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Nuove interrogazioni urgenti sulla Roma Multiservizi ed i suoi lavoratori e lavoratrici

Oggi pubblico l’interrogazione urgente promossa ieri, separatamente, dai gruppi consiliari di SEL e del Movimento Cinque Stelle di Roma Capitale in merito la situazione drammatica dei lavoratori e delle lavoratrici ROMA MULTISERVIZI che, periodicamente, vivono la ghigliottina dei licenziamenti e dei passaggi d’appalto.  Per comodità, pubblico il testo del Movimento Cinque Stelle, avendo questo gruppo inserito anche la richiesta di accesso agli atti per verificare il bando e l’offerta dell’impresa aggiudicataria e per verificare se, lo stesso bando, avesse previsto la clausola di salvaguardia. Le sollecitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici sono andate a buon fine…Era ora…
Come cittadina, lavoratrice e rappresentante sindacale che per conto dell’USI Unione Sindacale Italiana ha sempre seguito le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici della Multiservizi, spero che l’Assessora all’Ambiente, Estella Marino,  non si prenda il limite massimo consentito per rispondere ad un’interrogazione (ovvero trenta giorni), perché se si vuole dimostrare discontinuità con chi ci ha preceduto, occorre sempre dare il buon esempio…magari iniziando a rispondere subito …visto che su questo tema l’assessora è sicuramente preparata. Si, perché su Multiservizi da sempre ed in parecchi, almeno per quel che riguarda il Verde Pubblico, denunciamo che  manca la trasparenza, che la Società non applica nemmeno le minime regole di buon senso quando si tratta di Ordini di servizio, impartendo solo indicazioni verbali…che non lasciano alcuna traccia…Poi, però, quando scrive…non rispetta neanche i termini di legge per un preavviso…come nel caso di Alessandro Verga che ascolterete nel video. Ad oggi, Alessandro, non ha ricevuto altre comunicazioni…Alessandro usa toni aspri, forse trascende…ma da il senso della disperazione che questo “sistema” senza ormai più controllo ha creato. Certo…se io fossi nei genitori di quei bambini che frequentano la scuola in cui doveva lavorare Alessandro, un giretto nelle classi e nei bagni me lo farei…TRE ORE, PER UNA PERSONA,  PER PULIRE 18 AULE E 3 BAGNI SU TRE PIANI DIFFERENTI????????
ps. Vi ricordo che da alcuni giorni è operativo il sito UNO VALE TANTO a cui aderisco e collaboro. Chiunque fosse interessato può contattarci

INTERROGAZIONE URGENTE

 

 

ART. 104

 

 

PREMESSO CHE

 

 

  • 59 lavoratori e lavoratrici, dipendenti della Roma Multiservizi S.p.A., sono impiegati, come addetti alla cura del verde scolastico, nelle scuole statali, e alla Casa del Giardinaggio Parco San Placido;
  • Che nel giugno 2013, scadeva l’ultima proroga, riguardante l’appalto della cura del verde del verde scolastico delle scuole statali; e che sempre nello stesso periodo, scadeva l’ultima proroga riguardante la casa del Giardinaggio;
  • Che, a seguito della cessazione dei sopra indicati servizi, i  59 operai, dichiarati non ricollocabili e pertanto in esubero, vengono obbligati ad usufruire delle ferie maturate, e poi, avviate dapprima le procedure di licenziamento collettivo, per poi procedere invece, all’utilizzo della CIG in deroga, per i mesi di agosto e settembre e per i lavoratori di la Casa del Giardinaggio, la CIG si è protratta fino a dicembre 2013;
  • Che i lavoratori e le lavoratrici, si sono visti proporre un orario lavorativo di 15 ore settimanali, da svolgere come addetti alle pulizie delle scuole e altri servizi, ad integrazione delle ore non coperte dalla CIG;
  • Che i 59 lavoratori addetti alla cura del verde scolastico, e Casa del Giardinaggio, lamentano la precarietà, delle mansioni e funzioni da svolgere, e dove svolgerle che variano a seconda della proroga o no del servizio.
  • Che parte dei lavoratori, che dovrebbero cambiare appalto, sono state avviate il 7 febbraio 2014, le procedure di licenziamento collettivo e mobilità; che il primo marzo, finita la proroga, tutti i lavoratori, sono stati invitati ad usufruire delle ferie maturate, e  una volta terminate, dovevano considerarsi sospesi dal lavoro , così come comunicato per iscritto;
  • Che pochi giorni, fa i 7 lavoratori e lavoratici della Casa del Giardinaggio, hanno ricevuto, una raccomandata dalla Roma Multiservizi, con la quale, gli si intima di dare riscontro, alla nuova proposta contrattuale, che prevede 10 mesi lavorativi a 15 ore settimanali, con funzioni non più attinenti alle professionalità acquisite, pena il licenziamento.

     

    CONSIDERATO CHE

     

  • La gara di appalto, per l’assegnazione del servizio, di cura del verde scolastico delle scuole statali, è stato espletata e che è stato decretato un vincitore, ma che nel bando, sembra non siano  stati ricompresi la totalità dei lavoratori, e sembra che sempre nello stesso, non  siano specificate, le norme di salvaguardia
  • Che il 23 aprile 1014, per una parte dei lavoratori, scadrà il temine della procedura di licenziamento e mobilità;
  • Che per la Casa del Giardinaggio, è già stata fatta la nuova gara di appalto, vinta dalla Roma Multiservizi;

     

    INTERROGA L’ASSESSORE COMPETENTE ESTELLA MARINO

     

    Al fine di:

  • Conoscere se è nella volontà dell’Assessorato, tentare di risolvere la situazione dei 59 lavoratori e lavoratrici, attualmente occupati presso Roma Multiservizi S.p.A., precisando che l’intervento riveste carattere di urgenza, in quanto per parte dei lavoratori, il 23 aprile, scade la procedura di mobilità e licenziamento
  • Chiedere ai sensi dell’art. 43 TUEL gli atti di gara e precisamente: bando e offerta dell’impresa aggiudicataria. E precisare in ogni caso se il bando conteneva clausola di salvaguardia.

Salva Roma?…direi proprio di no…

I primi effetti del Salva Roma si sono fatti sentire …con quanto accaduto presso FARMACAP,  con episodi gravi che hanno visto anche l’identificazione da parte della Polizia di RSA dell’USI Unione Sindacale Italiana e di altre sigle che avevano cercato di ottenere chiarimenti all’ormai ex Direttore generale, il 14 marzo scorso, ultimo giorno utile prima del commissariamento attualmente in atto per questa società. Di seguito la nota mandata proprio dall’USI per chiedere un intervento immediato a tutela degli utenti della teleassistenza ed i lavoratori che se ne occupano. Lavoratori che non hanno dato la disponibilità a telefonare a casa degli assistiti per comunicare loro che il servizio dal Primo aprile si sarebbe dovuto interrompere per mancanza di fondi…

OGGETTO: INTERVENTO INTEGRATIVO A NOTA RSA USI Farmacap del 14 marzo 2014, a lettera firmata dal personale del 14/3/2014 (allegate), da parte di SEGR. INTERCATEGORIALE USI, su RICHIESTA SOSPENSIONE TELE SERVIZI AD ANZIANI FRAGILI.

RICHIESTA PROVVEDIMENTI FINALIZZATI A PROSECUZIONE DAL 1° APRILE 2014 SERVIZI ALLA CITTADINANZA, PROSECUZIONE CONTINUITA’ LAVORATIVA E GARANZIA OCCUPAZIONALE PERSONALE UTILIZZATO, CONFERMA DATA 7 APRILE 2014 INCONTRO CON COMMISSARIO STRAORDINARIO DOTT. ALVARO CON SINDACATI E RSA.

RICHIESTA NUOVA CONVOCAZIONE CCCCPP CONGIUNTA PO. SOCIALI E BILANCIO, SU SITUAZIONE AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP.

La Unione Sindacale Italiana in sigla USI, legalmente costituita e operante con propria RSA ex art. 19 S.L. nuova formulazione, con la presente sostiene e conferma il contenuto delle note allegate e facenti parte integrante, inoltrate in data 14 marzo 2014 dalla RSA USI interna, nonché dalle dichiarazioni sottoscritte dal personale in servizio presso le attività dei “tele servizi”.

In particolare, oltre alla tutela e salvaguardia occupazionale, salariale e di continuità lavorativa dei dipendenti, che si aggiunge a quella del resto del personale della Farmacap utilizzato nelle farmacie comunali, asilo nido, pulizie e amministrazione, si richiede formalmente la predisposizione di atti e provvedimenti finalizzati a GARANTIRE DAL 1° APRILE 2014, LA CONTINUAZIONE DEI SERVIZI ALLA CITTADINANZA E AGLI ANZIANI FRAGILI, confermando la indisponibilità del personale utilizzato a rendersi complice di una interruzione di servizio pubblico, che sia lesiva e dannosa per il benessere psicofisico e la tutela, svolta in 12 anni di attività, di questa fascia di utenza.

Si richiede ai soggetti istituzionali a vario titolo competenti, di adoperarsi per garantire, nelle more delle procedure di definizione del futuro dell’azienda nel suo complesso, la prosecuzione dei servizi erogati comunque alla cittadinanza, nonché contestualmente, si richiede una nuova convocazione con carattere di urgenza, delle CCCCPP Bilancio e Pol. Sociali aperta a Dirigenti e direttori dei Dipartimenti interessati, Assessorati, dirigenza aziendale e OO.SS. con rispettive RSA, ulteriore e di aggiornamento di quella svolta in data 18/2/2014, per fare il punto della situazione ed evitare contraccolpi negativi che portino ulteriore disagio e danno ai dipendenti dell’azienda e all’utenza beneficiaria dei servizi e attività erogati dalla Farmacap, soggetti che non possono subire conseguenze di atti e condotte, che non hanno certo determinato a creare, per la situazione in atto.

Si richiede inoltre al Dott. Franco Alvaro, n.q. di Commissario straordinario alla Farmacap, di inviare a mezzo fax (per Usi 06 77201444), la formalizzazione delle richieste già avanzate dalle RSA interne, per l’incontro previsto per il giorno 7 Aprile 2014.

Si ringrazia per l’attenzione, si resta in attesa di riscontro e di preciso e possibilmente univoco orientamento di Roma Capitale in merito alla situazione dei servizi di Telesoccorso, Telecompagnia, Telemonitoraggio e di Tele assistenza, nonché degli altri servizi –attività svolti dalla Farmacap, anche in ordine allo sblocco di finanziamenti e coperture economiche per proseguire le attività e i servizi alla cittadinanza, ci si dichiara disponibili al confronto e alla ricerca di tutte le soluzioni possibili, senza però che questo possa comportare ulteriori fattori di disagio, rischio o pericolo all’utenza e a chi lavora per erogare tali servizi-attività. Distinti saluti

Per UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e Rsa-Rls Usi interna Farmacap

Prof. Giuseppe Martelli (cell. 339 5001537) Segr. Intercategoriale prov.

Dr. Roberto Martelli (usiait1@virgilio.it) segreteria generale

 

Chissà come andrà oggi…?

Come molte Organizzazioni Sindacali, anche l’USI Unione Sindacale Italiana aveva presentato formale richiesta per un breve intervento durante il Consiglio Straordinario sul “Salva Roma” che si terrà oggi. Per avere contezza dello status di tale richiesta, ieri, lunedi 17/3, ho chiamato l’ufficio di Presidenza dell’Assemblea Capitolina. Mi veniva così passato un funzionario che mi chiariva alcuni aspetti organizzativi per la giornata di oggi, che avrebbero, di fatto, ridotto l’intervento delle sigle sindacali ad uno…Chissà quale?…se oggi consegnassi una busta al notaio potrei scriverci quale sigla…senza che abbia condiviso alcun aspetto con altre sigle che insistono sulla realtà Capitolina e che sono anche presenti all’interno delle varie aziende partecipate…e che, da sempre, portano avanti richieste in dissonanza con le voci confederali. Ebbene…vi lascio alle lettera che ho formalizzato al Presidente, on. Mirko Coratti ed alla quale, ovviamente, ad ora (che scrivo queste righe) non ho avuto riscontro. Auspico, però, che quanto proclamato dal Sindaco Marino relativamente l’apertura agli interventi della cittadinanza non si trasformi nel giochetto dei “soliti amici” cui siamo già avvezzi e cui resisteremo, come sempre…

 

Richiesta chiariment​i su gestione interventi OO.SS. Consiglio Straordina​rio previsto per il 18/3 p.v.

Alla c.a. Pres. Assemblea Capitolina, on. Mirko Coratti

 

E p.c.

 

Capi Gruppo Assemblea Capitolina Roma Capitale

USI Unione Sindacale Italiana

 

 

Gentile Presidente,

 

questa mattina ho avuto una breve conversazione telefonica con [omissis], per quanto riguarda le richieste di intervento da parte di strutture sindacali in occasione del Consiglio Straordinario che si terrà domani 18 marzo.

Come altri, anche l’USI Unione Sindacale Italiana ha promosso richiesta ufficiale per un breve intervento in aula. Poiché ho evidenziato al dr. [omissis] che l’USI interveniva anche sul tema del personale Capitolino e delle aziende partecipate, mi veniva risposto che domani (oggi n.d.r.) si tratteranno i temi riguardanti il contenimento della spesa e le proposte per il rilancio. Aggiungendo che, avendo richiesto di intervenire in molti, non tutte le Organizzazioni avrebbero potuto parlare. Anzi, sarebbe intervenuto un solo “sindacalista”. Rappresento a Lei, signor Presidente, il mio rammarico per tale scelta, purtroppo, discriminatoria. Poiché scegliendo un solo rappresentante sindacale (così mi ha accennato il dr. [omissis], senza specificare di quale sigla) che non ha neanche convenuto e concordato  con TUTTE le altre sigle un intervento, egli avrà modo di rappresentare solo in parte determinate richieste. Come USI credevamo che quella di domani (oggi n.d.r.)  fosse un’occasione per l’Assemblea Capitolina di ascoltare diverse voci e diverse proposte delle parti sociali. Quando si parla di “parti sociali”, infatti,  se ne parla al plurale proprio perché realtà eterogenee da rappresentare. Una cosa è certa: qualora domani dovesse intervenire UN solo rappresentante sindacale che non abbia potuto interagire con tutte le sigle, noi compresi, non sarà considerato intervento rappresentativo a 360 gradi. Anzi! Per lavoratrici e lavoratori iscritti all’USI sarà solo l’ennesima dimostrazione che non si vogliono ascoltare quelle voci non allineate e che l’Assemblea Capitolina non vuole rappresentare al Sindaco ed alla cittadinanza tutta la vera situazione in cui verseranno molte realtà allo scadere dei tempi previsti dal “Salva Roma” per il piano di rientro. Le nostre rappresentanze sindacali stanno già interloquendo da mesi su quasi tutte le principali vertenze che coinvolgono circa 62000 persone di forza lavoro impiegata. Sarebbe, pertanto,  auspicabile che il punto di vista della rappresentanza di interessi di chi eroga servizi alla cittadinanza, non venga relegata ad una sola voce, monocorde, nel rispetto della pluralità costituzionalmente garantita.

Auspico ancora in un ripensamento dell’organizzazione della seduta che consenta a tutti un breve intervento. Anche di soli 5 minuti. A nostro parere, non occorre più tempo per descrivere la situazione. Almeno per il nostro segretario. Forse altre sigle hanno bisogno di più tempo per i loro panegirici. La nostra struttura ha l’usanza di far risparmiare tempo a tutti. Certa di un Suo gradito riscontro, porgo cordiali saluti. Serenetta Monti (Responsabile USI coordinamento aziende pubbliche e partecipate)

“Salva Roma” e Assemblea USI Unione Sindacale Italiana a Zètema

Oggi pubblico il comunicato sindacale che ho fatto girare tra i miei colleghi e le mie colleghe, dopo l’approvazione al Senato del decreto “Salva Roma”, con tanto di “emendamento Santini”. Mi sono vista costretta a puntualizzare alcune cose, perché, precedentemente, alcune dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino , avevano tranquillizzato lavoratori e lavoratrici Zetema.
Ebbene, il fatto che un sindaco si impegni a difendere una società, non significa che sia davvero nelle condizioni di farlo. Voglio, infatti, ricordare che Roma Capitale sta sull’orlo del default, che se non viene definitivamente liberato dalla Camera il Decreto Salva Roma con la pioggia di milioni che dovrebbero far respirare la Capitale…il commissariamento e le nuove elezioni sarebbero garantite. Che significa questo a fronte dell’approvazione dell’emendamento Santini?
L’ho spiegato nel mio comunicato…con cui esorto colleghe/i a partecipare all’assemblea dell’USI Unione Sindacale Italiana, di domani 25/2  presso Civita, piazza Venzia, 11, a partire dalle ore 13.
Fermo restando…che se pure il Sindaco riuscisse a “salvare” Zetema…che significa?,..che le altre società partecipate potrebbero chiudere come se niente fosse…per fare cassa?…Direi di no!…Direi che siamo pronti a contrastare questa politica di tagli fatti sempre dal basso…Noi la crisi (la loro!) non la paghiamo!
Ora però vi lascio al discorso che tutti i politici dovrebbero fare…e mettere in pratica…Quello del Presidente dell’Uruguay, PEPE MUJICA, all’Assemblea dell’ONU nel 2012, in Brasile. Buona visione.
 

Comunicato sindacale per affissione e divulgazione ai sensi della L.300/70 ex art. 25.

 “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI?”…L’USI DICE NO!

 In molti si sono sentiti rasserenati dalle dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino, relativamente l’importanza di Zètema: “L’attività di Zètema è importantissima in una città come Roma… Per questo faremo tutto quanto possibile a tutela dei lavoratori di Zètema, di concerto con il Consiglio comunale e i sindacati”.

Io no. Perché? Eppure sono una lavoratrice come tutti voi. Ebbene, io credo…e non sono la sola, che i sindaci cambiano e le leggi restano. E le norme nazionali che si stanno approvando non ci aiutano a stare “sereni”. Ieri, 20/2, è passato al Senato il Decreto Salva Roma, al cui interno è stato votato l’emendamento “Santini”, rivisitato più volte, tanto che alla fine è stato votato il “testo 4”. Ebbene io tutte queste rassicurazioni non le vedo. Nel testo approvato leggiamo di misure che prevedono anche “…la dismissione o la messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico…ove necessario per proseguire il riequilibrio finanziario del Comune”.

Ecco! Vi state sentendo meglio? Perché non leggiamo che le società partecipate si vendono punto e basta? Io no! Ricordiamoci che il Comune di Roma, oltre il mega debito, deve ancora approvare il Bilancio. Bilancio che, nella Previsione, ha allarmato persino il dr. Ruberti. Il quale ha confermato nell’ultimo tavolo RSU che, se vengono rispettati i tagli previsti nel “previsionale” che si aggirano intorno al 30%, le conseguenze potrebbero essere anche licenziamenti. I conti sono presto fatti: tagliare 30% equivale a circa 2/300 lavoratori. Ma noi sentiamoci tranquilli: l’emendamento Santini è passato in  veste soft! Ora, però, il “Salva Roma”  torna alla Camera dei Deputati …e lì dovremo esserci!

Vi aggiungo anche un’altra chicca: dalla Task force messa su da Cottarelli, arriva, come suggerimento mirato alla spending review, anche un’ipotesi di incentivo per quegli Enti Locali che “liquidino” le società non di pubblico interesse.

E ora? vi sentite tranquilli? Io no! Per questo vi rinnovo l’invito a partecipare all’assemblea di TUTTI/E lavoratori e lavoratrici Zètema, indetta dall’USI Unione Sindacale Italiana per il 25/2 p.v. presso la sala di Civita in Piazza Venezia, 11 dalle ore 13 alle ore 16.

Discuteremo e decideremo INSIEME le future iniziative!

Mi dispiace dirvelo…ma non è come diceva Pangloss nel Candido di Voltaire:”…questo è il migliore dei mondi possibili”. No, non lo è…ma noi possiamo evitare che altri lo rendano anche peggiore!

 L’unica battaglia persa è quella che non si combatte!  Serenetta Monti (RSU/USI)

Per info: Serenetta Monti:  serenettam@gmail.com

Giuseppe Martelli : 339/5001537; alex_950@yahoo.it

 
 

https://www.serenettamonti.it

Lo strano concetto di “cultura”…in Italia…e la mia personale solidarietà alla collega aggredita per aver compiuto il proprio dovere, denunciando!

Lo strano modo di concepire la cultura…tutto Italiano…Oggi riporto il comunicato che il Sindacato in cui mi trovo da, ormai, quasi 20 anni ha dovuto predisporre per chiarire quanto sta accadendo intorno alla parziale chiusura del Museo della Civiltà Romana, all’Eur.
Mi piacerebbe leggeste anche questo  articolo che ha saputo inquadrare il problema nell’ottica corretta:”…Una scelta miope, frutto di altre scelte miopi. Non parlo ovviamente del lavoro degli Ispettori, che chiedono solo adeguamenti a norme già conosciute ed applicate in tutte le istituzioni museali italiane, private e pubbliche (comprese quelle gestite dalla Sovraintedenza Comunale di Roma). Parlo invece dei costanti tagli occorsi sul sistema museale capitolino negli scorsi anni, che hanno portato ad un aumento del costo dei biglietti di ingresso senza fornire alcun tipo di nuovi servizi specialmente nelle sedi museali decentrate, proprio come quella del Museo della Civiltà Romana. Il Museo doveva essere valorizzato con l’apertura nel 2004 nella stessa sede del Planetario, così non è stato: mentre il Planetario è tirato a lucido, le sale archeologiche si visitano (quelle che non sono già state interdette al pubblico) a luci spente o quasi e senza riscaldamento.” Ed anche la chiosa di quest’articolo è illuminante:”Marguerite Yourcenar scrisse “fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito” e lo stesso vale per i Musei. Da martedì l’inverno dello spirito sarà ancora un po’ più rigido di quanto non sia già stato in questi anni in Italia ed a Roma: io metto un berretto di lana ed una sciarpa, e continuo ad aspettare la Primavera
 
 
 
 
COMUNICATO RADIO STAMPA – PER PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE, grazie

Roma, 27 gennaio 2014

“Tutelare la salute e la sicurezza di chi lavora, della cittadinanza produce fastidio per chi governa, finchè la salute e la sicurezza non sono

un bene da tutelare ma sono ancora considerati un costo da sopportare” 

In merito all’Esposto segnalazione di Unione Sindacale Italiana per il Museo della Civiltà Romana:

Si precisa che su esposto segnalazione denuncia dell’Unione Sindacale Italiana e della

RSU interna della società Zètema, in materia di salute e sicurezza a tutela di lavoratrici e lavoratori e della cittadinanza che visita i siti museali, l’Ispettorato del lavoro

di Roma ha fatto sopralluoghi al Museo della Civiltà Romana e al Planetario, riscontrando la veridicità e attendibilità di quanto segnalato ed esposto dal

sindacato autoganizzato USI, che aveva in più occasioni fatto anche molte segnalazioni interne in materia ai vertici aziendali e comunali.

Gli Ispettori del lavoro hanno dato al Comune e alle società che gestiscono le attività museali dei termini di prescrizione per lavori di adeguamento e messa a norma, che solo in parte sono

stati iniziati, ma che non hanno risolto nè eliminato i fattori di rischio e pericolo segnalati dall’USI, che è in prima fila sulle iniziative su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

e sui territori, facendo parte sia del “Comitato 5 aprile” di Roma che è nodo locale della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI.

Al termine della fase preliminare e per garantire una prima fase di messa a norma, la Sovrintendenza capitolina di Roma Capitale e la stessa Zètema hanno predisposto la chiusura

parziale di alcune sale del Museo della Civiltà Romana e altre misure la cui incisività ed effettività sarà costantemente monitorata non solo dagli organismi di vigilanza preposti, ma

dalla stessa Unione Sindacale Italiana, che ritiene la prevenzione, l’attenzione e l’intervento per l’eliminazione dei fattori di rischio e pericolo o almeno la sua sostanziale riduzione

un elemento importante per evitare che si sottovaluti il problema e si debba poi commentare incidenti sul lavoro con feriti, morti sul lavoro o danni agli utenti e alle strutture pubbliche.

La preoccupazione dell’Usi e delle rappresentanze interne nei posti di lavoro è che tale provvedimento per il Museo della Civiltà Romana, sia solo una misura parziale e insufficiente,

che non elimina la questione e dia solo un segnale di facciata che sposta la questione nel tempo, mentre per Usi le questioni relative alla salute di chi lavora, alla sicurezza

per utenti, visitatori e cittadinanza e sicurezza degli edifici come di siti lavorativi e produttivi, necessiti di un intervento pianificato, programmato nel tempo e con attenzione più

alla fase di prevenzione, informazione e formazione per i vari rishci e pericoli, con valutazione dei costi e dei benefici complessivi, piuttosto  che di intervento successivo quando i danni si

sono provocati.

Per l’Unione Sindacale Italiana come per la stessa rete nazionale per la salute e la sicurezza, la salute non è una merce e la sicurezza non può essere considerata un costo da

sopportare, ma sono interessi e beni collettivi da tutelare in modo pieno ed efficace.

L’USI esprime la sua solidarietà alla collega, in servizio presso il Museo della Civiltà Romana e dipendente

di Zètema, associata al sindacato autorganizzato, che venerdì scorso è stata fatta oggetto di intimidazioni e aggressione da parte di funzionarie comunali, che in modo sbagliato e inesatto

l’avevano ritenuta “colpevole” di aver chiesto all’Usi di intervenire segnalando le molte inadempienze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, riscontrate poi dai Serizi Ipsettivi del Lavoro

dopo intervento ufficiale del sidnacato autorganizzato.

La lavoratrice ha avuto una prognosi di 5 giorni dal pronto soccorso ospedaliero al quale si è recata, fatto questo che getta una ulteriore

ombra sul fatto che i diritti di chi lavora anche di poter svolgere un lavoro in sicurezza e in condizioni di serenità e salute, sono messi a rischio se si rompe il muro di omertà

e si effettua un adempimento che è dovere di ogni dipendente segnalare quando se ne viene a conoscenza, come è espressamente previsto dalle norme italiane ed europee su sicurezza e salute eni

luoghi di lavoro. La pressione e le attività sindacali anche per la piena tutela su questa materia svolte dall’Unione Sindacale Italiana, proseguiranno come del resto quelle della stessa rete nazionale,

che ha seguito i principali processi e situazioni a livello nazionale (Thyssenkrupp, Umbria Olii, ILVA di Taranto, Eternit, Molfetta, Trani, Ravenna, Cantieri Navali di Palermo, Genova e tanti altri), fino a che

non sarà garantita la piena ed efficace tutela e applicazione delle norme per chi lavora e chi fruisce dei servizi e attività, su sicurezza e salute.

Unione Sindacale Italiana segreteria intercategoriale e mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com                  

RISPOSTA DI UNA CITTADINA, LAVORATRICE, RSU E DELEGATA USI UNIONE SINDACALE ITALIANA ALLA LETTERA APERTA AI CITTADINI DI MICAELA QUINTAVALLE

Cara Micaela, ho letto la tua lettera aperta…e vorrei risponderti da cittadina, lavoratrice ed RSU dei lavoratori e delle lavoratrici per un sindacato…che ha fatto la storia dell’autoganizzazione e che ben comprende le motivazioni che vi spingono, oggi, a chiedere il sostegno della cittadinanza nella difesa del servizio pubblico.

Noi, come USI Unione Sindacale Italiana…abbiamo già dato: solo in ordine di tempo nella difesa delle biblioteche comunali…Per cui la Giunta Alemanno aveva approvato un taglio di fondi che avrebbe significato la chiusura di quelli che consideriamo dei veri e propri “presidi sociali”, oltre che culturali. Stesso dicasi per le lotte degli ultimi 15 anni che hanno riguardato asili nido, scuole materne, anziani, assistenza domiciliare e servizi sociali: utenti, cittadine/i unite/in con lavoratrici e lavoratori sostenuti dall’USI. Questo nostro passato mi rende fiera di alzare la nostra bandiera. Cosa che ho già fatto quando sono venuta alla manifestazione che è partita dal Colosseo il 20 dicembre 2013 ed in cui ci siamo conosciute. Io stessa sono in prima linea contro le privatizzazioni dal 1997. Per cui la battaglia per la difesa del trasporto pubblico e del miglioramento di tale servizio e delle condizioni di chi ci lavora appartiene al nostro DNA “sindacale”

Io, però, non posso sentire questa chiamata all’unità…per una lotta così importante per tutte/i…accompagnata dall’impossibilità di alzare una bandiera (come indicato nel vostro volantino per l’appuntamento del 20) di cui non mi vergogno…E che tanto da e fa ogni giorno, dal 1912, per tutte/i. Spero che tu e le tue colleghe con i tuoi colleghi, sappiate distinguere le bandiere amiche da quelle che normalmente appoggiano le manovre del padrone e che lasciate lo spazio alla nostra partecipazione con le bandiere. Te lo dico da cittadina. Lavoratrice. RSU e delegata dell’Unione Sindacale Italiana. Attendo fiduciosa un riscontro per promuovere un percorso realmente unitario che sia da sprone ad un coordinamento di tutte le realtà pubbliche e para pubbliche che ruotano intorno agli Enti Locali e/o Statali che rischiano di pagare una crisi prodotta dall’alto. Ma che non debbano vergognarsi delle proprie, antiche origini! Saluti da combattente a combattente. Serenetta Monti, cittadina, lavoratrice, RSU e delegata USI Unione Sindacale Italiana

 

A questo link trovate il testo integrale della lettera aperta…io vi saluto con le parole di Gaber…:”…La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione. “

“DEMOCRAZIA 2.0”

La mia, breve, esperienza politica è nata grazie alla Rete. Quando nel 2008 sono stata la candidata sindaco su Roma per una lista antesignana dell’attuale Movimento Cinque Stelle, i cui punti basilari vedevano anche la lotta al Digital divide e la necessità del confronto in Rete del candidato e dell’eventuale eletto. Tale confronto era, ed è, necessario per rendere concreta ed attiva la partecipazione del cittadino alla vita politica.

Oggi, a 5 anni da quell’esperienza, ho l’opportunità di condividere l’appello “Democrazia 2.0”. Siamo alle porte di una battaglia elettorale durissima. Il momento critico del Paese, sicuramente, prevede misure concrete e, probabilmente, tutto ciò che concerne la Rete potrebbe passare in secondo piano. Io non credo si debba consentire. La Rete va difesa e utilizzata per far partecipare tutti e far capire ai politici ed ai partiti che se non intraprendono il sentiero della Trasparenza della Rete, non andranno lontano. L’esperienza della lista civica che mi ha consentito di partecipare alle elezioni del 2008 è stata illuminante in tal senso. Già da prima, per esempio, ero a favore dell’open source. I software liberi potrebbero far risparmiare parecchio a tutte le amministrazioni. Con l’esperienza del 2008, prima, e quella del 2010, poi, come candidata indipendente in Italia dei Valori, queste convinzioni si sono rafforzate. A riguardo ricordo anche un bel dibattito su Radio Radicale dove ho potuto partecipare anche io. La condivisione ed il confronto garantiti dalla Rete tra candidati, eletti e cittadini devono diventare un pilastro portante che deve  aiutarci a costruire quel palazzo di vetro che vorremmo fosse la politica dopo quello che abbiamo vissuto in questi ultimi anni.

Dalla mia esperienza politica ho capito che non sono fatta per la politica, ma resto una sindacalista d’assalto, per l’Unione Sindacale Italiana che sa riconoscere quali sono le battaglie da sostenere come cittadini. E questa la sosterrò e la divulgherò sperando che l’attuale classe politica la faccia propria a dimostrazione che …c’è davvero qualcosa di nuovo che avanza…Buon 2013 a tutti verso una “Democrazia 2.0”. E…Grazie ad Alessandro Gilioli!

Avviso ai partiti e alle liste

DEMOCRAZIA 2.0

Per una campagna elettorale trasparente e per una legislatura aperta alla Rete

I firmatari di questo appello sono convinti che il futuro del Paese passi anche attraverso la Rete e le sue straordinarie potenzialità di democrazia.

Chiediamo quindi a tutti i partiti, le liste e le coalizioni politiche, durante la campagna elettorale e, poi, in caso di elezione dei propri candidati:

1. di pubblicare online l’’elenco di tutte le candidature, offrendo a tutti i candidati una piattaforma web attraverso la quale aprirsi al dialogo e al confronto con i cittadini e presentarsi ai propri elettori con il proprio curriculum, le proprie idee e il proprio programma: massima trasparenza e apertura anche alle critiche dovranno essere irrinunciabili principi ispiratori della campagna elettorale online.

2. di dare pubblicità a tutte le riunioni politiche di vertice in live streaming e successiva archiviazione online, perché chi si candida alla guida del Paese non può e non deve avere niente da nascondere ai cittadini.

3. di garantire che tutti i candidati si impegnino, se eletti, a consultarsi costantemente attraverso strumenti telematici con i propri elettori, rispondendo settimanalmente online a interrogazioni pubbliche in livechat.

4. di impegnarsi nella prossima legislatura perché l’accesso a Internet diventi un diritto fondamentale del cittadino.

5. di impegnarsi perché la Rete sia davvero neutrale e sia vietato ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica ogni genere di attività di network management suscettibile di incidere sulla libertà degli utenti di accedere a ogni tipo di contenuto a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie.

6. di impegnarsi perché tutti i dati e le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni siano resi disponibili online, in tempo reale, in formato aperto e con una licenza che ne autorizzi l’uso da parte di tutti anche per finalità commerciali

7. di impegnarsi perché i tribunali (e tutte le autorità svolgenti funzioni giurisdizionali) rendano accessibili ai cittadini, online e gratuitamente,i testi integrali di tutte le proprie decisioni.

8. di impegnarsi a fare in modo che il diritto d’autore sia, anche in Rete, uno strumento di promozione della creazione e circolazione dei contenuti artistici, culturali ed informativi e non solo un vincolo e un impedimento.

9. di impegnarsi a garantire che nessun contenuto di carattere informativo possa essere rimosso dallo spazio pubblico telematico o reso inaccessibile in assenza di un ordine dell’’Autorità giudiziaria.

10. di impegnarsi nell’adozione delle politiche di governo aperto che vanno diffondendosi in tutto il mondo creando straordinari benefici in termini di trasparenza ed efficienza dell’attività della pubblica amministrazione e di rafforzamento e consolidamento della democrazia.



Valeria Abate, Video Maker

Alberto Abruzzese, Saggista e mediologo

Paolo Ainio, Imprenditore digitale

Lucia Annunziata, Direttore dell’Huffington Post Italia

Bruno Ballardini,Pubblicitario e scrittore

Giulio Base, Attore e regista

Ernesto Belisario, Avvocato e blogger, si occupa di diritto delle nuove tecnologie e Open Government

Francesco Benetti, Community manager, social media, web & video editor

Giovanni Boccia Artieri, Docente Sociologia dei new media e Internet Studies Università di Urbino Carlo Bo/blogger

Frieda Brioschi, Presidente Wikimedia Italia

Alessandro Capriccioli, blogger e attivista dei Radicali

CarloAlberto Carnevale Maffè, Docente, Bocconi University School of Management

Roberta Carlini, Giornalista

Fabrizio Cattaruzza, Dipendente pubblico, RSU-CGIL

Valerio Ceva Grimaldi, Giornalista, ex vicedirettore quotidiano Terra

Adriano Colafrancesco, Move On Italia

Giampaolo Colletti, Presidente FEMI – Federazione media digitale indipendente

Francesco Colonna, Giornalista

Salvatore Contino, Fotografo

Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia

Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan, docente universitario di Nuovi Media all’Università di Toronto e alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli

Ottavio Di Brizzi, Responsabile saggistica Rizzoli e docente Università di Bologna

Arturo Di Corinto, Saggista, psicologo cognitivo e responsabile del laboratorio Open Source alla Sapienza di Roma

Stefano Epifani, Docente di Comunicazione d’Impresa a La Sapienza di Roma

Piero Filotico, Socio cofondatore dell’Associazione La Questione Morale

Francesca Fornario, Giornalista e autrice satirica

Carlo Freccero, Autore televisivo e direttore di Rai4

Alessandro Gilioli, Giornalista e blogger di Piovono Rane

Peter Gomez, Direttore de IlFattoQuotidiano.it

Giuseppe Granieri, Docente all’università di Urbino, autore di ‘Blog generation’, ‘L’umanità accresciuta’ e ‘La società digitale’

Massimo Guastini, Presidente Art director club italiano

Marcello Guerra, Copromotore di Cambiare si può

Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione

Giulia Innocenzi, Giornalista di Servizio Pubblico

La Sora Cesira, Blogger e autrice satirica

Loredana Lipperini, Scrittrice

Vladimir Luxuria, Attrice ed ex deputato

Luigi Manconi, Presidente dell’Associazione A Buon Diritto

Gianfranco Mascia, Esperto di comunicazione on line e attivista

Federico Mello,Giornalista

Claudio Messora, Attivista e blogger di Byoblu

Fabio Mini, Generale a riposo, commentatore di questioni geopolitiche per Limes, La Repubblica e L’Espresso

Serenetta Monti, Attivista e sindacalista RSU-Zètema Unione Sindacale Italiana

Gianluca Neri, Imprenditore digitale e blogger

Luca Nicotra, Agorà digitale e Avaaz

Serena Nono, Artista

Maso Notarianni, Giornalista

Aldo Nove, Scrittore

Vittoria Pagliuca, Attivista Amnesty International, MoveOn Italia e Libera cittadinanza

Piergiorgio Paterlini, Scrittore e blogger

Marco Pierani, Responsabile affari istituzionali di Altroconsumo e blogger

Caterina Policaro,Docente, blogger, esperta di socialnetwork

Matteo Pucciarelli,Giornalista di Repubblica, saggista e blogger

Marco Quaranta, Violinista, attivista MoveOn Italia

Alessandro Robecchi, Autore satirico, scrittore, corsivista de Il Fatto

Ernesto Ruffini, Avvocato tributarista e blogger politico

Giacomo Russo Spena, Giornalista di Micromega

Luca Sappino, Giornalista

Roberto Scano, Presidente IWA (International Webmasters Association)

Tiziano Scarpa, Scrittore

Guido Scorza, Presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, Avvocato, Docente universitario e blogger

Elena Stancanelli,Scrittrice

Francesca Terzoni,Avvocato e attivista per i diritti civili

Mattia Toaldo, Ricercatore, University of London

Emanuele Toscano, Sociologo

Gianni Vattimo, Filosofo ed eurodeputato

Loris Viari, Blogger, attivista

Vincenzo Vita,Parlamentare uscente