere raggi di sole alla fine di tunnel bui.

Tutti abbiamo bisogno di chi ci insegni ad amare la vita…perchè spesso da soli…non ne siamo capaci…io seguirei…per iniziare…le parole di Madre Teresa di Calcutta…voi?

 

Ama la vita

Ama la vita così com’è
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!

 

Che vogliamo fare?

Che vogliamo fare?…questa domanda mi ronza in testa da quando c’è stato il terremoto del 2009 a L’Aquila. Ci sono state persone fatte passare per allarmiste, a volte matte e quindi querelate per procurato allarme (querela archiviata!) ma che andrebbero supportate come Giampaolo Giuliani . Io l’ho conosciuto e mai e poi mai si è presentato come profeta o ha gettato allarmi. Ha sempre parlato di cultura della prevenzione. QUELLA CHE MANCA IN QUESTO PAESE!!! Le sue ricerche sul radon come precursore dei terremoti le porta avanti a spese proprie…come tanto tempo prima era successo a Raffaele Bendandi, prima esaltato dal Duce, nominato Cavaliere e poi degradato sul campo perchè, comunque, non faceva parte della “Comunità scientifica ufficiale”. Oggi, però, grazie alla responsabile della Bendandiana, dr.ssa Paola Lagorio, nessuno può mettere più in discussione Bendandi come scienziato. Però, io rifaccio la domanda: che vogliamo fare? Il 2009 è ieri! non è poi così lontano…ma sarebbe stato abbastanza tempo per approntare progetti di prevenzione, di cultura della prevenzione. Anche perchè, le ferite di eventi tragici come quello del 2009 a L’Aquila o quello di domenica in Emilia, lasciano cicatrici profonde.  E’ di ieri, infatti,  la notizia che il ragazzo italiano trovato morto a Las Palmas, si è suicidato perchè non ha retto al dolore di avere perso la propria mamma nel terremoto aquilano. E NON E’ CAMBIATO NIENTE!!! Nelle nostre scuole non è cambiato niente, nelle nostre città non è cambiato niente. Chi ci ha governato prima e chi ci governa ora, non ha alcun interesse che questo Paese impari ad affrontare le grandi calamità con cognizione di causa. Dobbiamo vivere nell’ignoranza e nel terrore. Schiavi di un sistema che ci fa pensare solo alle tasse da pagare e ci fa perdere di vista obiettivi umani importanti. Solo quando la Terra si ribella, allora tutti, o quasi, ri scoprono il proprio lato umano, si superano le incomprensioni e si ritrova la solidarietà…ma…sempre nella più perfetta ignoranza di come si debbano affrontare certe situazioni come un terremoto o un’alluvione. Non ci sono piani di emergenza condivisi con le cittadinanze. Non ci sono neanche nei condomini. Le scuole dove noi lasciamo i nostri figli sono catapecchie e rischiamo ogni giorno tragedie. Eppure…le vite scorrono, preferiamo litigare per un parcheggio o per la fila alla posta…e non ci rendiamo conto di quanto sia tutto così effimero. Se davvero ci teniamo ai nostri figli ed alle nostre famiglie dobbiamo cambiare modo di pensare. Ognuno di noi dovrebbe poter fare qualcosa. Io so che i Grilli del Pigneto, una piccola Associazione Culturale di Roma, aveva depositato un progetto alla Provincia di Roma che aveva un titolo significativo “Prevenzione prèt a porter”. Chi lo aveva visionato era rimasto entusiasta dell’idea: si trattava di raggiungere scuole di ogni ordine e grado con incontri strutturati in maniera molto semplice così da fornire elementi essenziali, quasi un decalogo, da tenere a mente in caso di calamità, quali il terremoto. Il tutto si concludeva con simulazioni dal vivo. Beh, sta ancora nei cassetti. E nessuno, dico nessuno, ci avrebbe guadagnato una lira. Anzi un euro. Era tutto a scopo divulgativo. Perchè. se fate un attimo mente locale, vi ricorderete, per esempio, che la comunità di Testimoni di Genova dell’area aquilana, non ha avuto neanche un lutto con il terremoto. Perchè? facile: erano preparati! si erano passati tra loro informazioni precise. Avevano divulgato la cultura della prevenzione e non del terrore, dell’allarme! Sono stufa di essere presa in giro. Non ci sono mai soldi, finanziamenti, per cose essenziali…ma ci sono sempre…e dico sempre…per macchine blu, privilegi vari e assuzioni di parenti. Poi…però…non piangiamo se perdiamo i figli nei crolli…Potevamo pensarci prima! Invece, siamo stati i primi a lasciarli soli.

“La dignità vale più della vita”

“La dignità vale più della vita”…queste le ultime parole lasciate su un biglietto per i famigliari dal 72enne di Pozzuoli che si è sparato per una cartella esattoriale da quasi 30.000 euro. La dignità vale più della vita. Parole senza senso per questi quattro politicanti avvinghiati alle loro poltrone ed alle loro pensioni d’oro. Gli imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, che si sono uccisi in questi ultimi mesi…la frase “la dignità vale più della vita”…se la devono essere ripetuta tante volte prima di decidere. Persone oneste che per una vita si sono spese per la famiglia, per lo Stato…per la Patria…Patria? che Patria è quella che ha un primo articolo della Costituzione che recita che siamo una “Repubblica fondata sul lavoro”…e poi, proprio il lavoro manca? Facile dire aumentiamo l’età pensionabile. Facile dire togliamo l’articolo 18. Facile per chi pronuncia queste parole da dentro una gabbia dorata. Un mondo fatto di pranzi e cene finanziate da chi in pensione non andrà mai o da chi quel noioso posto fisso non lo vedrà mai. E’ colpa della crisi…ci viene ripetuto quotidianamente, ossessivamente…come un mantra. Ma di chi è la colpa? chi deve pagare per questa “crisi”? In una coppia, in un matrimonio la colpa di una crisi può essere da una parte, dall’altra o da tutte e due. Ma se ci si mette seduti e si analizza la situazione…si trova la “colpa”. E magari si trova la soluzione meno dolorosa. Laddove c’è molto amore…addirittura…la “crisi” si supera e si dimentica…Il trauma si supera. Ma questa crisi…invece cos’è? a chi dare la colpa? come risolverla?…Sediamoci…Abbiamo chiesto noi cittadini di investire sempre di più in armamenti bellici,vedi gli F15, quando abbiamo una Costituzione che ha un articolo 11…che ripudia la guerra? Abbiamo chiesto noi cittadini di consentire sprechi economici in consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni che hanno portato anche a sentenze di condanna di personaggi come Francesco Rutelli? lo stesso che da co tesoriere…del suo partito…non ha visto gli ammanchi milionari…Anzi…commenta…che siano state azioni…fatte all’insaputa del gruppo dirigente .Abbiamo chiesto noi cittadini di far chiudere ospedali e Pronto soccorsi perchè la spesa sanitaria era arrivata alle stelle…grazie ad esternalizzazioni o “convenzioni”…o appalti esterni …?ma…soprattutto…abbiamo chiesto noi cittadini di venire ricattati dalla banche mondiali? per questo famoso debito pubblico? NO!…per cui…se i colpevoli non siamo noi cittadini…ma perchè proprio noi dobbiamo salvare il culo a quei quattro politicanti che saliti sugli scranni poi si vedono comprate case a loro insaputa …o addirittura gliele ristrutturano a loro insaputa …?!…Persone così “distratte”…è bene che non amministrino la cosa pubblica…e non basta un passo indietro…se dietro non c’è un bel precipizio…No…mi dispiace…da cittadina…non mi sento colpevole di questa crisi…e non capirò mai perchè la dobbiamo pagare noi…cittadini! Non capirò mai i sacrifici umani che stiamo immolando…in nome della dignità. Io non metterei mai in dubbio la dignità di un imprenditore…che ammette che questo Stato gli si sta mangiando le mutande…perchè lo vivo anche da lavoratrice dipendente: lo sento ogni giorno che va
do a lavorare il malcontento che serpeggia. L’angoscia di calcolare l’ennesima trattenuta nella busta paga…che ci scombina il budget per mettere insieme pranzo e cena. . La domanda finale è: perchè ci hanno messo in questa condizione di precarietà generalizzata?…la risposta è semplice…per schiacciarci meglio. E ogni vita che si immola, ogni lavoratore, disoccupato, imprenditore che si suicida…è un prezzo troppo alto che questi quattro politicanti non meritano venga pagato. Io ci spero ancora…io aspetto che l’indignazione…quella vera…cresca…e faccia sentire la sua rabbia dalle piazze…La storia ce lo ha insegnato…se tiri troppo la corda…si stucca.